Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 tutti i Forum
 7 Riflessioni
 Tutti hanno o hanno avuto una mamma

Dimens. Schermo:
Nome Utente:
Password:
Formattaz.: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Inserisci Collegamento IpertestualeInserisci EmailInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci DicituraInserisci Elenco Inserisci Smilie
ApicePedice allinea sinistraCentratoallinea destraIndentato TeletypeSposta testoInserisci divisore orrizzontaleEvidenzia (Giallo) Insert Flash
RossoVerdeBluBiancoViolaGialloViolettoMarroneNeroRosaArancioOroBeigeverde acquablu marinobordeauxverde chiaro
Messaggio:

* HTML è OFF
* Forum Code è ON

 
Modalità:
Spunta per includere la tua firma.
Spunta per essere avvisato tramite email chiunque risponda al tuo tema.
   
R A S S E G N A     A R G O M E N T I
fania Facciamo due chiacchiere sulla mamma. La mia con cui ho avuto ed ho un rapporto conflittuale, adesso dovrà sottoporsi ad un intervento al colon. Non ho capito bene, ma sembra che la cosa sia abbastanza grave.
La mia mamma che ha un rapporto bellissimo non con me, ma con la mia figlia minore. Ed io adesso sto male perchè i miei sentimenti sono contraddittori. Ma non è questo che mi lacera è la possibilità di perderla che mi annienta. Ma fa parte della vita. Il fatto è che se perdo lei perdo parte di me anche se tra me e lei non c'è più dialogo.
Eppure il tratto di unione è la mia bimba minore.
Scusate ma è un modo per dire che la vita è difficile.

leda cossu Cara Fania, posso esprimerti il mio sentire e il mio vissuto… finora.
Sento anch’io che se perdo mia madre … perdo una parte di me. Questo vale per ogni relazione. Se si perde, se era negativa, rimane comunque una nostalgia anche quando non c’è più… per quanto avrebbe potuto avvenire e non è stato, per la parte positiva che c’era in quella persona e della quale non possiamo più godere.
E’ speciale la madre? Sento che a differenza di altre relazioni, se non perdono mia madre, se non ne accetto i limiti a soffrirne ne sarei più io, soprattutto per la mia evoluzione come donna. Penso che una donna abbia bisogno di mettersi in pace con la madre. Di accoglierla com’è. Come un ramo d’albero che deve trovare nuovo cielo e nuova luce, ma ha bisogno di radici per vivere. Se il terreno è ricco è meglio, se non lo è speriamo lo diventi, magari seguendo una via che si chiama... nipote. Trovo curioso che i contadini dalle nostre parti chiamino gli alberi non tutti con lo stesso nome: albaro, albara, come dire che anche ogni ramo trova una crescita nell’essere maschile e femminile di quella singola pianta.
In questo momento certamente tua mamma ha paura per l’operazione, prova a cercare un po’ di coraggio in te per regalarglielo. Siile vicina, con una telefonata, un momento.. come a dire ci sono. Quando abbiamo paura, tutto gira intorno, mancano i punti fermi, una telefonata diventa un ritmo, come la dose di una medicina, una relazione che cura.
Quando una persona sta male è anche rassicurante che qualcuna/o della famiglia ne sappia qualcosa di più, per preparare la strada, un passo alla volta, senza pensare al finale, ma giorno per giorno lavorare per migliorare, trovare soluzioni, mettere a proprio agio le persone…
Riconciliandosi con loro ogni giorno, curandone l’immagine dentro di noi. Mantenendo come punti fermi le cose buone che hanno fatto per noi, senza cancellarle… mai. Anche se per qualsiasi motivo dovessimo trovarci lontani.
“Si può sempre cambiare, la vita te ne dà sempre l’occasione”. Così mi ha risposto dieci anni fa mia madre.
Per l’ennesima volta non ci eravamo capite su alcune questioni. Ed io per recuperare quanto avvenuto avrei dovuto lavorare moltissimo. Guardandola sconsolata le dissi: sto sbagliando io mamma, se dopo averne parlato con te tante volte, mi ostino a pensare che tu abbia capito ed invece tu agisci diversamente dovrei mettermela via. Forse c’è un’età della vita in cui le cose si definiscono: i pensieri, il modo di fare e di reagire…. perché non accettarlo?
Mia madre si è seduta in silenzio: No, mi ha risposto, è vero, ho 72 anni, ma ho passato tutta la vita a cercare di migliorarmi, perché dovrei rinunciare ora? Se tu non parli, non mi dici quello che pensi non me ne dai la possibilità. Così mia madre mi ha insegnato ad essere giovane, in movimento verso me stessa ed il mondo.
Un giorno un amore se n’è andato sbattendo la porta di vetro, rompendola. Mi arrabbiai. Pacatamente mia madre ha fatto un passo avanti commentando: Le persone sono più importanti delle cose. Vengono prima. Pensa di più al suo dolore che alla tua offesa. Così mia madre mi ha insegnato una scala di valori fra persone e cose e ad avere distacco dall’evento.
Ogni persona insegna, ci è maestra, a volte per affinità, altre volte per differenza (…così è meglio non mi comporti mai, l’ho detto anche con mia madre).
Siamo 4 sorelle, una non c’è più. Con mia madre abbiamo ciascuna un rapporto differente. Lei stessa con i nostri figli si relaziona in modo diverso. Non tutti si sentono compresi, come noi figlie. A volte sento che ama me più di mio figlio. E’ naturale, penso, sono sua figlia, mi protegge, ma mi mette un po’ a disagio, sono abituata a vedere in mia madre un “amore universale”. La medicina cinese, parlando della funzionalità degli organi, cita organi nonni che distruggono i nipoti…per ricaduta funzionale. E’ naturale.
Nel tuo caso tua figlia appare invece come un ponte fra te e tua madre. Un tratto di unione dici tu. Una strada aperta per tutte e tre. Ciao Fania


