Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 La valle del silenzio
 Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
luisa camponesco
Curatore


Italy
1907 Inseriti
385 Gold
2262 Punti Rep.
Inserito - 30/06/2006 :  07:12:08  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

La valle del silenzio

Nella fattoria, alla fine di una giornata, la famiglia si riuniva nella grande cucina dove, davanti ad un fuoco scoppiettante, nonna Giuseppina raccontava le sue fantastiche storie. Tutti la stavano ad ascoltare, grandi e piccini, perché nonna Giuseppina aveva un dono, quello di far sembrare vero ciò che narrava.
- Allora nonna! Cosa ci racconti stasera?
Tonino aveva da poco compiuto i sei anni, e la sua mente assorbiva informazioni e sapere come una spugna.
- Questa sera vi narro la storia di un luogo lontano e vicino.
- Impossibile nonna! Se è lontano non è certo vicino.
Giuseppina accarezzò la testolina bionda di Tonino.
- E’ possibile, perché quello di cui ti parlo non è un posto qualunque
- Mi stai incuriosendo nonna! – Chiara, la nipote più grande, dopo averle dato un bacio sulla fronte le si sedette dinnanzi.
- Coraggio allora racconta!
Giuseppina socchiuse gli occhi per raccogliere le idee e siccome il silenzio si prolungava, Daniele, il figlio, la guardò preoccupato.
- Ti senti bene mamma?
- Oh, non preoccupatevi, cercavo di ricordare esattamente come la storia è cominciata, come la raccontava la mia nonna e sua volta la nonna di lei.
- Vuol dire che risale alla notte dei tempi? – chiese Chiara
- Dici bene ragazza è proprio così!
- Dai nonna comincia! – Tonino era impaziente.
Giuseppina attese che tutti i familiari le fossero attorno poi iniziò a narrare.

<><><>

Venne il giorno in cui il sole tardò a sorgere, i contadini guardavano il cielo domandandosi cosa mai fosse accaduto. Passarono settimane ma del sole nessuna traccia.
- Allora era sempre notte? – chiesero in coro
- Niente affatto, le giornate erano chiare e il cielo azzurro, ma niente di più.

Le messi, non essendo più riscaldate, marcirono al suolo. La gente del villaggio si riunì a discutere.
- Se non troviamo una soluzione saremo costretti a lasciare il paese.
- Ma chi ci assicura che troveremo il sole da un’altra parte?
Il dubbio si insinuò nelle loro menti. Lasciare le loro case per dirigersi verso mete sconosciute non sembrava una soluzione.
- Io un’idea l’avrei!
Tutti gli sguardi si rivolsero verso l’anziano saggio che aveva parlato.
- La sola persona che potrebbe aiutarci è la vecchia Melania.
- La strega!!!
- Non è una strega! Non ha mai fatto male a nessuno e conosce molti segreti.
- Per me è una strega! – replicò uno dei presenti, un giovanottone grande e grosso.
- Allora dillo tu cosa dobbiamo fare!
Imbarazzato si ritirò in buon ordine. Il capo del villaggio sollecitò tutti ad esprimere il proprio pensiero e alla fine decisero a maggioranza a chiedere aiuto a Melania.
- Io sono troppo vecchio per fare il viaggio da solo, ma se qualcuno mi accompagnasse….
- Ti accompagno io!
Un ragazzo poco più che adolescente si fece avanti. Era basso di statura e mingherlino, qualcuno si mise a ridere e a scherzarlo.
- Oh, ma guardate che si è fatto avanti!
- Cosa credi di fare piccoletto!
- Zitti! – l’anziano alzò minaccioso il bastone.
- Non è la statura che fa grande un uomo, ma ciò che ha nel cuore e nella testa.
Tutti ammutolirono mentre il vecchio si accostava al ragazzo.
- Il viaggio sarà lungo. – gli disse posandogli una mano sulla spalla
- Io sono pronto. – rispose il giovane gonfiando il petto

Le bisacce con i viveri vennero caricate sul dorso di un asino e, dopo aver salutato la gente del villaggio si avviarono verso la montagna.
- Tu sai dove vive Melania? – chiese il giovane
- Nessuno lo sa, ma sarà lei a trovare noi.
Il ragazzo non era troppo convinto ma si fidava del vecchio saggio e, per il momento, non fece altre domande.

