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 La scommessa
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Roberto Mahlab
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Inserito - 19/09/2025 :  09:25:05  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
Lo sport e le scommesse sono sempre stati indissolubili: gli amanti del calcio scommettono sulle gambe dei giocatori e gli amanti del ciclismo scommettono sulle ruote delle biciclette degli eroi del Giro d'Italia, del Tour de France, della Vuelta. E proprio alla Vuelta è entrata a gamba tesa una scommessa imprevista, quella della politica. I contestatori anti-Israele hanno bloccato la gara, che è stata modificata e umiliata, proprio come sono stati umiliati i partecipanti e gli sportivi. Altrettanto umilianti sono state le dichiarazioni del primo ministro spagnolo, che ha espresso ammirazione per i distruttori offendendo persino il lavoro delle forze dell'ordine, che invece tentavano di garantire lo svolgimento di una normale giornata di sport. La sua è stata dunque la scommessa di un leader politico in difficoltà, un leader che alle soglie delle elezioni decide di porre ai primi punti della proposta politica l'avversione verso Israele.

Non è il solo, anche in altri paesi, tra cui il nostro, partiti politici mostrano di voler proporre ai primi punti del programma la stessa avversione. Certo si può essere stupiti del fatto che i primi punti non siano i problemi interni e quelli relativi all'economia, e certo si può sospettare che i partiti che spostano l'attenzione a qualcosa di esterno non abbiamo proposte sensate per il paese.

La domanda è se la scommessa di questi politici senza scrupoli possa rivelarsi vincente.

Essa si basa su una parola, “genocidio”, la calunnia contro Israele e di riflesso contro il popolo ebraico, diffusa da professionisti della disinformazione non estranei alla propaganda relativa all’altra grande crisi e cioè l’invasione dell’Ucraina, una organizzazione su scala globale, tecnologica, provvista di tempo e denaro, il cui compito è la destabilizzazione delle società dei paesi liberi e democratici grazie al magistrale utilizzo della diffusione incontrollata di parole d’ordine attraverso i social.

E’ riduttivo identificare l’elettorato a cui questi politici si rivolgono come “antisemita”, ci sono certo frange antisemite ma l’offerta politica in tale ambito è varia, l’elettorato in cui sperano è quello che ha sostituito il tempo con l’istante, la caratteristica del nostro mondo attuale. Come ha rilevato Maurizio Molinari il tempo del libro, quindi dell’approfondimento, quindi proprio il tempo necessario ad approfondire argomenti e radici, è stato sostituito grazie ai social dall’istante, la Storia cancellata, addirittura la Shoà annullata da paragoni privi di senso. L’informazione è il titolo, non esiste contenuto.

“Genocidio” è l’unica verità che risuona nel mezzo per eccellenza e le generazioni nate dopo che l’istante ha sostituito il tempo non possono fare altro che credere e ripetere l’infamante e infondata accusa. Ed ecco a quale elettorato il politico senza scrupoli si rivolge: un elettorato nuovo, giovane, che rappresenta anche il futuro. Questa è la ragione dell’attenzione alle scuole e alle università da parte di chi opera nel campo della disinformazione. E quando la parola d’ordine “genocidio” diventa l’unica verità, i conformisti delle varie arti si adeguano, anch’essi hanno compreso che quello è il pubblico.

Non è un caso che la scommessa del politico senza scrupoli si estende anche all’appoggio alla flottilla, pure utilizzata dalla propaganda come arma contro il “genocidio”. Sempre Maurizio Molinari ha fatto notare che, per essere credibile, la flottilla dovrebbe portare viveri anche agli ostaggi nelle mani di hamas.

Perché, se il genocidio non esiste, i deportati israeliani nei lager di Gaza invece esistono eccome.

E allora anche noi abbiamo una scommessa da vincere : ripristinare l’equilibrio tra il popolo del tempo e quello dell’istante.

Bob Porter - CNS (Concerto News System)
Pubblicato su ALA-Associazione per la Lotta all'Antisemitismo

   
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