PerdereQuante volte lo sentiamo dire
Ho perso le chiavi della macchina
Ho perso la memoria
Quante volte lo sentiamo dire
Una. Due, tre volte al giorno
Ho perso quel foglio, mi ero appuntato le cose da fare
Ho perso la strada che cercavo
Perdere
La dici e tutte le speranze di ritrovare sono smarrite
E così
Torni indietro sui tuoi passi, ripercorrendo la strada appena fatta con gli occhi rivolti a terra
Capovolgi una casa intera, promettendoti che la vincerai tu nel ritrovare quel foglio
Tappezzi casa di post It rosa e gialli, dove ricordi alla tua memoria vacillante cosa fare
Chiama tuo figlio alle 16, ricorda la ginnastica in palestra, passa a prendere il pane
Insomma, un gran casino
Ma niente, io continuo a perdere qualcosa, giorno dopo giorno
Mi consolo a volte in confronti fugaci, tra il mettere il basilico nella busta e l’attesa dal macellaio, dove tra mille tagli di carne, qualcosa si è veramente perso, che le altre persone vivono questa mia stessa cosa
Forse un’anima, forse un oggetto, o semplicemente la memoria
Ma perdere è così
Non risparmia nessuno, e poi alla fine ci convivi, come un brontolone di marito, come il cane che appoggia il muso stanco sulle tue ginocchia
Perdere è uno stato d’animo, proprio, intimo, personale
Deve fare il suo lavoro e glielo lascio fare
Ma prima di perdere lucidità, chiudo le brevi parole scritte su questo foglio
Sperando un giorno le possa ritrovare, qualora lo perdessi