Il sentiero si inerpicava tra una fitta boscaglia che oscurava il poco chiarore del giorno. Il vecchio avanzava sicuro, come se una forza nuova si fosse impadronita di lui. Alcuni rami graffiavano il viso del ragazzo facendolo sanguinare.
- Dovremo camminare ancora per molto?
- Cammineremo fino a quando ci sarà da camminare.
Si aspettava una risposta del genere, del resto l’ignoto lo aveva sempre affascinato, questo era uno dei motivi che lo avevano indotto a seguire il saggio.
Raggiunsero una radura e si fermarono, l’asino incominciò a brucare quei pochi fili d’erba non ancora secchi. Il vecchio prese del pane e della carne essiccata dalla sua bricolla, invitò il ragazzo a sedersi. Mangiarono in silenzio, poi si distesero sull’erba a riposare.
- Cosa facciamo ora? – chiese il giovane
- Ora aspettiamo! – rispose l’anziano, poi si girò su di un fianco e si assopì

Venne la notte, una notte senza stelle e senza luna, forse si era addormentato o più semplicemente stava sognando, ma in mezzo alla radura, attorno ad un fuoco crepitante vide il vecchio parlare con qualcuno. Si domandò come mai non l’avesse svegliato. Dopo aver passato velocemente le mani sui pantaloni li raggiunse.
Non vide il volto della donna, poichè il cappuccio del mantello lo copriva completamente, ma intuì che fosse Melania. Al rumore dei suoi passi il vecchio si girò a guardarlo.
- Ora che sei sveglio possiamo riprendere il nostro viaggio.
- Ma è notte fonda! – esclamò il ragazzo
- La strada è lunga meglio affrettarci.
La donna continuò a fissare il fuoco mentre loro si allontanavano.

Una domanda saliva impaziente alle sue labbra, ma non sperava in una pronta risposta, alla fine non resistette.
- Posso sapere dove ci stiamo dirigendo?
- Stiamo andando nella valle del silenzio!
Il giovane rimase a bocca aperta, non aveva mai saputo dell’esistenza di un luogo simile.
- La valle del silenzio!
- Si, è la che si trova il sole.
- Ma come faremo a…. – il vecchio gli fece cenno di tacere con la mano

La strada lunga e tortuosa si snodava fra gole e alti monti, un vento improvviso li colse di sorpresa.
- Siamo vicini all’ingresso
- Ma io non vedo nessun ingresso –
- Lo vedrai se chiudi gli occhi.
Non riusciva a credere a ciò che il vecchio gli aveva detto. Pensò che la lunga camminata avesse, in qualche modo, compromesso la mente dell’anziano.
- Chiudi gli occhi e vedrai l’ingresso – ripeté
Poco convinto obbedì, naturalmente non vide nulla, almeno al principio, poi, con suo stupore, si accorse che davanti a sé c’era un varco dietro il quale si intravedeva una luce.

