Reeve era giunto al successo di Hollywood a solo 26 anni quando viene scelto per interpretare Superman, l'eroe dei fumetti creato da Jeremy Siegel e Joe Shuster. Il film ottiene un grandissimo successo e Reeve torna nei panni di Superman altre tre volte, dando risalto, come nessuno mai era riuscito, al lato umano del supereroe dei fumetti.
In seguito, però, la sua carriera si appanna: tanti ruoli televisivi, pochi film di rilievo. Tra questi, comunque, va segnalata la commedia brillante Cambio marito, in cui recita a fianco di Burt Reynolds e Kathleen Turner.

Nel 1995 la tragedia. Durante una competizione equestre a Culpeper, in Virginia, cade da cavallo rompendosi il collo e rimanendo completamente paralizzato.
Ma Reeve non molla.
D'altra parte Reeve non è uno qualunque. È Superman.
Dopo una lunga terapia, riprende a respirare senza l'ausilio di mezzi meccanici.
Ed inizia la sua lotta al Congresso americano per migliorare la protezione assicurativa nel caso di ferite che comportano paralisi.
Anche in campo professionale non si arrende, recitando nel 1998, nel remake del classico hitchicockiano La finestra sul cortile, nel ruolo che fu di James Stewart.

Ieri l'epilogo. L'attacco cardiaco, il coma, e poi la morte. E la moglie Diana, che gli è sempre rimasta accanto, anche nei momenti più difficili, ringrazia "i milioni di fan di tutto il mondo, che hanno sostenuto e amato mio marito in tutti questi anni".

Da tutti noi un unico pensiero:

Titty