Elena Fiorentini
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Italy
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Inserito - 21/11/2003 : 15:04:36
Quasi un racconto gotico...I sotterranei del Teatro alla Scala e il palazzo di Porta Romana al n. 10 di Elena Fiorentini Non è nella natura dei Milanesi,troppo pacifici e prosaici, avere fantasmi e quando li hanno se ne curano talmente poco che questi finiscono con l’andarsene.
Quando si è davanti a fatti strani si pensa a presenze inquietanti. Si dice che nei sotterranei del Teatro alla Scala si aggiri il fantasma di Maria Callas, la grande cantante scomparsa a Parigi, grande interprete e protagonista dei più importamnti avvenimenti musicali negli anni cinquanta e sessanta. ... Non so che cosa succederà quando avranno terminato la cosiddetta manutenzione ordinaria del Teatro demolito nelle sue strutture principali, compreso il palcoscenico che verrà ricostruito pare in cemento. Questa ristrutturazione, tuttora in corso, é fonte di proteste da ogni parte del mondo da parte di persone di cultura, preoccupate per il futuro di un teatro che negli anni é divenuto , soprattutto negli ultimi cinquant’anni, punto di riferimento per la cultura musicale. Il legno del palcoscenico é la cassa armonica delle voci; il legno é vivo, avvolge gli artisti, é elastico, riceve e rimanda le vibrazioni dei suoni, asseconda i movimenti degli attori-cantanti e dei ballerini del corpo di ballo. Grandi della danza hanno posato i loro preziosi piedi sulle tavole del palcoscenico della Scala: da Carla Fracci , Nureyev e altri di cui le tavole potrebbero raccontare infinite storie. Il palco in legno asseconda gli artisti. La tecnologia che serve a migliorare la natura, diventerà unica protagonista. I sotterranei verrano illuminati e ripuliti, immagino che qualche gatto randagio sarà già partito in cerca di fortuna e immagino che sia improbabile che un buon fantasma che si rispetti possa ancora aggirarsi alla Scala e che non sappia nemmeno a chi rivolgersi per inoltrare protesta formale su apposito modulo pre-stampato. Attendiamo la fine dei lavori per sapere se il fantasma si farà ancora sentire o se, offeso terribilmente, si sarà rifugiato, zitto e silenzioso, in qualche angolino, cercando di disturbare il meno possibile.
*** Probabilmente invece formale protesta , ma senza esito, deve averla formulata il fantasma del palazzo comunale che scorazzava allegramente in corso di Porta Romana al n. 10 dove hanno sede gli uffici comunali....Infatti gli impiegati non volevano più scendere nei sotterranei a cercare le pratiche negli archivi finché decisero di rivolgersi ad un prete. Non fu un esorcista accreditato, ma un Monsignore Missonario che prestò la sua opera tra un viaggio e l'altro dall'Europa all'Africa. Quando il Monsignore pronunciò le parole della benedizione e asperse l'acqua benedetta si sentì un gran fracasso. Mi raccontò questo episodio il signor Pietro C., cugino del Monsignore e presente con altri impiegati che furono alquanto scossi, forse da tempo erano convinti che ci fossero dei topi o dei gatti, ma il frastuono infernale li fece ricredere e pensare a un evento misterioso.... Dopo la visita e la benedizione di Monsignore si poté tranquillamente scendere negli archivi senza nessun timore. Questa è la storia degli unici due fantasmi di cui io abbia avuto notizia a Milano. E. F. Edited by - elenafior on Nov 24 2003 15:17:40
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