Quando aprì gli occhi rimase accecato dal riverbero del sole, e rimase a bocca aperta per ciò che vedeva. Si dette dei pizzicotti sulla guancia per rendersi conto d’essere ben sveglio. Il vecchio, appoggiato al bastone, ammirava il paesaggio.
Ruscelli gorgoglianti bagnavano prati colmi di fiori variopinti. Farfalle, dalle ali lucenti, volavano di corolla in corolla. Il sole in alto rendeva il paesaggio dorato. Una bellezza da mozzare il fiato.
- Ma questa è…..
- La valle del silenzio.
- Come fai a saperlo?
- Ci sono già stato, molto, molto tempo fa, avevo pressappoco la tua età. Sai perché si chiama valle del silenzio? Perché non si odono suoni umani.
Il vecchio sospirò appoggiandosi ad un tronco d’albero.
- Ma perché siamo qui? Tu lo sai?
- Dobbiamo far si che il sole torni a compiere il suo tragitto.
- Ma perché si è fermato proprio qui!
- Guardati attorno e lo capirai ragazzo.
Il termine armonia si addiceva a quel luogo insieme al desiderio di sdraiarsi sulla riva del torrente e riposare
- Mi ha detto che sei già stato qui, per quale motivi?
- Per lo stesso per cui siamo qui ora.
- Il sole?
L’anziano si incamminò sul sentiero che saliva su di un colle, il ragazzo lo seguì.
L’enorme gong era posto proprio nel mezzo.
- Ora tocca a te! – esclamò il vecchio
- Io sono troppo debole per sollevare il battente. Dovrai percuotere il gong per tre volte.
Poiché il ragazzo esitava lo sospinse con forza
- Fai come ti ho detto.
Le vibrazioni raggiunsero tutta la valle che parve scuotersi.
- Non succede nulla!
- Aspetta e vedrai.
Comparvero delle ombre che si allungavano sempre più, il vecchio additò verso l’alto. Il sole aveva ripreso l’antico cammino.
- Il nostro compito è finito, ora puoi tornare al villaggio
- Come? Tu non vieni?
- Non sono molti i giorni che mi rimangono, vorrei trascorrerli qui nel silenzio di questo luogo.
Non tentò di convincerlo, comprendeva il desiderio dell’anziano, al suo posto avrebbe fatto la medesima cosa.
- Ho una domanda da farti prima di andarmene!
- Chiedi !
- Perché il sole si è fermato qui?
Il vecchio sorrise
- Anche il sole a volte ha bisogno di riposarsi, e forse un giorno dovrai tornare per lo stesso motivo.
Dopo aver dato un ultimo sguardo alla valle il ragazzo, prese la strada del ritorno.

<><><>

Giuseppina guardò i nipoti per vedere che effetto avesse fatto il suo racconto.
- Naturalmente la valle del silenzio non esiste!
- E chi può dirlo! – esclamò la nonna.
- Non vorrai farci credere che tu l’hai vista!
Un sorrisetto furbo comparve sul volto di Giuseppina.
- Si è fatto tardi bambini! È ora di andare a letto.
- Mamma ci sai proprio fare coi ragazzi! Ma a me questa storia non l’hai mai raccontata.
- Forse non la ricordi! - rispose
Daniele sapeva che discutere con sua madre era inutile, le dette un bacio augurandole la buonanotte.

Tonino, nella sua cameretta, osservava i disegni fantastici che si formavano sulle pareti della stanza al dondolio di una lanterna e pensava alla storia della nonna. Lui era sicuro, avrebbe cercato la valle del silenzio e con questo pensiero si addormentò, mentre nonna Giuseppina lo osservava attraverso la porta.. Lei lo sapeva, che un giorno il nipote l’avrebbe trovata, proprio, com’era successo a lei molto tempo prima, alla sua nonna, al vecchio saggio suo avo….. com’era accaduto alla sua famiglia fin dalla notte dei tempi .





Luisa Camponesco

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Grazie
Tema Incorniciato Quando cala la sera 
Tema Eccomi
Tema Incorniciato La casa sulla collina 
Tema Casting - Elisa2
Tema Incorniciato Nebbia del mattino
Tema Far sorridere è un'arte?
Tema Filastrocche
Tema Incorniciato Solitudine
Tema Incorniciato I Soli di Isfar 
Tema presentazione
Tema Incorniciato Notte d'estate
Tema INIZIA LA SCUOLA
Tema Incorniciato Sole
Tema presentazione
Tema Messaggio alieno?
Tema Tanti auguri Lua!
Tema Incorniciato Permette questo ballo? 
Tema Incorniciato Fiori strappati
Tema Rieccomi
-----------------------------------------
Vai a:

Pagina Caricata in :1,45
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2021 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page