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 Acque profonde
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luisa camponesco
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Inserito - 17/05/2008 :  21:02:32  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco



Acque profonde

- Comandante! Il sonar manda un’eco anomala
- È possibile, siamo sopra ad una fenditura, comunque tienila monitorata.
Il Mantras fendeva le acque scure dell’oceano Pacifico, la sua presenza in quella zona era coperta dal massimo segreto, solo il comandante Turner conosceva il vero scopo della missione, per l’equipaggio si trattava di routine, una normale sorveglianza, con i pennini dei sismografi che registravano ogni minimo movimento della placca continentale che, in quel particolare punto spingeva contro quella atlantica.
Il Mantras era un sommergibile atomico di ultima generazione, dotato delle più sofisticate attrezzature, ma per comprendere il senso di ciò che stava accadendo è necessario tornare a sei mesi prima.

°°°°°°°°

Nello studio ovale il presidente Mereditt, leggeva e rileggeva un inquietante messaggio.
- Signor Presidente sono arrivati! – annunciò il segretario apparso in quell’istante sulla porta.
- Falli entrare!
Eccoli, entrarono uno alla volta, come tanti scolaretti, e invece rappresentavano i vertici del potere politico e militare.
- Bene signori possiamo cominciare!
Due uomini della sicurezza scoprirono uno schermo gigante abilmente camuffato da una tappezzeria dall’aspetto civettuolo, suggerita ed acquistata dalla first lady.
- Nessuno penserebbe mai che nasconda qualcosa! – aveva detto Annette Mereditt.
Ed ora ecco il momento di verificare il funzionamento di quella strumentazione.
Le tende vennero tirate e lo schermo si illuminò.
- Queste, signor Presidente, sono immagini in tempo reale provenienti dal satellite. Come può vedere l’area interessata si trova nel Pacifico orientale. La scarica di energia che si è sprigionata dalle profondità oceanica ha mandato in tilt le comunicazioni via cavo in tutto l’emisfero asiatico. – L’alto ufficiale del Pentagono illustrava con tono pomposo i recenti avvenimenti. – potrebbe trattarsi di un nuovo tipo di arma.
- Non sono d’accordo! – intervenne il capo dei servizi segreti. – Se si trattasse di un arma lo avremmo saputo da tempo.
- Oh naturalmente! Come per l’affare Red Sky .
Questo era un colpo basso, l’affare Red Sky bruciava ancora agli uomini dell’Intelligence, C’era mancato poco che Washington sparisse in una nuvola di fumo. Solo un tecnico programmatore aveva casualmente intercettato una conversazione che parlava di un attacco alla capitale, ma non era stato preso in considerazione, tutti pensavano al solito mitomane.
Roger Scott, dei servizi segreti tamburellava, immusonito, sul grande tavolo di ebano, solo lo sguardo preoccupato del Presidente lo fece smettere.
- Esattamente di cosa si tratta?
- È quello che vogliamo scoprire, l’unico mezzo è inviare il Mantras in esplorazione sul posto.
- Il Mantras non è ancora operativo - intervenne il generale Gordon
- Per quando sarò pronto? – chiese il Presidente
- Accelerando i tempi forse fra otto mesi.
- Non possiamo attendere così a lungo. Dove si trova ora?
- Nel bacino di carenaggio di San Diego!
- Sei mesi, non un giorno di più! - Il Presidente fece cenno di spegnere lo schermo poi si rivolse al capo dei servizi segreti - Scott, faccia in modo che nessuno sappia di questo fatto, mi riferisco ai media e in particolare a quella dannata giornalista, Deanne Parish., ed ora voglio sentire proposte concrete.
L’incontro si concluse a notte inoltrata, ognuno portò il proprio contributo, anche se la decisione finale spettava solo al Presidente.

***

Al decimo piano del Washington Gazette, Deanne Parish al telefono ascoltava con attenzione mentre i suoi occhi si illuminavano di una strana luce.
- Conosco quello sguardo! – disse Peter Kern, il direttore, quando lei entrò senza bussare nel suo ufficio.
- Sta succedendo qualcosa di grosso! Ieri sera c’è stata una riunione alla Casa Bianca.
- Ci sono sempre riunioni alla Casa Bianca! – rispose Peter
- Si, ma il mio informatore mi ha detto che c’erano sia Scott che Gordon e altri pezzi da novanta del Pentagono.
- Lo ammetto questo è strano Gordon e Scott non si possono soffrire. Cosa intendi fare?
- Vorrei indagare, ho una pista da seguire, questa è una storia da prima pagina.
- Anche se ti dicessi di no, la faresti comunque, ti prego solo di stare attenta.
Peter la osservò allontanarsi, Deanne era un vero segugio, se fiutava qualcosa non mollava la presa e questo la metteva spesso nei guai rischiando anche la propria incolumità fisica.

