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 Lettera alla mia bambina per il suo compleanno
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Croissant
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Inserito - 04/12/2005 :  14:59:51  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a Croissant
Cara la mia “Topolina”,
Ti scrivo questa lettera in occasione del tuo compleanno che arriverà fra pochi giorni. So che per te è il giorno più importante anche più del Natale, tanto è vero che ne parli tutto l’anno. In questa ricorrenza il mio cuore è segnato da due opposti sentimenti uno d’amore nei tuoi confronti l’altro da una profonda tristezza perché la tua mamma difficilmente potrà essere con noi quel giorno e volesse Dio che possiamo riunirci tutti e tre almeno per le festività. Non sono bravo a pregare, tu lo sai, forse “non sono degno” come recitano i sacri versi, ma credimi, ci sto provando perché ciò avvenga. Ora voglio però dedicarti queste righe come un “regalo” speciale (anche se tu, come tutti i bambini, ne preferisci d’altro tipo), solo per dirti quanto bene io ti voglia e come la tua presenza sia fonte di gioia per me, anche se qualche volta (poche a dire il vero) mi fai arrabbiare. Quando ti ho conosciuta eri “solo” la figlia della donna che amavo e che amo tuttora, era quasi “obbligatorio” volerti bene, ma poi col tempo mi sono reso conto che non era poi così difficile farlo. Col passare del tempo mi sono sempre più affezionato a te, fino a che sei diventata una persona importante nella mia vita. In te ho trovato una figlia, una sorellina, una compagna di giochi (mai avrei pensato alla mia età di ritornare bambino, infatti non ti lascio vincere facilmente…) e adesso che stai sempre più crescendo anche un’attenta ascoltatrice e un interlocutore con cui instaurare dialoghi che cominciano a farsi sempre più impegnati (pavento il giorno in cui contesterai le mie tesi e mi dirai che sono “antiquato”, ma so che prima o poi arriverà e che fa parte della vita, come ho fatto io da giovane). Nonostante adori il Cinema (anzi proprio per quello) erano anni che non mettevo piede in una sala, ma grazie a te ci sono tornato, divertendomi di più nel vederti ridere che non nel film in se stesso. Se non fosse stato per te non avrei mai messo piede in quella specie di girone dantesco che risponde al nome di “Gardaland, ma l’ho fatto e tutto sommato mi è piaciuto. Io, dal canto mio, cerco di trasmetterti la mia passione per la Storia, la Letteratura, il Cinema e spero almeno in piccola parte di riuscirci.
Che dirti d’altro nel giorno del tuo undicesimo compleanno? Magari questo: che l’affetto che sento per te è “indipendente” dall’amore che provo per la tua mamma, nel senso che ti voglio bene per te, per quello che sei, non per il fatto che sei la figlia della mia compagna e che un domani potrai sempre contare su di me. Non credo che ti farò leggere questa lettera, non adesso almeno. Ci sono forse dei passaggi il cui significato ti può sfuggire e che tu con la tua aria sbarazzina mi faresti notare come quando mi chiedi di parlarti con un linguaggio per bambini e non per adulti. La farò leggere alle persone a me più care e agli amici di “Concerto” con i quali ho condiviso molte emozioni, sia pure via Internet ma non per questo meno veritiere. Quel “Concerto” di cui spesso mi dici, quando mi vedi chino sul computer, come farei senza. Quel “Concerto” che mi auguro in futuro ti annoveri fra i suoi partecipanti. Non credo che te la farò leggere adesso, ma spero che un giorno tu la leggerai, quando sarai grande e magari parlando col tuo fidanzato o con tuo marito o con tuo figlio, gli racconterai di me, dicendogli che ero un tipo un po’ strano, distrattissimo, pasticcione, sempre con la testa fra le nuvole, assai lunatico (d’altronde da un “Cancro” con ascendente “Cancro” che ti vuoi aspettare?). Spero tanto che tu gli dica non che io ti volevo bene come ad una figlia, ma che tu me ne volevi come se fossi veramente stato tuo papà. Chissà se ci sarò ancora, ma in qualche modo questa frase la sentirò ed allora quello sarà il più bel regalo che tu mai mi abbia potuto fare.
Buon compleanno, Topolina.
Il tuo papiño.

   
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