Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 27/09/2010 : 00:48:15
Preparativi per un concerto Racconto Finalmente un concerto. Sede: Merate durante gli anni settanta Il maestro Soresina era soddisfatto, eravamo pronti ma bisognava pensare anche ai dettagli. "Come pensate di dovervi vestire? un abito nero, con modello a piacere, gli uomini rigorosamente in abito scuro con camicia bianca" Tre coriste avevano caratteristiche fisiche spiccate, una aveva lunghissimi capelli neri e occhi scuri, che denotavano l'origine spagnola della madre, un'altra aveva i capelli rossi e gli occhi verdi, la terza era bionda, alta con gli occhi colore del cielo. Erano tutte della sezione soprani e il maestro aveva pensato di fare una bella scenografia mettendole al centro e vicine per potere regalare al pubblico un formidabile colpo d'occhio. Io non appartenevo a quelle bellezze, però mia mamma si era preoccupata di farmi cucire un elegante abito da sera da una sarta, una premiére. Era un abito, con la gonna al ginocchio come usava allora. Dovevo però risolvere il problema delle scarpe. Non avevo tempo di andare in giro e vicino a casa gli unici due calzolai avevano delle scarpe nere dure e gnucche, pensavo che non mi avrebbero permesso di cantare, ma di lanciare lugubri lamenti per il mal di piedi, oltre a tutto dovevo pensare alla Maria, quella che quando canta è capace di seguire i grandi tenori,affermando che la ghe va adré al Gino Bechi per via della sua voce estesa. Il maestro pensò di inserirla tra i secondi, dove era costretta a contenere gli slanci. Io ero l'agente segreto al servizio del Maestro, che si raccomandava che le stessi vicino, dovevo perciò concentarmi sui miei compiti e non potevo permettermi il mal di piedi. Finalmente i miei occhi si posarono su un paio di scarpette dall'aria rassicurante. Chiesi di provarle...erano guanti di velluto...erano un sogno, non badai ad altro e le acquistai. Il ma di piedi era scongiurato. Non avevo mai dimenticato la lezione delle scarpette rosse di Clara, del racconto di H.C.Andersen, e infatti non acquistai mai scarpe rosse, anche se queste devo dire erno assai originali. Quando arrivai ricevetti i complimenti per l'abito, ma quando videro le scarpe restarono tutti a bocca aperta senza spiccicare una parola. Il Maestro tentava di parlare e continuava a ripetere...che facciamo? C'era il pulmann in strada che ci aspettava e il maestro non disse altro. Mi ero meravigliata della loro meraviglia, le scarpe avevano il tacco alto, erano graziose, il colore forse non era adatto, ma tra ragazze bionde con occhi azzurri, rosse con occhi verdi, quella dai capelli neri non potevano stonare un paio di scarpine color arancio o meglio colore becco d'anitra. Che dire? Il concerto è andato bene, sono passati anni e nessuno tranne la protagonista si ricorderà di quelle belle scarpine che avevano destato scandalo. Elena F.
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