Elena Fiorentini
Curatore
   
Italy
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Inserito - 31/07/2003 : 21:50:59
Cronaca di uno spettacolo-Bene Vagienna26 luglio 2003-Otello Partimmo da Milano verso le 1600 di sabato e prendemmo la A6 da Torino con uscita a Fossano. Dall'uscita dal casello di Fossano,dopo otto km raggiungemmo Bene V. dove, dopo una breve sosta, per gustare l’ottima cucina e l'ospitalità del luogo proseguimmo per circa tre km verso la zona archeologica dove si teneva la rappresentazione di Otello nell’antico anfiteatro romano. Raggiungemmo la zona archeologica con l’auto attraverso una antica strada illuminata dalla luce della luna. Il posto non è raggiungibile da mezzi pubblici e non è facilmente raggiungibile a piedi, a meno di non volere fare una escursione alla luce del giorno. Questa è una pecca che gli artisti intervistati alla fine dello spettacolo mi hanno pregato di sottolineare, insieme a quella della mancanza di camerini, di toelette e di acqua, indispensabile per gli strumentisti, che hanno la necessità, alla fine di ogni atto, di lavarsi le mani e per i cantanti di bere acqua. Lo spettacolo si presentava con la grande scena ben ideata e con un ottimo gioco di luci. Anche gli sfarzosi abiti veneziani erano molto belli, meno convincente il costume di Desdemona.....su cui stenderò un velo pietoso... Così iniziarono alcuni piccoli guai. Il tenore Miguel Sanchez Moreno fu veramente l’anima dell’opera, opera di per sé difficilissima, portata in scena da un’orchestra che, come si seppe dopo, era formata da metà da elementi che non conoscevano le parti e non avevano fatto prove. Lo stesso dicasi del coro. Miguel Sanchez Moreno più di una volta fece le funzioni di maestro di palcoscenico e di direttore di coro ( il titolare ronfava beatamente in un angolino). I coristi, sempre chiamati in scena da Miguel, che pare che fosse l'unico a conoscere l'opera, entrarono in scena con ritardo quando Miguel era impegnato a cantare e non poteva fare da balia continuamente al coro. Il maestro Frontalini, direttore d'orchestra che sostituiva il titolare, reagì in modo del tutto originale, interrompendo l'opera e facendo una clamoroso protesta, contestando apertamente il coro con il microfono. Non avevo mai sentito che una cosa simile si fosse verificata. Se non fosse per l'impegno di alcuni, Moreno aveva fatto di tutto e di più, sarebbe tutto da ridere. Conosco Miguel Moreno, da i primi tempi in cui viveva a Milano. Lo vidi arrivare con una valigia carica di belle speranze. Nato in Venezuela, quando giunse a Milano aveva già girato parecchio e dal Canada gli suggerirono di trasferirsi in Italia come patria della musica e del canto.( Mi domando se la fama dell'Italia come patria di musicisti non cominci ad essere alquanto usurata) Il canto è la vita per Miguel Sanchez Moreno.Se non potesse cantare credo che preferirebbe morire…. Grazie a lui lo spettacolo poté arrivare fino in fondo. Accanto a me c’era il presidente della associazione verdiana di Busseto, città natale di Verdi. Mi disse che é entusiasta di M., di come canta e della sua alta professionalità. Un artista che non ti pianta mai in asso e che quando dice di sapere un’opera, la sa sul serio. Mi anticipò pure che il prossimo premio Falstaff per un personaggio verdiano gli verrà conferito per la sua interpretazione di l’”Otello”. Il problema di questa serata è stato quello di appoggiarsi a una delle tante compagnie a bassissimo costo che vengono dai paesi dell’est. Non che manchino grandi artisti e grandi scuole… anzi… Però è sempre questione di soldi. In realtà ci sono gli studenti dei nostri conservatori che pagano per avere la possibilità di suonare durante l’estate.Potrebbe essere benissimo essere affidata a loro la produzione di spettacoli estivi. Un giovane studente direttore d’orchestra avrebbe fatto scintille, mi diceva con le lacrime agli occhi la moglie di Moreno, anch’essa cantante. Resta da sperare che ai prossimi due spettacoli, riconfermati grazie all'impegno di Miguel Sanchez, si riesca per lo meno a recuperare quella parte di coro e di orchestra che aveva fatto le prove in Ucraina e che all’ultimo momento non si è presentata. Il giorno della recita, Miguel Sanchez mi ha confessato che, aoltre ad avere viaggiato con i mezzi pubblici a caccia del maestro per la pianura padana,da Padova fino al Piemonte per realizzare le prove complete solo il giorno prima,il giorno della recita non era nemmeno riuscito a cenare,meravigliandosi nello scoprire che nel paesino esisteva più di un ottimo ristorante a prezzi molto buoni. L'intera stagione estiva ha ricevuto i finanziamenti dai Beni Culturali, dalla regione Piemonte, da Banche e Varie Istituzioni. C'è pare l'intenzione di potenziare le attività , usando anche un Castello, ma è auspicabile meno improvvisazione, più professionalità da parte degli orgnizzatori. E. F. Edited by - elenafior on Oct 28 2003 16:16:31
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