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Riti e simboli - Gabriele Lavia a RAI 3

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Stampato il: 14/12/2025

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Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: Riti e simboli - Gabriele Lavia a RAI 3
Inserito il: 11/04/2005 12:51:58
Messaggio:

RAI 3 ore 10.05
Cominciamo bene

Corrado Tedeschi ed Elsa Di Gati
Furio Busignani e Francesca Calligaro


Riti e simboli: ne abbiamo bisogno?

ore 10.10 del 11 aprile 2005
su Raitre.

Gabriele Lavia

Straordinario intervento di Gabriele Lavia questa mattina a RAI 3 .
Avevo smesso di studiare interrotta da una telefonata. Decisi perciò di prepararmi un caffè e accesi il televisore per avere compagnia.
L'argomento era interessante, anche se per me non rappresentava una novità. Tuttavia quando Lavia iniziò a parlare, "il mito di Dioniso e l'inizio del teatro" si strasfigurò e divenne argomento nuovo. All'inizio mi affascinò la voce, poi, in un crescendo drammatico, venni sempre di più coinvolta e giunsi a trattenere il fiato per non disturbare l'Attore. Davanti a me si svolgeva un evento strordinario. Rimasi in piedi, con la caffettiera in mano, davanti al piccolo schermo. In nessun modo e nessuno avrebbe potuto distogliermi, stavo assistendo ad un grande spettacolo.
G. Lavia a un certo punto osservò che stava "facendo teatro " , ma solo le persone che aveva davanti potevano goderne, a casa la partecipazione non poteva essere la stessa.
Mi sento di affermare che, "di qua", a casa, io partecipavo e condividevo emozioni, sentivo la necessità di esprimermi con un appaluso spontaneo nello stesso istante in cui avveniva "di là"...era spontaneo , non è vero? ...e il lungo applauso finale. Se mi avrà dato un "cicinin" di meno, per via dello schermo, non so come avrebbe potuto darmi di più; sì è vero, mancava il respiro dell'Attore e il suono della sua voce, che dal vivo, trasportata nell'aria emette vibrazioni, e la possibilità da parte dell'attore di variare qualche istante in base ad un respirare inaspettato del pubblico vivo di cui io non facevo parte, di creare cioè il " momento unico e irripetibile"...a me invece la sua voce arrivava trasportata da un tubo catodico.
L' Attore non di meno era là, insieme a me, in diretta e comunicava con me. In quel momento non era Al Pacino, fantastico attore, al cinema pur sempre ombra, era Gabriele Lavia, " vivo e reale in quell'unico, preciso momento" che per me resterà indimenticabile.

Grazie a Gabriele Lavia e a voi di RAI 3 per averci fatto dono di un momento di Teatro Assoluto.
Elena Fiorentini



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