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 20 Sfumature di Vita
 Non so come aiutare una mia amica
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detective Hayes
Curatore


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Inserito - 17/06/2003 :  15:50:37  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a detective Hayes
Ciao a tutti... in questo momento sono un pò triste. Per via di una mia amica... ha problemi di comprensione in famiglia e non so come aiutarla... ogni tanto sento che si chiude al mondo intero, incapace di dire ciò che prova, ciò che sente. A volte riesce a parlare, ma poi tutto si ritorce contro di lei, inesorabilmente. Ha passato momenti di forte depressione, l'hanno impasticcata di antidepressivi, ma poi, dove dovrebbe essere più ascoltata e capita, in famiglia, la trattano come se... come se fosse pericoloso farla uscire da sola, come se potesse andare a raccontare chissà che, cosa che in effetti non è vero, visto che, tuttosommato, escluso quanche incomprensione, non sta poi così male. Ha un solo punto d'appoggio, un mio amico, nonchè suo fidanzato. Ma ogni tanto mi rivela che ha paura che il lui si stanchi della situazione... del divieto da parte dei genitori di lei di passare qualche giorno con lui! Nemmeno qualche giorno dai cugini di Torino... e non perchè hanno problemi finanziari così grossi... certo, magari hanno molte spese, per via di un mutuo,tasse universitare e... bolletta del telefono, ma a parte questo, lei non chiede quasi niente... le sue spese sono le parcelle dello strizzacervelli che vede... e basta. Non so che fare, come aiutarla. Chi mi da un consiglio? Non conosco abbastanza i suoi per intromettermi, e poi chi sarei io, per intromettermi? Anzi farebbe solo danno, xchè chissà cosa si immaginano che mi ha raccontato!!! A volte mi dice che non racconta niente nemmeno ai cugini, con i quali ha sempre avuto un buon rapporto... mi dice che non riesce più a parlare con chiunque possa avere un dialogo non "controllato" con i suoi. Io,tuttosommato sono sufficientemente estranea x non correre questo rischio!
Grazie a chiunque risponda!

steph
Senatore


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Inserito - 17/06/2003 :  23:40:01  Mostra Profilo  Visita la Homepage di steph  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a steph
ciao, certo brutta la situazione della tua amica...io potrei darti dei consigli, su come la penso, ma non credo di riuscire a risolvere la situazione.
Alla tua amica direi, di portare pazienza, di dare tempo al tempo, è difficile ma deve provarci, i risultati li vedrà... poi quando è a casa, e si sente in gabbia, dille di scrivere, a te..al suo ragazzo, a se stessa..a chi vuola, in modo che per un pò si può estraniare dalla sua famiglia, e può scrivere tutto quello che le passa x la mente, sai, nesuno ha dei genitori perfetti...forse provare a parlare con i genitori x farli capire quello che prova la loro figlia... x darle fiducia...almeno di fare tanti tentativi, e non arrendersi mai...scusami ma non so proprio come fare a risolvere questa cosa...

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Vins.
Cittadino


Italy
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Inserito - 18/06/2003 :  10:05:04  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Vins.  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Vins.
ciao det,
la situazione è molto contorta e complicata...io, come dice steph, posso solo consigliarti di dirle di far passare tempo e che tutto si aggiusta!dille di scrivere a chiunque e se ha un pc dille di iscriversi a concerto di sogni qui siamo una grande famiglia e che possiamo darle una mano per non farla sentire sola,almeno qui può parlare liberamente!
visto che tu sei estranea alla famiglia ma sei una sua amica può almeno cercarla di farla uscire e non farle pensare alla sua situazione...per il resto non so come aiutarti cioè,la siatuazione va risolta da se e con il tempo non possediamo la bacchetta magica con la quale fare una magia purtroppo la vita è così e la si può solo cercare di cambiare con la forza di volontà perchè la vita non si cambia da sola ma ci vuole volontà e carisma!
spero di esserti stato un pò di aiuto
un bacio da vinsVai a Inizio Pagina
nighterature
Viaggiatore



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Inserito - 18/06/2003 :  13:45:28  Mostra Profilo  Visita la Homepage di nighterature  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a nighterature
Ciao...
Non so bene cosa dire. Personalmente, penso che i brutti momenti siano difficili da superare e aiutare chi li ha a superarli è forse ancora più difficile. Due cose sole servono davvero: l'aiuto di uno specialista ed evenutalmente di qualche farmaco (non demonizziamoli, i farmaci: per esperienza, a volte senza non si riesce a sopravvivere) e ... di qualcuno che le stia vicino, come fai tu. Sono sicura che lei sente il tuo affetto, anche la tua preoccupazione e questo sicuramente la aiuta e la fa sentire protetta, almeno un po'. Il fatto stesso che tu sia venuta qui a chiedere aiuto per lei, a cercare un consiglio su come aiutarla nel modo migliore... credo che dimostri che fai per lei tutto ciò che è umanamente possibile, ossia le stai vicino, con pazienza e dolcezza (molta, nelle tue parole). Più di questo, purtroppo, credo tu non possa fare.
Le situazioni famigliari, poi, sono sempre molto delicate, un gioco di equilibri che basta un niente per farli cadere...
Mpf... mi pare di avere pontificato:-( volevo solo esprimere la mia opinione.
Insomma, secondo me tu stai facendo la cosa giusta. E cerchi di starle vicino per quanto puoi, per quanto lei permette. COn molta dolcezza e anche, mi sembra, molto rispetto e molta discrezione. Io, questo, lo ammiro. Ciao


