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 L'Egitto dopo la nuova rivoluzione
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Roberto Mahlab
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Inserito - 17/09/2013 :  16:08:21  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
Ci ritroviamo con Malak Mankarious, l’amico egiziano copto con il quale avevano seguito per Concerto gli avvenimenti fino alle elezioni egiziane dell'anno scorso e con il quale avevamo organizzato alcune conferenze sul tema.

Concerto di Sogni : Ci eravamo lasciati con la vittoria alle elezioni dei fratelli musulmani..

Malak Mankarious : E’ stata una vittoria di minoranza, sapete come è avvenuta? La vittoria era di Shafiq, il candidato della parte moderata, ma i fratelli musulmani andavano nei villaggi e costringevano i cristiani a non andare alle urne. Nonostante questo, il vero vincitore era il generale Shafiq, ma i fratelli musulmani hanno minacciato di bruciare l'Egitto se i risultati non avessero dato ad essi la vittoria e infatti c'erano milioni di schede con già segnato il nome di Morsi. Tantawi,capo del consiglio militare, si piegò a fare l'accordo con i fratelli musulmani.

Cds : E così abbiamo avuto un anno di governo dei fratelli musulmani : che è successo, all'economia e alla libertà che erano gli argomenti della rivoluzione?

Malak : Io ero contento che fossero arrivati al potere, perché ero sicuro che si sarebbe palesata la loro vera faccia. La gente povera diceva : “diamo loro la possibilità di governare” e il paese è diventato ancora più povero, senza sicurezza, la gente non poteva uscire, soprattutto le donne altrimenti venivano stuprate, perché non c'era legge, il banditismo era libero, ricordiamo che nel corso della rivolta del 2011 furono proprio i fratelli musulmani ad avere assalito le carceri e liberato terroristi e criminali comuni.
E' iniziata la mancanza di gasolio e di elettricità, cosa mai avvenuta in passato, perché ai dirigenti dei fratelli musulmani interessava far soldi anche vendendo i macchinari, a scapito delle necessità della popolazione. Il petrolio finiva a hamas attraverso i tunnel con Gaza. ricordiamo che hamas fa parte dei fratelli musulmani. Morsi era una marionetta nelle mani della guida spirituale del partito, Mohammed Badie. Anche chi li aveva votati, la parte intellettuale che considerava Shafiq come un ex del regime di Mubarak, ha scoperto una realtà completamente diversa da quella che immaginava, una corruzione diffusa, e ha iniziato a scendere in piazza contro i fratelli musulmani, una conseguenza della situazione economica del paese che ha rischiato il default.

Cds : E quindi è nato un movimento di protesta diffuso…

Malak : I giovani liberali, che avevano guidato la rivolta del 2011, vista la protesta popolare che si diffondeva, hanno deciso di fondare un movimento e l'hanno chiamato Tamarod , che significa "ribellione". Dato che Morsi aveva vinto con solo 12 milioni di voti su 80 milioni di abitanti, l’obiettivo era di raccogliere più di 12 milioni di firme contro Morsi. Si è diffusa la notizia della richiesta delle firme e in sei settimane ne hanno raccolte addirittura 22 milioni e mezzo e hanno fissato il 30 giugno come giorno della manifestazione popolare. E hanno chiesto all'esercito, che avevano allontanato l’anno prima, di tornare e di schierarsi con il popolo e non con il regime. Il capo dell'esercito, Al Sisi, ha chiesto alle forze politiche di mettersi d'accordo per il bene del paese e il rifiuto di mettersi d'accordo veniva dai fratelli musulmani e dal loro partito. Alla fine l'esercito ha deciso di schierarsi con il popolo dando 48 ore di tempo al governo per trovare una soluzione, altrimenti sarebbe intervenuto. E i fratelli musulmani non hanno dato retta all'esercito, forse pensando ad una pressione americana a loro favorevole e passate le 48 ore il generale Al Sisi ha emesso un comunicato in cui annunciava che Morsi era deposto e l'annullamento della costituzione scritta dai fratelli musulmani nel 2012, in cui c’erano la legge islamica e la sottomissione delle donne, una vergogna nella storia dell'Egitto.

