Elena Fiorentini
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Inserito - 16/07/2004 : 11:08:38
Il piccione viaggiatore *** ** Elena FiorentiniUna rondinella, durante la migrazione, aveva fatto una sosta sul mio balcone, lo stormo oramai lontano. Teneva il capino reclinato, nascosto sotto un'ala. Restò un giorno e una notte. Rispettammo la sua stanchezza, la gardavamo dai vetri per non spaventarla. Nel frattempo cercammo di studiare un sistema per aiutarla...restò un giorno e una notte, poi non la vedemmo più, forse si riprese e volò via. Alcuni giorni dopo,in cortile sostò un piccione. Bellissimo, snello, con il manto color tortora, era difficile identificarlo come piccione, conoscendo i grassi e oramai, purtroppo lenti e ammalati, piccioni di città. Era esausto.Venne tosto adottato dal condominio. Tentammo di dargli del cibo, ma era evidente la nostra ignoranza su ciò che mangia un piccione viaggiatore. Cercammo aiuto presso le varie associazioni che proteggono i volatili. Una si occupava esclusivamente di rapaci in difficoltà, però ci fu suggerito telefonare alla "Lega nazionale anticaccia." Dopo la nostra telefonata si attivarono immediatamente, mandando un giovane obiettore di coscienza, comandato a compiere il sevizio civile presso la loro associazione. Lo prese con grande delicatezza; ci accorgemmo che era munito di taghetta e messaggio.Il ragazzo si sarebbe recato fino alla sede dell'associazione in viale Bligny a Milano. Avrebbe percorso un viaggio in tram di circa un'ora,cambiando due mezzi. L'animaletto era molto sofferente e tremava di paura. Mio figlio decise di accompagnarlo in auto, così, olte a portarlo più in fretta possibile al sicuro,potemmo visitare la sede, lasciare il nostro indirizzo e prendere un loro giornalino. Passarono alcuni anni. Circa un mese fa,ricordo la data con precisione, era il primo giorno delle elezioni europee, visitai una fiera in cui, tra le bancarelle, ce n'erano alcune che presentavano le associazioni di volontariato, le ambulanze,l'AVIS ecc. C'era anche la lega anticaccia. Ne fui felice, chiesi subito notizie del "nostro" piccione. Lasciai il nostro indirizzo e alcuni giorni dopo ebbi la loro telefonata. Avevano redatto una scheda. Il piccione non volava più perchè si era ferito ad una zampina, aveva contratto un'infezione e non poteva più volare. Venne affidato ad una fattoria, e là avrebbe passato tutto il tempo che gli restava da vivere. Il giorno della fiera approfittai per portare a casa alcuni nuovi giornalini della lega anticaccia. Nel raccontare la storia del piccione viaggiatore approfitto anche per dirvi che avrei voluto parlare di ciò che avviene a proposito degli uccelli da richiamo, ma sono rimasta talmente allibita e sconvolta che non riesco a scriverne. Elena Edited by - Elena Fiorentini on 16/07/2004 15:23:16
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Inserito - 16/07/2004 : 18:36:41
Curiosità e informazioniNon tutti possono inventarsi di diventare da un giorno all'altro allevatori di piccioni, o meglio, colombi viaggiatori. Chi desiderasse diventarlo deve essere iscritto alla Federazione Colombofila e presentare la seguente documentazione. 1) Domanda in carta bollata rivolta al Prefetto 2) Autocertificazione relativa cittadinanza, stato di famiglia, nascita 3) Certificato di iscrizione alla Federazione Colombofila. Costo del servizio: Una marca da bollo. Normative: Legge 13.12.1928 n. 3086;Legge 4.1.1938 n. 28;Legge 3.5.1956 n. 511. Elena Edited by - Elena Fiorentini on 16/07/2004 18:38:37 |