Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 05/08/2022 : 20:07:03
Il regista con questa pellicola autobiografica ripercorre i momenti della sua adolescenza vissuti a Napoli, con la sua numerosa famiglia, caratterizzati (ma forse sarebbe meglio dire segnati) da un evento che per quella città ebbe una straordinaria risonanza e cioè l'acquisto da parte della società calcistica di Diego Armando Maradona. Non solo chi non è appassionato di Calcio ma anche gli stessi tifosi di di altre squadre fanno tuttora fatica a capire che cosa ha rappresentato quel fatto non solo per la squadra di Calcio ma per tutta la città. L'aver recentemente intitolato lo stadio 'San Paolo' al fuoriclasse argentino è solo un piccolo esempio della venerazione che i napoletani, soprattutto quelli che vivono nei quartieri più popolari, nutrivano e ancora nutrono per Maradona nel quale,si sono identificati riversando tutta la loro voglia di rivalsa. L'ansia, la speranza, la trepidazione che contraddistinsero il periodo prima che venisse dato l'annuncio ufficiale dell'acquisto sono rappresentati magnificamente da Sorrentino in un dipinto della città che oltre a esporre le sue bellezze naturali con degli squarci incantevoli, entra anche nella particolarità dei personaggi, con la loro mimica, la loro ironia (tipica napoletana) ma anche con le loro esagerazioni ed esasperazioni (“Se non arriva Maradona, io mi uccido capito?” si sente dire il giovane protagonista da un membro della famiglia) riuscendo a rendere gradevoli e umani anche personaggi della piccola malavita locale. Le volgarità, peraltro poche, pronunciate da questi personaggi non solo non risultano sgradevoli all'orecchio ma riescono a identificare bene la natura degli stessi . Il titolo fa riferimento ad un episodio di una partita di calcio dei Mondiali del 1986 durante la quale Maradona segnò un gol con la mano e da qui la frase 'E' stata la mano di Dio': Non solo Calcio (che poi è un pretesto per spazi molto più ampi) in questo film, ma anche tanto sentimento, non sempre positivo, una tragedia e tanto Cinema. Il più volte citato Fellini sembra ispirare alcune scene della pellicola, come ne“La grande bellezza” un altro capolavoro di Sorrentino.
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