Cds : E la parte più povera della popolazione, che si diceva fosse stata comprata in cambio di cibo per votare i fratelli musulmani, come si è schierata?

Malak : Con il popolo, perché erano rimasti senza mangiare e ancora più poveri.

Cds : I nostri media hanno fatto vedere che esisteva una grande parte del popolo al fianco di Morsi e hanno gridato al golpe dell'esercito contro il risulato delle libere elezioni …

Malak : Sono notizie che i media hanno falsificato, l'esercito egiziano si è schierato con il popolo e non con il regime, come quando aveva mandato via Mubarak, si tratta della differenza tra l’esercito egiziano ed altri eserciti del mondo arabo. I fratelli musulmani avevano avuto 12 milioni di voti, 34 milioni sono scesi in piazza per dire no a Morsi, questa è la vera libera elezione e l'esercito ha soddisfatto il rifiuto del popolo egiziano. I fratelli musulmani si sono dimostrati un nemico esterno e quindi l'esercito ha difeso il paese anche dall'interno. I fratelli musulmani si preparavano ad usare ogni violenza, il governo americano premeva per impedire la caduta di Morsi, gli americani erano preoccupati per gli equilibri regionali che però non erano realistici.

Cds : Sui media si è proprio parlato di una settimana di pressioni americane ed europee sull'esercito con anche minacce di non riconoscere più gli accordi economici e Al Sisi è stato accusato di rifiutarsi pure di rispondere, la domanda è : come mai l'occidente si è schierato con la minoranza che rappresentava i fratelli musulmani e come mai considera più strategicamente importante per l'equilibrio dell’area un governo non desiderato dal popolo piuttosto che un ritorno dei militari che comunque possono garantire la non caduta dell'Egitto nelle mani integraliste?

Malak : Quanto accaduto il 30 giugno è stato un grosso colpo all'amministrazione americana e alla sua politica, ha mostrato il suo fallimento perché Washington pensava che i fratelli musulmani potessero veramente essere un inizio di cambiamento democratico, ma la democrazia nell'islam politico e integralista non esiste. Gli Stati Uniti sono caduti nelle loro stesse fantasie di un mondo che non è reale e hanno minacciato di tagliare gli aiuti militari all'Egitto. Ma a seguito del trattato di pace con Israele, gli aiuti li prendono l’Egitto, la Giordania e Israele e la minaccia dimostra una ignoranza politica, infatti se condotta a termine sarebbe saltato il trattato di pace. Subito Arabia Saudita e Kuwait e Emirati hanno coperto con 12 miliardi la minaccia americana di non dare all’Egitto due miliardi. I Sauditi sanno che l’Egitto è il più grande paese arabo, se cade l’Egitto, cadono tutti i paesi arabi.

Cds : Come mai nazioni non certo liberali come l'Arabia saudita, hanno di un governo integralista un punto di vista più sensato di quello dell'occidente?

Malak : Nell’Islam esiste un conflitto interno tra wahabiti, sunniti e sciiti e i fratelli musulmani sono una minaccia per tutti i governi arabi.

Cds : E quindi a differenza di quanto pensa l'occidente, la stabilità ha un altro segno, l’Egitto e la Tunisia rischiavano di trasformare il Nordafrica nella negazione della democrazia ?

Malak : Nel corso di un incontro delle diplomazie, l'emissario di Parigi, dopo aver parlato con i sauditi, ha cambiato opinione sull'opposizione all'esercito, probabilmente i paesi ricchi di petrolio hanno fatto presente con pesantezza all'occidente che si stava schierando dalla parte sbagliata.

Cds : In occidente i media hanno mostrato le immagini delle manifestazioni successive come fossero oceaniche e poi hanno accusato l'esercito egiziano di aver commesso una strage di manifestanti disarmati, come è andata?

