Li sentivo parlare del grande Nando Minoja e delle sue imprese, delle Bugatti e Isotta Fraschini e di quel avvenimento che si ripeteva, a Brescia, ogni anno chiamato “1000 miglia”.
Brescia-Roma-Brescia ecco il percorso. La Gara fu sospesa per molti anni, dicevano a causa degli innumerevoli incidenti che aveva provocato. Ma sinceramente io non ne ricordo nemmeno uno, se chiudo gli occhi, però, mi rivedo bambina e rammento di in una sera di primavera, quando, con mio padre e uno zio andammo a Porta Venezia. La ressa era notevole, lo zio e papà riuscirono, sgomitando a guadagnare qualche posizione.
Io ero proprio piccola e mi sentivo soffocare fra la folla. Allora tirai la giacca a mio padre.
- ma io non vedo niente…- gridai e così mi trovai a cavalcioni sulle sue spalle.
Da quella posizione il panorama era diverso, vedevo le transenne che trattenevano il pubblico e una pedana. Ad un segnale convenuto partivano, una alla volta, fra gli applausi della gente e qualche fischio, le più belle macchine che io abbia mai visto. Rivedo ancora i volti sorridenti dei piloti che ci salutavano prima di partire per la loro avventura, felici di mostrare i loro gioielli.
Il ritorno era sempre di mattino presto, quando la città era ancora addormentata.
Per i bresciani questo avvenimento è motivo di orgoglio e anche quest’anno si ripeterà dal 16 al 24 maggio 2005. Certo di anni ne sono passati molti da quel 27 marzo del 1927, prima 1000miglia della storia, ma per me il fascino di questa competizione è rimasto immutato.
Oggi andrò in Piazza della Vittoria a vedere la sfilata della macchine d’epoca, con un po’ di nostalgia ma con la certezza di vedere ancora gente incantata come un tempo e trascorre in questo modo alcune ore serene.

Buona domenica a tutti

Luisa