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detective Hayes
Curatore


Italy
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Inserito - 18/06/2003 :  13:49:49  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a detective Hayes
Grazie ragazzi... almeno so che non sto sbagliando... a volte mi sento impotente davanti ai suoi problemi... mi sento in colpa per non essere in gradi di risolverli... x non sapere cosa dire... cosa consigliarle di fare...
Grazie a tutti..
Titty

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gattosilvestro
Viaggiatore



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Inserito - 05/07/2003 :  14:39:18  Mostra Profilo  Visita la Homepage di gattosilvestro  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a gattosilvestro
io credo che le parole abbiano un peso relativo.
Alla fine contano sempre le scelte che si fanno, non tanto quello che si dice di voler fare.
La vita degli altri, nelle mille sfacettature con cui si presenta a volte è davvero incomprensibile e spesso diventa problematico dare un senso alla nostra presenza.
Ma questi incroci di strade non sono mai casuali, sono stazioni di servizio in cui ci si ricarica, magari bevendo un caffè e parlando del traffico incontrato.
Credo non sia mai davvero importante il gesto che si compie per correre in aiuto ma dimostrare semplicemente di volerci essere.
Sapere che c'è un luogo dove io possa riposare cuore e pensieri e che questo luogo sono gli occhi di un amico a volte mi da la forza per andare avanti, non importa quanto lui/lei sia in grado di dirmi o di fare, importa sapere che quella porta è sempre aperta e dietro ci sarà un sorriso o un o rimprovero ma mai indifferenza.
Forse è tardi per questa risposta..e forse non ho spiegato bene il mio pensiero..cmq sia a presto

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leda cossu
Senatore


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Inserito - 25/08/2003 :  15:10:39  Mostra Profilo  Visita la Homepage di leda cossu  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a leda cossu
Cara det.hayes, la sofferenza psicologica è più grande di una semplice malattia. Per chi la vive e per le persone che ci circondano.
I genitori vanno rassicurati, occorre aiutare loro e chi soffre a non avere paura.
Soprattutto quanti le vogliono bene devono creare un alone di fiducia attorno alla tua amica e mantenerlo sempre vivo. fiducia, fiducia, fiducia. Nelle risorse di ogni essere umano e nella possibilità che ogni evento doloroso, anche una malattia ci aiuti a crescere e trovare la nostra strada. Scopriremo solo nel tempo perché una tal cosa è capitata a noi. Se riusciamo a viverla con pazienza, fiducia, come la "nostra" strada con grande meraviglia può capitarci anche di pensare che non è stata affatto una sfortuna, ma un'esperienza di vita.
Tornando all'oggi (ti leggo solo ora), sono molte le cose importanti che si possono fare durante una malattia, anche questa come ogni altra.
Intanto che ogni sofferenza va rispettata perché è un dolore e non non lo prova potrebbe sottovalutarlo (anche quello dei genitori).
Poi che le forze, fisiche, mentali, interiori tornano e si mantengono soprattutto con un RITMO DI VITA SANO.
Il RITMO è la parola magica.
- ritmo di veglia, di sonno, dei pasti, delle attività
- ogni giorno deve prevedere i successivi
- ogni 1/2 giornata non può sostenere più di un'attività
- le attività fisiche immergono pensieri, immagini ed ansie nella concretezza del corpo
- le attività artistiche sono autentiche forze terapeutiche, non solo lettura e scrittura, ma pittura, danza e soprattutto musica
- nelle attività fisiche (nuoto e camminare ad es.) e nella musica, accelerare e decelerare mette in movimento bio-sostanze come la serotonina che è un autentico antidepressivo
- occorre ricordare di respirare
PERCORSI DI AUTONOMIA: non si possono improvvisare, si inizia ad uscire accompagnati, poi soli sapendo la meta.
IL MONDO INTERIORE I pensieri nascono nelle immagini e dalle percezioni sensoriali di ogni giorno. Ed è la parte più delicata per un giovane. Sarebbe bene per un po abolire TG, film ecc che possono suscitare troppe emozioni, così per le percezioni sensoriali troppo forti come luci e musica. Aiutare in qs modo una p.malata aiuta anche noi stessi.
Per quanto riguarda le medicine non ci sono solo farmaci di sintesi. Quelli sono necessari per la fase acuta, ma si possono scalare, ridurre sospendere se si introducono altri farmaci, come gli omeopatici e i fitoterapici, ovviamente col consiglio di un medico omeopata, coinvolgendo i genitori, tutte le figure terapeutiche che vivono accanto alla persona.
E poi amore e rispetto, toni leggeri, evitare emozioni, accettare le lune e imparare ad aspettare senza paura, come si veglia una nuova nascita. Perchè ogni malattia ci porta anche questo un uomo o una donna nuovi. Un abbraccio a te, alla tua amica, ai suoi genitori, Leda


LedaVai a Inizio Pagina

   
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