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CINETECA - Scrivimi fermo posta - C'è posta per te

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=13342
Stampato il: 14/12/2025

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Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: CINETECA - Scrivimi fermo posta - C'è posta per te
Inserito il: 18/01/2006 12:15:29
Messaggio:


“Scrivimi fermo posta “ ovvero “Il negozio dietro l’angolo.”

*°*

Riconobbi immediatamente che era un rifacimento moderno il film “C’è post@ per te” di Nora Ephron ( 1998) con i bravissimi Tom Hanks e Meg Ryan e mi venne il desiderio di rivedere il film capostipite Scoprii che prima ce n’era stato un altro in forma di musical “Fidanzati sconosciuti” del 1949 con Judi Garland.

“ Scrivimi fermo posta “ Mi aveva incantato. Uscito nel 1940, lo vidi in Italia in televisione dove fu più volte replicato: non me ne dimenticai , come gli altri gioielli interpretati da James Stewart.
Qualche giorno fa la notizia : su Sky Universal eccolo finalmente. Non mi annoiai rivedendolo. Aveva superato brillantemente la prova, malgrado gli anni passati, il b/n , che a volte è un pregio e il terribile doppiaggio americano. Si era in guerra e gli studi di doppiaggio trasportati da Cinecittà in America .

Il film, da un testo di Nikolauzs Laszlo, in b/n , è ambientato a Budapest , in un negozio di articoli di pelletteria, da “Matuschek’s “.
Si presenta una ragazza piena di buona volontà per un posto da commessa. Sembra che non ci sia nulla da fare, invece riesce ad imporsi e viene assunta. E’ in perenne contrasto con il più anziano dei commessi, Alfred Kralik , che non sopporta la sua invadenza e si confida con un giovane che presto potrà incontrare il grande amore grazie ad una inserzione letta per caso su un giornale mentre cercava di acquistare una enciclopedia.
Il film del regista Lubisch è ricco di umanità. Ogni personaggio è disegnato con cura, dal signor Matuschek, alla moglie fedifraga, che non vediamo mai, ai commessi con problemi di fare quadrare il bilancio famigliare : “mi bastano tra locali”si confida Alfred Kralik, “ Non te ne servono così tanti, noi ne abbiamo uno solo e due bambini “ replica il collega. Il racconto, che inizia in modo corale, si stringe intorno ai due protagonisti.
Delizioso, con le splendide immagini della primavera nella scene finali del film della Nora Ephrom, immerso nella neve che cade copiosa la sera di Natale, il b/n accentua la malinconia, nel film più antico; il signor Matuschek è rimasto solo, ognuno corre a casa velocemente. Sono immagini diverse per rappresentare gli stessi interrogativi: che accadrà ora? Si spengono le luci del negozio, la ragazza incarta velocemente il regalo per il suo misterioso amico e innamorato, e finalmente si arriva alle spiegazioni e al riconoscimento finale. Shakespeare docet.
Elena Fiorentini


Altre notizie comunicate da Sky tra il primo e il secondo tempo del film.
Il regista Lubisch desiderava avere Margaret Sullavan e James Stewart come protagonisti.
Attese perciò la loro disponibilità per potere iniziare le riprese, cosa che non accade sovente, preferendo cambiare gli attori.
E. F.

Edited by - Elena Fiorentini on 19/01/2006 00:01:39


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