luisa camponesco |
Il micino curioso( liberamente tratto da un racconto russo) Tatiana viveva in un paesino circondato da boschi e montagne, ma non avendo fratelli e sorelle si sentiva sola e spesso malinconica. La zia Maruska, un giorno le regalò un micetto, lo coccolava e tutti i giorni passeggiavano nel giardino arrivando fino al cancello poi tornavano indietro. Il micetto, però, vispo e curioso si domandava cosa mai ci fosse al di là di quel cancello e il desiderio di esplorare prese il sopravvento sulla prudenza così, un bel giorno, decise di fare una passeggiata molto più lunga. Che meraviglia quel bosco, si divertì ad inseguire farfalle e non si accorse di essersi allontanato troppa da casa. La sera scese improvvisamente e poi la notte buia, buia. Si mise a piangere disperato. Un coniglietto che passava da quelle parti lo udì. - Ma perché piangi? - Mi sono perso e ho tanta fame. - Allora vieni a casa mia, mia mamma sta preparando la cena.
Tutto contento micetto lo seguì, giunti alla tana, mamma coniglio aveva preparato un bel piatto di insalata, ma micetto non riuscì a mangiarla e tornò a piangere. - Figliolo caro – disse mamma coniglio – forse è uno scoiattolo, accompagnalo all’albero grande, magari la sua mamma è proprio là. Coniglietto e micetto tornarono nel bosco e raggiunsero di corsa l’albero grande. - Adesso devi arrampicarti, la tua mamma sarà in pensiero. Micetto si arrampicò sull’albero con gran fatica fino a raggiungere l’ingresso della casa degli scoiattoli. - Mamma è arrivato un ospite! - Offrigli delle ghiande.
Mamma scoiattolo, indaffarata non aveva fatto caso al nuovo arrivato. Micetto non riusciva a rompere le ghiande e fini con lo sparpagliarle dappertutto. - Ma cosa succede? – mamma scoiattolo finalmente si accorse di Micetto. - Non riesco a mangiare le vostre ghiande, e continuo ad avere fame. - Allora cosa vuoi mangiare? - Mi piacerebbe mangiare un topolino. - Allora sei un riccio, domani andremo a cercare la tua famiglia adesso dormi tranquillo. Il mattino seguente, come promesso, la famiglia Scoiattolo accompagnò micetto dai ricci. - Signora Riccio! – disse mamma scoiattolo – le ho portato uno dei suoi figli. Mamma riccio era sdraiata accanto agli altri piccolini. - Vai subito a mangiare poi vieni qui con noi! Sul tavolo c’è proprio quello che desiderava. Finalmente si sfamò e, contento di aver trovato la sua famiglia si accoccolò vicino a loro. - Mi avete punto! – urlò micetto. Mamma riccio lo guardò per bene. - Ma tu non sei un riccio, vattene via di qui!
Micetto, disperato si mise a miagolare per tutta la foresta. Un corvo tutto nero si posò su di un ramo basso. - Cosa ci fa un gatto nel bosco? - Un gatto? Sono un gatto? - Ma certo che si un gatto! Da dove vieni? - Non so di preciso, ma da una casetta vicino al bosco - Allora seguimi ti accompagno io. Micetto non se lo fece ripetere due volte e si mise a correre seguendo il volo del corvo. Finalmente vide il cancello della casa e subito riconobbe Tatiana, la sua padroncina che piangeva disperata per aver perso il suo micino. Micetto incominciò a miagolare più forte, Tatiana aprì il cancello e micetto gli volò fra le braccia . La foresta per quanto bella fosse non era bella come la sua cuccia morbida e calda.
Luisa Camponesco
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