Caro diarioTi scrivo per raccontarti del dono più bello della mia vita , non si tratta dei soliti regali delle feste o dei compleanni, questo era un dono al di fuori delle feste, ma assai più importante. Questo dono mi ridiede la voglia di vivere ed andare avanti a testa alta e con gambe dritte, anche se nella vita esse si piegano molte volte, per il dolore che si prova o per le difficoltà varie.
A me si sono piegata molte volte, non perché sciavo, ma perché avevo passato circa cinque –sei anni con il cuore a pezzi, ero sempre nervosa e piangevo tutti i giorni. Questo dolore era causato dalla malattia che aveva mia sorella, la “leucemia”.
Di solito, una persona su mille, forse, si salva da questa malattia e mia sorella fu proprio quel piccolissimo pezzo di universo, “la mia cucciolina” che si salvò.
Una mattina, ci svegliammo e lei ci disse (sempre con il suo umorismo per farci star bene, anche se era il contrario) che quella notte un signore molto calmo e gentile, era andato a trovarla. Questo fatto accadde per molto, ogni notte.
Un giorno mia mamma aveva in mano la foto di Padre Pio e mia sorella ci disse che era quello il signore che andava a trovarla ogni notte, noi siamo rimasti lì a bocca aperta e ci guardammo, allora mia mamma le spiegò chi era e mia sorella disse che lui le raccontava le storie.
Lei ancora oggi ci racconta che la notte parla e gioca a bocce con gli Angeli e con mio nonno che è morto quando mio papà aveva sedici anni.
Io ho sempre saputo che lei è una bimba speciale, pur essendo una piccola stellina in mezzo a tutta la galassia, ma sarà per sempre lei la luce dei miei occhi e quella che mi mostrerà il cammino.
Adesso lei è una bambina quasi del tutto sana e molto forte.
Quando era in ospedale, nel quale è rimasta parecchi anni, c’era una ragazzina anch’essa molto malata che non riusciva ad alzarsi dal letto e non mangiava, mia sorella iniziò a dirle di tirare su il morale e di scendere dal letto a mangiare con lei e ci riuscì, mangiarono e giocarono insieme.
Angi, volevo dirti che sei l’amore della mia vita, sei la cosa più importante che ho, sei il motivo per cui mi alzo la mattina ed affronto la giornata a testa alta, come mi hai insegnato tu , a non mollare mai e ad avere la speranza, come l’abbiamo avuta io, mamma e papà.
Non smettere mai di sognare e di sorridere, perché è proprio questo che mi fa vivere.
Il dono mi è stato regalato da Dio e da tutti i Santi ed è: aver salvato la mia “cucciolina “
Veronia Mei
Cara Veronica leggendo quello che hai scritto mi hai regalato una lezione d’amore. Grazie.