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 Guccini e il professore - racconto e riflessioni
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Elena Fiorentini
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Inserito - 07/11/2004 :  17:54:20  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Guccini e il professore
di
Elena Fiorentini


riflessioni
Come in tutte le scuole artistiche, anche negli istituti Statali di Musica, i Conservatori di Musica , nati alcuni secoli fa presso gli Orfanotrofi, il diritto a frequentare va guadagnato anno per anno.
Un esame d’ammissione subito, dopo alcuni mesi un secondo esame di conferma e via così fino alla fine degli studi. Per il musicista non c’è vacanza, né sabato né domenica, si lavora sempre e si studia sempre, da bambino, da ragazzo, da adulto
I voti del futuro musicista devono mantenersi altissimi, non basta la sufficienza, e periodicamente scattano verifiche.
I corsi che vengono messi a disposizione dello Stato italiano e le lezioni di strumento sono individuali , tutto ciò comporta notevoli sforzi finanziari.
Spesso, a fine corso, i giovani venivano arruolati nelle orchestre , ma ,prima ancora, guadagnavano qualche soldino, oltre che con presenze ai matrimoni e ai funerali, con supplenze e incarichi nelle scuole pubbliche.

il collegio docenti in consiglio
Il protagonista di questo episodio, il professor T.aveva appena completato con l’esame finale gli studi di violino al Conservatorio G. Verdi di Milano ed aveva avuto un incarico pluriennale all’Istituto Magistrale G. A. come insegnante di Musica e Canto.
Il suo compito consisteva nell’ insegnare le basi per poter dare alle future maestre la possibilità di insegnare facili e piacevoli canzoncine. Lavoro per nulla facile che le maestre hanno sempre evitato di svolgere. Il tutto doveva essere completato da alcuni elementi di cultura musicale. Un pochino di storia della musica, la conoscenza di autori come potrebbero essere nel campo dell’arte Michelangelo, Raffaello o Van Gogh , qui si trattava di Vivaldi, Rossini, Mozart, L. van Beethoven , Verdi , Wagner, Schoemberg, Alban Berg, Debussy eccetera , insomma si trattava di fare conoscere i MONUMENTA della musica a future insegnanti .
Ai numerosi e pazienti tentativi di svolgere , anche ridotto all’osso, il programma, il professor T. venne letteralmente apostrofato dalle alunne perché non volevano assolutamente saperne di studiare e nemmeno di “ascoltare autori strani, che a loro non interessavano.”
Durante una di quelle interminabile e insulse riunioni del collegio docente, il professor T. raccontò quanto accaduto e alle domande del preside di spiegare meglio quello era avvenuto , aggiunse:
“ Ho proposto alle ragazze di discuterne, di fare delle proposte e mi hanno portato questo bigliettino”
Il professore estrasse un foglietto grande come un biglietto del tram e lesse , avvicinando gli occhi alla minuscola scrittura: “
Morandi, Gucci…Gucci…Guccini, sì,Guccini, ma chi sono questi…”.
Seguirono risate e scherni da parte del collegio docenti.
Assistetti a questa scena, in qualità di docente negli anni Ottanta. Sia io che il collega eravamo giovanissimi, avevamo pochissimi anni in più dei nostri alunni, ma venivamo da un’altra realtà ed eravamo disposti a donare con amore e sforzo ciò che avevamo imparato con enormi sacrifici e ciò che amavamo sopra ogni cosa.
conclusioni
Che cosa ci riservò il futuro? Un precipitare sempre più in basso .
Nello spazio che concerto di sogni mi permette di usare cerco di ovviare al vuoto culturale in cui stiamo precipitando sempre più in fretta, fino a che l’horror vacui l’avrà vinta sulla mia volontà, non avendo più nessun appiglio a cui aggrapparmi per risollevarmi.
Naturalmente i MONUMENTA*, le testimonianze del presente e del passato saranno goduti da una élite di persone piene di quattrini che avranno l’opportunità di conoscere e apprezzare. Giapponesi, Coreani e ora Cinesi con i voli charter vengono agli spettacoli del Teatro alla Scala e ripartono subito , a volte senza neppure pernottare in Italia.


* con il termine MONUMENTA intendo parlare delle più grandi opere costruite dagli uomini nei secoli.
"Monumenti" possono essere ad esempio la Cappella Sistina esattamente come le Nove Sinfonie di L. van Beethoven o i codici dei neumi in campo aperto delle Scholae Gregoriane.
E. F.

Edited by - Elena Fiorentini on 09/11/2004 13:36:44

   
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