Il rifiuto dell'Italia di legittimare, con la sua presenza alla conferenza di Ginevra, una bozza di risoluzione dei paesi totalitari che aveva come obiettivo la demonizzazione di Israele e la modifica alle legislazioni dei paesi democratici, ha consentito all'Unione Europea di rompere gli indugi e di presentare negli scorsi giorni una bozza alternativa, di due sole pagine, elaborata dall'Olanda, che trasformerebbe la conferenza in una assise dove davvero si condanna il razzismo e dove davvero si indicano i metodi per sconfiggerlo.

Tale bozza non farebbe poi altro che registrare che le legislazioni europee hanno insita la lotta contro il razzismo e la xenofobia. Però tale bozza suonerebbe come una condanna dei paesi totalitari, in cui i razzismi più vari dilagano, basti pensare al Sudan e ai paesi retti da regimi fondamentalisti islamici in cui la religione diversa è perseguitata e in cui alla donna non sono concessi i comuni diritti umani.

La reazione dei paesi totalitari non si è fatta attendere e, su compromesso della delegazione russa, dalla inaccettabile bozza originaria che ha condotto alla protesta delle democrazie, sono stati apparentemente tolti tutti i riferimenti a Israele, la richiesta di rimborsi all'occidente per la tratta degli schiavi, come se ad essa fossero estranei gli arabi, e la proposta di modificare le legislazioni dei paesi occidentali in senso restrittivo della libertà di espressione, queste modifiche sono state apportate con l'obiettivo di far desistere le democrazie dal boicottaggio della conferenza.

Immediatamente gli osservatori dei paesi democratici hanno notato che tale documento fa riferimento al testo di Durban I e ne conferma il contenuto, compresi quindi i paragrafi che inspiegabilmente legavano la vicenda mediorientale al "razzismo", con le solite accuse a Israele e con la valutazione positiva del "ritorno dei profughi", dunque la richiesta della distruzione di Israele.

L'Italia, affiancata da alcuni altri paesi europei, ha ripetuto che o passa il testo olandese oppure la sua partecipazione alla conferenza rimane esclusa, la Francia invece appare ritenere che il nuovo testo russo valga il compromesso e il rappresentante francese ha osservato che dopo tutto il suo paese aveva votato a favore del documento di Durban I, dunque non si vede perchè mai non debba votare a favore di un documento che ribadisce le conclusione del vertice del 2001. E' il mondo alla rovescia : la Francia non si rimprovera di aver votato un documento che utlizzava "il razzismo" come un trucco per attaccare Israele e tutto questo a tre giorni dall'aggressione a New York, ma anzi ritiene che non ci sia nulla di sbagliato nel replicare tale voto. Dunque un primo risultato dei paesi totalitari è quello di aver diviso l'Europa.

Mi pare necessario sottolineare i seguenti interrogativi :

- quale è il senso di una conferenza teleguidata dai paesi totalitari e davvero razzisti che mettono sul banco degli imputati le democrazie che razziste non sono e che hanno una legislazione che punisce ogni attività razzista;
- quale è il senso di dover trovare ad ogni costo un compromesso che finirebbe per lasciare Israele isolato senza che esista la comprensione del perchè mai i paesi totalitari debbano inserire la critica ad Israele in qualunque incontro di qualunque argomento;
- quale è il senso di accettare un documento ridicolo che non sarebbe altro che un nuovo gradino dal quale partirà l'offensiva successiva contro le democrazie;
- quale è il senso di dover legittimare documenti e comportamenti promossi dai regimi totalitari, legittimando quindi le violenze perpetrate da tali regimi, proprio in queste ore è giunta la notizia del blogger iraniano "trovato morto" nel carcere in cui era stato rinchiuso per aver osato criticare il regime su un sito internet.

Roberto Mahlab - News from Durban II