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 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 Il mago del mare
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riccardo resconi
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Inserito - 08/01/2012 :  19:09:12  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a riccardo resconi
Il mago del mare

Si narra,da sempre,che in un luogo lontano lontano,ma anche profondo profondo esistesse un mago.
Lo chiamavano il mago del mare.
Di egli ,si dice avesse poteri che nessun mago neanche sulla terraferma avesse.
Nessuno lo aveva mai visto da vicino ,ma dicono i più che avesse una lunga pinna che gli permetteva di nuotare in tutti i mari che la Terra aveva messo a disposizione.
Di certo era molto conosciuto nelle profondità del mare e soprattutto tra tutti i suo abitanti pesci.
Tutti ,grandi e piccini erano a conoscenza delle sue imprese.
Alcune grandiose, altre più quotidiane.
Si racconta di come avesse aiutato la seppia un giorno che sbadatamente fece uscire tutto il suo colore nerastro,andando poi a sbattere la testa contro uno scoglio. Cosa che gli causò un gran mal di testa.
Di come aiutò a liberare un gruppo di giovani polipi che stavano giocando ad abbracciarsi e dove i loro tentacoli fecero un groviglio tale che l’impresa di scioglierli non fu semplice.
Oppure di come fece dimagrire l’Orca Pasqualina,che lamentava di essere troppo grassa.
Le storie narrate sono tante,ma la figura di questo Mago da li a poco si sarebbe incrociata con quella del pesciolino Oscar .
Un pesciolino che viveva nei mari freddi del Nord e che forse pochi conoscevano,ma da li a poco sarebbe stato conosciuto da tutti.
Oscar decimo figlio di una famiglia di Merlani,appena nato aveva già dato problemi al suo papà e alla sua mamma. Egli infatti era uno spirito libero e delle regole proprio non ne voleva sapere. Spesso si allontanava dal gruppo perché la sua sete di conoscenza era immensa e voleva sapere tutto di tutti. Di quello che lo circondava,di chi viveva il mare in cui era nato e soprattutto era molto attratto da chi viveva sulla terraferma.
Per lui era irresistibile affacciarsi e vedere le sagome umane che solcavano le onde con i loro pescherecci in alto mare e chi dai moli con lunghe lenze cercava del pescato quotidiano.
Le sue incursioni profonde creavano non poco scompiglio tra tutti i piccolini che seguivano in maniera ordinata ed obbediente il gruppo familiare.
Ed infatti spesso Oscar veniva sgridato dal padre che a sua volta era stato riempito di rimproveri dai vari capofamiglia.
Quella volta Oscar fu davvero punito in maniera esemplare e messo a raccogliere plancton,in modo che non combinasse guai.
Ma anche li,svogliato da quel lavoro noiosissimo,il piccolo pesciolino si appoggio con la pinna ad uno scoglio e si addormentò senza accorgersene.
Le onde iniziarono a cullarlo e i primi sogni comparsero nella sua mente.
Immagini cosi belle da sentirle reali.
Le correnti iniziarono a spostarlo dal suo giaciglio,trascinandolo nel mare aperto.
Solo un passaggio di un branco enorme di merluzzi,lo svegliò dal suo profondo sonno.
E girandosi intorno vide che l’unica luce che c’era ,non era distante da lui.
Cosi,senza perdersi d’animo si diresse verso l’unica cosa che potesse rispondere alle sue domande.
Con forti colpi di pinna e resistendo al freddo della sera,si avvicinò sempre di più a quella luce.
Fermatosi,sgranò gli occhi,si passò le pinne su di essi, non consapevole di chi avesse davanti.
Timidamente chiese chi fosse,ma nessuna voce ebbe ritorno.
-Ciao sono Oscar. Facevo un giretto e vedendo la luce mi sono avvicinato per curiosità,tu chi sei? Ti và se ci conosciamo?-
-Ah cosi facevi un giretto! Gli rispose la luce. A quest’ora di notte. Non ti sembra un pochino troppo tardi?-
- Forse hai ragione,disse Oscar infreddolito. Ti dirò la verità! Mi sono perso. Dormivo un sonno cosi profondo che mi sono allontanato dalla mia tana-
-I tuoi genitori saranno preoccupati allora!-
- Vedi luce,ti chiamo cosi perché ancora non conosco il tuo nome,i miei genitori mi hanno avuto molto giovani ed io sono sempre stato molto disobbediente,quindi magari sono contenti se starò via per un po’-
-Tu pesciolino continui a dire stupidaggini,ma capisco anche che la tua sete di conoscenza e’ grande. Allora faremo cosi,adesso riposa e domani mattina ti indicherò la corrente giusta-
- Oh grazie luce!-
- Il mio nome è Mago del mare-
Di primo acchito Oscar non realizzò,ma quando andò per riposare trasalì.
-Il Mago del mare ? quel Mago del mare?-
-Si rispose lui,proprio quello-
Sopraffatto dalla stanchezza e dal freddo Oscar dormi come non gli era mai capitato.
La mattina seguente percorsero il mare insieme.
Da li a poco l’avventura ebbe iniziò.
Un gruppo di delfini si era spiaggiato, avendo perso l’orientamento. Il mago del mare non perse tempo e scuotendo la pinna fortemente,fece arrivare l’acqua verso i delfini che ritrovarono appoggio per sfuggire ad una morte sicura.
Il loro ringraziamento fu una dimostrazione di gioia incontenuta,con salti e piroette che finivano con fragori nelle onde.
Iniziammo a scendere verso il mare profondo. Il mago non intendeva farsi notare.
Ma proprio in quegli abissi trovammo un nugolo di pesci lanterna che alla luce del proprio corpo si dividevano cibo con voracità. Non avevo mai visto il mare a quelle profondità e la cosa mi spaventò,ma ero anche più sereno essendoci lui.
Le cose che vedemmo in quel mare furono davvero tante e lui, il mago del mare ,riusciva sempre a trovare soluzioni per la sua gente. Il popolo del mare lo amava e lui amava loro.
Giungemmo alla corrente giusta e li ci salutammo. Non ci furono molte parole da parte sua,solo una gran pinnata sul mio dorso a mò di sgridata.
Imboccai la strada e iniziai a riconoscere i miei luoghi natii.
Tutto era cosi familiare e protettivo,che dopo aver visto che la vita nel mare aperto era davvero difficile,mi ripromisi di essere più buono.
Mio padre non mi sgridò. Capì che avevo sbagliato,ma il giorno dopo mi rimise a raccogliere plancton.
Ed io mio riaddormentai.


(patapump )

   
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