luisa camponesco
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Italy
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Inserito - 04/12/2008 : 18:42:47
Il ciliegio delle meraviglie (liberamente tratto da una favole cinese) In un castello costruito fra le nuvole viveva un genio, un allegro vecchietto a cui piaceva aiutare le persone buone e dare una bella lezione ai furfanti. Al genio piaceva scendere sulla Terra, era invisibile, passava fra la gente come un soffio di vento, faceva comparire una moneta d’argento sotto gli occhi dei poveri e facevo lo sgambetto ai prepotenti In una bella giornata di giugno volava fra i rami di un frutteto quando, udì delle voci. Incuriosito si avvicinò e vide due uomini seduti ai piedi di un ciliegio. Si sedette accanto a loro e stette ad ascoltare. I due contadini erano di sicuro vicini di casa, infatti i loro poderi confinavano, uno di loro iniziò a parlare: - Com’è bello il mondo e la vita una cosa meravigliosa. - E’ vero – soggiunse l’altro con gli occhietti da furbetto. – la vita è meravigliosa ma purtroppo è breve, prima o poi quasi tutti dovremo andarcene. - Quasi tutti? – rispose l’altro meravigliato. Il contadino furbetto si guardò attorno poi si avvicinò all’orecchio del compagno e gli sussurrò: - Non dovrei parlartene ma tu sei un amico e voglio confidarti il mio segreto. Io possiedo il ciliegio dell’immortalità. Il genio che stava ascoltando capì che quel contadino era un disonesto, un motivo in più per rimanere ad ascoltare. - Come hai detto? – chiese il contadino ingenuo – Il ciliegio dell’immortalità ? - Sicuro ed è proprio quello che è alle nostre spalle.se qualcuno mangiasse quelle ciliegie non morrà mai. Dai allora cosa aspetti , Sali fino in cima e mangia più ciliegie che puoi. - Tu faresti questo per me? - Ma certo siamo amici. Ma devi salire fino a raggiungere il ramo più alto. Il genio che aveva ascolto tutto pensò: ho capito dove vuole arrivare questo furbastro. Il contadino ingenuo Sali, e salì fino a raggiungere il ramo più alto, ma si accorse che sotto il suo peso i rami cedevano. - Amico mio – gridò – ho paura di cadere. - Ma non devi preoccuparti – rispose l’altro – ora sei immortale ti puoi lanciare nell’aria e non ti accadrebbe nulla. - Sei sicuro? - Ma certo, lanciati pure. Il contadino ingenuo e fiducioso si lancio dal ramo alto, allora il genio decise di intervenire e, stendendo la sua mano invisibile lo afferrò e lo posò delicatamente al suolo. - Avevi ragione guarda non mi sono fatto nulla e tu sei l’uomo più generoso del mondo, mi hai regalato l’immortalità. Il contadino disonesto non si aspettava che il compagno non si facesse nulla, infatti i suoi piani prevedevano che l’amico cadendo si facesse male così le sue terre sarebbero passate a lui. Rimase cosi sorpreso che esclamò: - Ma allora esiste davvero il ciliegio dell’immortalità ed è proprio nel mio frutteto, dai amico aiutami a salire voglio diventare anch’io immortale.
E così fece, salì e salì fino a raggiungere la cima, poi si lanciò nel vuoto, ma cadde rovinosamente a terra. Il genio aveva pensato bene a non tendere la mano a quel furfante. Morale della favola, il contadino buono finì col prendersi anche le terra del vicino briccone che, ormai malandato, non avrebbe più potuto coltivare.. Luisa Camponesco
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