Danze e leggende: fantastico percorso musicale per pianoforte a quattro mani
nell'Europa del 19° secolo.

Antonín Dvorák: compositore boemo (1841 - 1904)
Quest'anno ricorre il centenario della morte. Ha scritto per pianoforte a 4 mani le Leggende op. 59 all'inizio del 1881 e le ha dedicate al critico Edward Hanslick, il quale diceva che bisogna unanimemente riconoscere che sono tutte belle. Dvorák ha lasciato libero corso alla nostra immaginazione, non rivelando mai la fonte della sua ispirazione. Tutto ciò accresce ulteriormente il senso di mistero e lo charme di queste pagine.

Edward Grieg: musicista norvegese (1843 - 1907)
Attento e amoroso osservatore della melodia popolare, ha saputo conservare nelle sue composizioni la freschezza e la vita di tale ingenuo materiale. Nelle Danze Norvegesi op. 35, scritte all'epoca del suo soggiorno a Lofthus, Hawdanger, nel 1881, egli è riuscito a cogliere la bellezza, la visione mitica del paesaggio nordico, del fiordo azzurro, delle nevi eterne, delle foreste di conifere, degli spaziosi tramonti, con toccante immediatezza.

Johannes Brahms: compositore tedesco (1833 - 1897)
Nella sua produzione la musica pianistica occupa un posto molto importante.
Le Danze Ungheresi vennero composte nell'arco di 17 anni, dal 1852 al 1869.
Nel 1869 eseguì l'intero ciclo di questa opera con Clara Wieck Schumann, la più grande pianista del 19° secolo moglie di Robert.
Le Danze Ungheresi n. 2, 6 e 9, hanno uno spiccato riferimento alle melodie tzigane mirabilmente elaborate da un musicista colto quale è Brahms. Per orchestra furono anche trascritte le n. 1, 3 e 10.