Malak : Io invece ho visto i video originali dove venivano registrate le manifestazioni dei liberali trasmesse in occidente come fossero quelle dai fratelli musulmani, invece quelle dei fratelli musulmani erano, a confronto, nulla numericamente. I fratelli musulmani hanno occupato tre piazze e i militari hanno dato il benestare fino a che non fosse usata violenza. Passate due settimane la popolazione non poteva più vivere normalmente, ci sono video in cui si vedono i fratelli musulmani picchiare un bambino perché non parlava in modo favorevole a Morsi e i tanti appelli dell’esercito di liberare le piazze sono stati vani. L'esercito ha così deciso di liberare le piazze e i soldati non hanno sparato fino a che i sostenitori dei fratelli musulmani non hanno iniziato a sparare contro l'esercito e contro la polizia. I fratelli musulmani hanno compiuto violenze inaudite, bruciato 83 chiese in tre giorni e una moschea è stata trasformata in luogo di tortura, sono stati ritrovati venticinque corpi torturati e bruciati e tanta altra violenza non è stata mai raccontata dai media occidentali e ancora meno dai media italiani.

Cds : In Italia c’è stato lo sdegno, in Egitto cosa diceva invece il popolo?

Malak : Era soddisfatto, in soli tre giorni dopo la deposizione di Morsi è tornata la fornitura di elettricità, si va di nuovo in giro senza essere aggrediti dalla criminalità comune, a meno di non incontrare i sostenitori dei fratelli musulmani.

Cds : In occidente si dice ancora che la maggioranza della popolazione è devota ai fratelli musulmani e che il cosiddetto colpo di stato aprirà scenari di rivoluzione e di guerra civile infinita..

Malak : Il ministro degli esteri italiano Emma Bonino ha sostenuto proprio questo, in realtà aveva paura dei sostenitori dei fratelli musulmani in occidente, di una reazione in Italia e non in Egitto, la guerra civile in Egitto, con un esercito potente e il popolo al suo fianco, è piuttosto improbabile. Il generale Al Sisi si è anche rivolto al popolo chiedendo di scendere in piazza per appoggiare la battaglia che si apriva non solo in Egitto ma anche nel Sinai, proprio per mostrare che agiva con l'accordo del popolo.

Cds : Dunque il Sinai è stato il prodromo di quello che sarebbe avvenuto nell'intero Egitto se i fratelli musulmani fossero rimasti al potere, perché era da tempo che i gruppi integralisti agivano senza avere contrasto dal governo dei fratelli musulmani …

Malak : Eccome, era stato proprio il governo dei fratelli musulmani a dare l'autorizzazione a tali gruppi terroristici di agire come volevano, ricordiamo che una delle azioni del governo fu di liberare dei capi dei terroristi dalla prigione, sia egiziani, sia palestinesi o di hezbollah. Da più di un anno nel Sinai sparavano contro l'esercito, durante il Ramadan del 2012 hanno ucciso sei soldati egiziani mentre mangiavano dopo il digiuno, nel Ramadan 2013 hanno ucciso 25 soldati nello stesso modo. I fratelli musulmani sono sempre stati la testa di ponte straniera, non mettevano in primo piano il bene dell'Egitto ma della loro organizzazione internazionale.

Cds : Nel Sinai ci sono battaglie campali..

Malak : L'esercito lo sta ripulendo dalle montagne al deserto, i beduini hanno sofferto e stanno aiutando l'esercito nell'indicare le basi dei terroristi.

E Gaza?