Leda

Grazia

Care amiche, anch'io ho un rapporto conflittuale con mia mamma, abbiamo idee diverse e animate discussioni in proposito, ho fatto scelte che lei non ha condiviso, adesso ripensandoci ascolterei i suoi consigli. Per imparare...bisogna sbagliare (così dicono), ma a volte gli errori ti condizionano la vita e quindi bisognerebbe ascoltarle di più le mamme, purtroppo questo l'ho capito tardi, ma da figli siamo tutti uguali, vogliamo vivere e fare esperienze senza ascoltare, anche mio figlio è così, la ruota gira...e ci ritroviamo a fare i conti con noi stesse.

Anche mia mamma è stata ricoverata un mese fa, nulla di grave, ma era come se il mondo mi crollasse addosso, mi sentivo persa, la notte non dormivo più...pensavo a lei...in quel letto d'ospedale e sentivo già il vuoto della sua mancanza.

Sono più di dieci anni che ho perso mio padre...e mi manca ancora, solo il pensiero di perdere mia mamma mi fa star male.
Nessuno può amarti come una mamma...e spero che questo bene duri ancora tanti..tanti anni per me e mio figlio.

Cara Fania stai vicina a tua mamma.

Ciao, un abbraccio .

Grazy

elisabetta mia madre... io ho un rapporto molto buono con lei da quando non vivo più nella sua casa... certo dopo la mia separazione ci sono stat incomprensioni... e ogni tanto è difficile capire il suo punto di vista... ha 87 anni... ed è ancora vivace e piena di energie come tanti anni fa... ma nel passato è stato un rapporto difficile... ...spesso da ragazzina arrivavo a casa e trovavo tutto il mio armadio in mezzo al giardino... so che lo faceva per abituarmi all'ordine.. ma non ci è mai riuscita... io le voglio molto bene.. ma so che un giorno (spero molto lontano) mi lascerà... e sarà un dolroe atroce... anche perchè - pur avendo una famiglia numerosa - lei è il perno della mia famiglia...
cara Fania stalle vicino... in certi momenti i conflitti devono passare in secondo piano... solo l'affetto deve esserci...

elisabetta

Sofia Quando si parla di mia mamma io incomincio a tentennare perchè non saprei dire o forse preferisco lasciare stare...Abita a Roma mentre io a Milano non vivo più con lei ormai da 12 anni e mi ricordo che anche negli otto che ho passati insieme gli ultimi tre anni non c'era. Ma questo non perchè lei sia cattiva è che doveva ricostruirsi una vita ,ma credo di non essere stata cotemplata in questo progetto...Ma sorvolando sul passato, oggi mia mamma la vedo tre volte l'anno e quando la vedo le racconto un pò di tutto, ormai ho imparato a stare senza e a volergli bene così com'è forse non è una vera mamma,ma sicuramente mi vuole bene, io con il tempo ho perso il bisogno di sentirla e quindi ho imparato a convivere con le situazioni e persone..Ogni tanto mi sono chiesta se un giorno piangerò quando non ci sarà più ,o che cosa mi mancherà di lei, pensavo di non poter trovare una risposta ed invece nonostante tutto so che mi mancherebbe: lei è alle miei origini perte di me, tra l'altro basta che mi guardo allo specchio per vedere i suoi lineamenti nel mio viso così simile al suo e se oggi sono quello che sono è anche per lei.

Sofia

fania La mamma, origine di ciò che siamo, nel bene e nel male. Non sempre la si accetta anzi, sembra che da questo conflitto faccia crescere. Ho letto un bel saggio "La sindrome di Biancaneve" della Dowiling che parla proprio del rapporto madre figlia. Lo consiglio in lettura.
Un abbraccio a tutte e un grazie per le vostre riflessioni.
stefania

stefania pagano

rosa blu La mia infanzia è stata caratterizzata da molti, troppi, eventi familiari. La protagonista era mia madre.
Troppi eventi sono successi per l'irresponsabilità di mia madre.
Quando si ammalò gravemente mio marito ed io abbiamo fatto tutto il possibile.
Sono stata 7 mesi, in ospedale con Lei, ci davamo il cambio, mio marito ed io.
Quando i medici la medicavano (aveva delle piaghe terribili nel corpo), mi chiamava urlando..., io scappavo via correndo fino al pian-terreno dell'ospedate , sconvolta.
Sentire palpitare il dolore fisico è una cosa terribile.
Credo che la mia vita si sia fermata in quel lontano 1990.
Il dolore per la Sua morte è cresciuto in me piano piano, sino a soffocarmi. Mi sono colpevolizzata per non averLa amata abbastanza.
Ho ripercorso la Sua vita, parlando con parenti amici.... e ho capito...tante e tante cose..
Ora inizio a stare un pò meglio, la guardo dentro a una foto e vedo il suo sorriso, i suoi occhi azzurri e prego per Lei.

Credo che si diventa grandi quando si perdonano le colpe dei genitori.

Amateli sempre e fate sentire loro il vostro amore


rosa blu


fania Hai ragione Rosa blu. Io ho perso mio pedre e la sua perdita ancora non accettata mi ha fatto crescere. I genitori sono.Sempre e per sempre.
Comunque siano.
stefania

stefania pagano


Pagina Caricata in :1,81
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page