***

In un magazzino della base militare di San Diego, il sergente Karl Price controllava il numero delle casse scaricate poco prima con targa rossa di massima priorità.
- Caporale Green! – gridò – queste casse vanno portate subito al molo 12.
Il caporale, con l’aiuto di alcuni uomini le caricarono su appositi carrelli.
- Fate attenzione, sono da maneggiare con cura! -
I soldati iniziarono a fare ipotesi sul loro contenuto fino a che il caporale non li zittì. Ma la curiosità aveva contagiato tutti.
- Piantatela di fare commenti e portate il carico a destinazione. -
Intanto, sul molo 12, l’incessante andirivieni di persone aveva attirato l’attenzione di un individuo che, appostato su di una imbarcazione al largo, osservava col cannocchiale, poi digitò un numero sul satellitare.
- L’informazione era esatta, si tratta del molo 12, quando arrivi?....ti vengo a prendere all’aeroporto, a presto Deanne!

***

A bordo del Mantras, nel quadrato ufficiali il comandante Turner era a colloquio col generale Gordon.
- Tutto chiaro Bob? Non sappiamo esattamente cosa potrai trovare una volta giunto a queste coordinate, dovrai agire come ritieni opportuno. Sei il nostro miglior comandante non abbiamo dubbi sulle tue capacità.
Si conoscevano fin dai tempi del liceo poi le loro strade aveva preso direzioni diverse.
- Grazie della fiducia, ma l’incolumità del mio equipaggio avrà sempre la precedenza.
- Ma c’è in ballo la sicurezza nazionale, anche il Presidente sta rischiando e non solo lui ..
- Farò ciò che devo fare, per il bene della nazione e dei miei uomini.
I due si capivano anche nel silenzio carico di tensione che seguì alla fine dell’incontro. Intanto sul sommergibile venivano installate le attrezzature inviate da Washington e i lavori procedevano a ritmo serrato anche con doppi e tripli turni.

***

- Cosa prendi Deanne?
- Una pina colada!
Nell’elegante hall dell’ Hayatt Regency , Deanne Parish e il suo informatore sembravano una coppia di amici che brindavano ai vecchi tempi.
- Allora ce l’hai?
L’uomo fece scorre una busta sul tavolo.
- È una foto satellitare, è stata scattata due settimana fa.
- Di cosa si tratta?
- Non so con precisione, ma molte imbarcazioni sono naufragate in quest’area, inoltre c’è stato un black out nelle comunicazioni.
- Interessante una specie di triangolo delle Bermuda in pieno Pacifico. Ho delle vacanze da recuperare farò una bella crociera.. Grazie, sei proprio un amico e non ti chiederò come hai fatto ad averla. – Concluse Deanne indicando la foto.

***

A bordo del Mantras le operazioni di equipaggiamento volgevano al termine nei tempi richiesti dal Presidente. Il sommergibile si preparava a lasciare il bacino di San Diego. Al largo della costa su di un elegante yacht una giornalista rampante si abbronzava al sole della California.

°°°°°°°°

Nella sua cabina Robert Turner ripassava mentalmente le istruzioni di Gordon e le completava con le informazioni che andava man mano raccogliendo attraverso l’analisi oceanica.
- Comandante, rileviamo un notevole aumento della temperatura dell’acqua.
- Fermate i motori sto arrivando.
Appena giunto in plancia Turner digitò alcuni codici su di una tastiera e, con grande sorpresa di tutti, una parte della paratia divenne trasparente, un enorme oblò si era aperto mostrando l’esterno. Ma la vera sorpresa fu ciò che videro. Era come se navigassero fra le acque chiare e cristallina della barriera corallina. Pesci tropicali di varie forme e colori guizzavano fra i coralli. Un chiarore diffuso illuminava tutta l’area.
- Comandate ma questo è impossibile a questa profondità la luce non può arrivare e nemmeno avere questa temperatura.
- Attivate gli scanner a lungo raggio, voglio la stratigrafia di tutta questa zona e…silenzio radio fino a mio ordine.