Malak : I terroristi entravano nel Sinai proprio da Gaza, e non erano solo palestinesi, ma anche siriani, il progetto dei fratelli musulmani era creare la nazione islamica con capitale Gerusalemme e quindi volevano far diventare l'Egitto un emirato di questa nazione islamica. E non dimentichiamo il ruolo di hamas, che fa parte dell'organizzazione dei fratelli musulmani, chiamiamola l'ala armata che andava a nozze con il governo dei fratelli musulmani. Se l'America fa la guerra ai terroristi in tutto il mondo, l'Egitto ha il diritto di combattere il terrorismo che dall'estero arriva nel suo territorio, i fratelli musulmani stavano per vendere il canale di Suez al Qatar, ma ci rendiamo conto? Al Qaradawi, uno dei capi dei fratelli musulmani, sta incitando l'intero mondo islamico ad andare in Egitto a combattere contro gli "apostati" dell'esercito e della polizia, apostati perché hanno rovesciato il regime islamico, non perché non siano più musulmani!

La reazione della Turchia?

Malak : Il governo turco è vicino all'organizzazione dei fratelli musulmani, il mondo ha visto quello che è successo in piazza Taksim a Istanbul e il presidente turco Erdogan accusa l'esercito egiziano di aver usato violenza nelle piazze contro i manifestanti? Forse è meglio pensare prima alla casa propria, che alla casa altrui.

Cds : Poi c'è la Tunisia, altro mito dell'occidente perché al potere ci sono i fratelli musulmani che hanno scontentato la popolazione e probabilmente sono i mandanti dell'assassinio dei leader dell'opposizione. Le rivoluzioni del 2011 sono avvenute con il contatto tra i giovani tunisini e i giovani egiziani e pare che l’occidente si sia convinto che l'equilibrio si raggiungesse con la conversione alla democrazia dei fratelli musulmani. Stiamo assistendo invece ad un equilibrio diverso che si manifesta con la fine dell’Islam politico dei fratelli musulmani, cioè l'effetto valanga sta avvenendo alla rovescia : quale è la reazione dei popoli arabi di fronte ad un occidente che sembra stare dalla parte dei persecutori?

Malak : Quando l'occidente parla di democrazia non sa che per i fratelli musulmani e l'islam politico la parola democrazia è una invenzione proprio dell'occidente infedele e quindi non esiste nel loro dizionario. Ho parlato con un attivista politico che si è raccomandato di informare che quello che è avvenuto è la vera democrazia. Perché mi ha detto questo? Perché è stato intervistato da un giornalista del quotidiano La Repubblica e durante l'intervista ha avvertito la precisa volontà di ingannare l'opinione pubblica in Italia sullo svolgimento degli avvenimenti. L'organizzazione dei fratelli musulmani è nata in Egitto, nel 1928, fondata da Al Banna, ed è finita in Egitto nel 2013 e di conseguenza è finita anche l'organizzazione internazionale dei fratelli musulmani e quindi è finita in Tunisia e in Turchia, ecco perché erano così agitate le amministrazioni di questi due paesi rispetto a quello che succedeva in Egitto.

Cds : Le prospettive politiche per l'Egitto, si è parlato di nuove elezioni senza i fratelli musulmani..

Malak : Io sono contrario all'esclusione di una parte politica, però non ci possono essere partiti fondati su una ideologia religiosa. Se i sostenitori dei fratelli musulmani, (e non i leader che ovviamente non si integreranno mai), vogliono far parte della società e del popolo egiziano e praticare solo politica, saranno sempre benvenuti e comunque saranno le urne a decidere e questa volta sono sicuro che vincerà l'Egitto liberale.
L'Egitto era ammalato a causa di anni di dittatura nazionalista e da un anno di dittatura islamica, adesso è quasi guarito ma in fase di convalescenza, il paese soffre ancora per l'economia disastrata, ma sono fiducioso in un miglioramento perché il potere adesso, dal presidente ai ministri, vuole il bene del paese.
Dopo due anni di rivoluzione e di avvenimenti che hanno portato in piazza milioni di persone, adesso la gente capisce tutto e parla di politica, anche l'analfabeta e quindi è un popolo che ha preso definitivamente nelle proprie mani il proprio futuro.

Cds : Grazie Malak e al prossimo approfondimento.


   
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