Sono entrato allora al supermercato e ho comprato la collezione completa dei cioccolatini Ritter, sono tornato in ufficio e ho riaperto il computer e ho visto che la conferenza non era stasera, ma domani sera.

Se non avessi perso il tram, sarei stato l'unico spettatore di una conferenza che non c'era.

Io vado a tutte le conferenze su tutto, la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante mi ha detto che mi devo avvicinare al culturismo, o cultura, non mi ricordo il termine esatto. Poi l'indomani mattina vuole sempre che le racconti gli argomenti delle conferenze a cui assisto la sera prima, non so cosa inventarmi stavolta, non posso dirle che sono andato ad una conferenza che non c'era.

A pensarci, meno male che non ho convinto tutti quelli che conosco di venire alla conferenza che stasera non c'era. "Vi domanderete perché vi abbia riuniti tutti qui", avrei farfugliato. "Tu forse non lo sai, ma noi lo sappiamo perché siamo qui", avrebbero risposto digrignando i denti e io credo che non sarebbe stato un lieto fine, per me.

“Sapete dove è finito Roberto?”, avrebbe chiesto loro la mia segretaria non vedendomi arrivare in ufficio la mattina successiva.

“No, non c’era”, avrebbero replicato con viso angelico.

“Se è per questo, non c’è mai stato”, avrebbe ribattuto lei, portando un dito alla tempia e ruotandolo.

Io e l’oblio.

Roberto Mahlab - I racconti dell'ufficio