In superficie, cullato dolcemente dalle onde, uno yacht da crociera aveva gettato l’ancora per permettere ai suoi ospiti di pescare.
- Signorina Deanne ecco il suo drink
- Grazie ma ho preso abbastanza sole per oggi, scendo sottocoperta.
In realtà quello che pareva una innocente imbarcazione, nascondeva ben altro. Sottocoperta una serie di monitor e apparecchiature per lo scandaglio oceanico trasmettevano dati in continuazione.
- Novità? – chiese Deanne
- Lo abbiamo trovato! È qui sotto, ma…..non capisco c’è qualcosa di strano, forse un difetto delle strumentazioni.
- Signorina Parish vorrei che lei salisse a vedere una cosa. –.
Il capitano aveva una espressione preoccupata e Deanne non se lo fece ripetere.
Due uomini dell’equipaggio guardavano alcuni pesci catturati dalla rete.
- Non ho mai visto nulla del genere. – disse uno di loro.
Alcuni pesci erano riconducibili alla specie che abitualmente vive sulla barriera corallina, ma altri erano davvero inclassificabili.
- Sembrano mutazioni, ma qualunque cosa siano non appartengo a nulla di conosciuto.
- O di questo mondo – soggiunse Deanne.


- Comandante, abbiamo urtato qualcosa. Ma non c’è nulla davanti a noi!
In effetti l’acqua era sempre trasparente eppure una barriera invisibile li aveva fermati.
- Avanti tutta!
Il Mantras non si muoveva nonostante la potenza dei motori atomici, poi un tremolio e tutto scomparve in un enorme risucchio.

In superficie lo yacht iniziò ad ondeggiare tanto che Deanne e l’equipaggio dovettero aggrapparsi, poi iniziò a girare su sé stesso vorticosamente come una trottola dopo di che le acque dell’oceano tornarono calme e piatte


- Come sarebbe a dire scomparso?
Il generale Gordon era scattato in piedi con tale veemenza da scaraventare per terra l’apparecchio telefonico.
- Abbiamo perso il segnale radar alle 3 p.m. e c’è dell’altro. La Capitaneria di porto di San Diego denuncia la scomparsa di uno yacht da crociera alla stessa ora e alle medesime coordinate.
- Non mi interessa lo yacht trovatemi il Mantras.
Gordon era furibondo, chiamò l’attendente.
- Non ci sono per nessuno, chiaro?
Misurò a grandi passi il suo studio quando, presa una scheda magnetica simile ad una piastrina di identificazione che portava al collo, la inserì nel decoder collegato al suo p.c. Apparve l’immagine di un uomo.
- Ho ragione di credere che l’esperimento Chimera sia ancora operativo.
- L’esperimento è stato interrotto mesi fa come ci era stato ordinato. - rispose
- Stammi a sentire brutto figlio di una m…..non insultare la mia intelligenza. Il Mantras con tutto il suo equipaggio è scomparso proprio nella Zona Omega. Ora se entro due ore non riapparirà io lancerò un Mx12 e farò sparire la tua bella isola con tutto quello che c’è sopra e sotto.
E per confermare che non stava scherzando digitò la sequenza di lancio.
- Due ore da adesso!
L’uomo dall’altra parte dello schermo impallidì e chiuse la comunicazione.

Il timer segnava quindici minuti al lancio quando il telefono squillò.
- Generale, abbiamo di nuovo il segnale del Mantras.
- Puoi mettermi in contatto con il comandate?
- Rimanga in linea.
- Ciao Bob è tutto a posto?
- Apparentemente si! Ora siamo in superficie. – rispose il comandante del Mantras
- Stammi a sentire Bob farai a me e a nessun’altro il rapporto sull’accaduto. Ma devo chiederti un’altra cosa, è sparito anche uno yacht in quella stessa zona dovresti recuperarlo.
- Lo abbiamo già fatto, andava alla deriva.
- E il suo equipaggio?
- È bordo, anzi c’è una donna che sta urlando come una pazza, dice d’essere stata rapita dagli alieni..
- Credo di sapere chi è! Buon ritorno a casa comandante Turner.
Gordon fermò il conto alla rovescia.


°°°

Il generale era una dei pochi ad avere una linea diretta e sicura con il Presidente.
- Si signor Presidente, il caso è risolto, avrà il mio rapporto prima di sera, ma…ho bisogno della sua autorizzazione per attuare la direttiva 24 del protocollo di Atlanta.

°°°

In un punto qualsiasi all’altro capo del mondo, alcuni mezzi da sbarco si allontanavano da un isolotto dopo averlo evacuato. Poi un bagliore illuminò il cielo e un secondo dopo le stelle tornarono a specchiarsi nelle acque dell’oceano.

°°°

- Generale Gordon? L’operazione “Eliminazione Scorie” è stata eseguita!











Luisa Camponesco

   
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