Il vento si e' interposto ed ha esclamato :"Una spalla per piangere? E a che cosa mai serve una spalla per piangere...quando tu vuoi piangere ti appoggi al mio soffiare, non sono forse sempre stato io a portare lontano i tuoi pensieri?" "Aspetta vento...." intervenne la farfalla dalle ali bianchissime "non essere impetuoso come al solito...vedi...il mondo non e' solo vento, talvolta e' anche sdraiarsi sotto un albero su una collina, talvolta si sente il desiderio che le proprie parole, i propri pensieri, non siano trasportati da te....tante volte tu trasporti pezzetti dell'anima di qualcuno e tante volte questi pezzetti non ritornano arricchiti da una risposta..." "E' vero..." rispose consapevolmente imbronciato il vento "io porto il pensiero, la parola, arrivo dove devo arrivare, eseguo l'incarico, giro intorno, ma non chiedo mai, non e' nella mia natura, io sono solo un messaggero, se non c'e' risposta, io non la posso riportare indietro....e tu " disse rivolgendosi all'umano piu' vicino :"non appoggiare il tuo viso nel mio manto, lascia che sia la pioggia a bagnare l'erba, a rigare il tuo viso..."
"Caro vento, io non ti rimprovero colpe, perche' ti rispetto, non ti affido incarichi, perche' ti stimo, non ti indico istruzioni, perche' ti ammiro, non ti grido mai contro per farmi sentire, perche' so che tu sai ascoltare, sento di essere parte di te e che tu sei parte di me, sento come se...ci accompagnassimo....ecco perche' volo leggero quando mi pare di sfidarti e invece accade che sei tu che mi spingi....anche quando non soffi impetuoso e allora mi manca la tua dolcezza...quando voglio vedere che cosa c'e' dall'altra parte e cerco l'altra parte di me...." "Stai descrivendo qualcosa...." riconobbe il vento e fu come se un volto si intravedesse e accarezzasse il lago.

La mia amica farfalla dalle ali bianchissime fece allora qualcosa che non aveva mai fatto, si appoggio' dove cominciava il mio braccio, quasi fosse stanca di volare, o forse come se volesse suggerirmi :"Io non vorrei mai avere una spalla su cui piangere, vorrei una spalla su cui contare".

Brr, che freddo
si fa sera
con il buio che compare
e' gia' l'ora di tornare
prima che arrivi la marea
scopriro' che cosa e' la echinacea?
...o alla mia gola
poverina
dovra' bastare
un'aspirina? **

** Frammento di poesia dell'anno duemilauno, l'autore pare fosse stato un kayak rosso, stranezze di quello strano periodo storico in cui l'umano non era univocamente definito, il manoscritto fu ritrovato dieci secoli orsono, tra i resti dei velieri in fondo ad un lago.
(Encicolpedia galattica, edizione 2099)

:-)
Roberto