riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 11/12/2021 : 18:12:35
L’uomo che catturava le nuvoleFranz August era nato a Monaco, da padre austriaco e da madre tedesca August come nome, gli fu dato per ricordare il mese del suo concepimento E per lui, era anche il mese che adorava di più Soprattutto da bambino, quando giocava liberamente tra i campi stracolmi di grano, e abbandonato sul ciglio del fiume Isar E qui spesso veniva ritrovato dai suoi genitori, che ne perdevano traccia durante il giorno Proprio lì, intento a mirare il cielo, con la melodia dell’acqua che scorreva e gli steli di grano che si urtavano sospinti dal vento -Franz, vieni, è ora di tornare, a casa è tardi- - Ciao papà, siediti un attimo anche tu con me, guarda anche tu- -Cosa Franz, non vedo niente che non abbia già visto- -Papà guarda bene, dammi la mano e appoggiati su l’erba. Guarda il cielo per pochi secondi, le vedi le nuvole? – -Certo che le vedo- -Ecco, vedi come corrono felici tra di loro, tutte insieme, senza una vera meta, solo perché hanno voglia di farlo. Non è bellissimo, pensaci- -Beh Franz, come darti torto, a volte anche io vorrei essere come loro, così, libero, di quel bellissimo colore azzurro, e che girano il mondo, senza avere neanche il biglietto- -Bravo papà, hai capito. Io un giorno le voglio catturare, e farmi raccontare tutto. Di come vivono, come si chiamano realmente, cosa si dicono, dove vanno- -E molto nobile Franz ciò che dici, e ti auguro che un giorno potrà accadere. Ma ora andiamo, la mamma sarà in pensiero- Anni dopo, Alta Baviera. Franz August apre la porta di casa sua, e con due borse ben chiuse, si avvia verso la sua macchina I vicini di casa non hanno mai smesso di guardarlo con aria esterrefatta In fondo chi può credere ad un uomo, che da sempre dice che come lavoro, cattura le nuvole Arrivato sullo Zugspitze, apre con precisione chirurgica le sue borse Prima una base fatta di materiale refrattario, ricoperto di carta stagnola. Un foro al centro per accomodarci il tubo che regge l’antenna Una bussola per vedere dove posizionarlo e un anemometro per individuare la posizione del vento Ecco E tutto pronto Mancano solo loro, le nuvole Ma che non mancano ad arrivare Ed il cielo se ne riempie, come l’espressione di gioia sul volto di Franz Da lontano, si proprio dal paese, hanno giurato che qualcosa succedeva E che le nuvole si abbassassero fino al pizzo dello Zugspitze, arrivando a circondarlo e a nascondere alla vista Franz E questa cosa, ogni volta, durava pochi minuti Cosa si erano detti, cosa avrebbe mai potuto dire una nuvola ad un uomo che alla vista dei più, era alquanto strano Era forse vero che gli raccontavano di come fossero felici nel cielo, che spesso giocavano tutto il giorno, facendosi trascinare dai venti a volte davvero impetuosi Probabile gli avessero svelato il segreto di come potessero cambiare spesso colore. Dal rosa al bianco, dal grigio al nero nerissimo Da lontano dicevano fossero solo pochi minuti, ma in molti pensano, che sopra quella montagna, il tempo si fermava, anzi si sospendeva a mezz’aria E che da quelle nuvole defluissero tutti i segreti del mondo, di cui August era geloso custode Franz non visse molto a lungo, ma ancora adesso se ne parla, e a volte si vedono bambini con la curiosità negli occhi, che indicano la montagna con il loro piccolo dito Forse stanno dicendo al loro papà e alla loro mamma, che un giorno anche loro cattureranno le nuvole (patapump )
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