Il progetto, che la Commissione Pari Opportunità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha riconosciuto come uno fra i migliori presentati nel corso del 2005, prevede tre diverse iniziative:

- la pubblicazione, già avvenuta, di un concorso pubblico, aperto a tutte le donne artiste del monfalconese, per la realizzazione di un progetto nel campo del design;

- una mostra di arti figurative, allestita presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, che propone le opere di sei artiste che hanno fatto del territorio monfalconese il loro oggetto di indagine e sperimentazione;

- la manifestazione “Luci della ribalta”, in programma presso il Teatro Comunale di Monfalcone l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna.

Questo il programma dettagliato della manifestazione “Luci della ribalta”:

ore 17.30

Cadmos Ensemble & Le Pleiadi

voci soliste: Ondina Altran, Silvia Bonesso, Manuela Marussi, Loredana Pellizzari

pianoforte: Gianni Del Zotto

ore 18.00

Cerimonia di premiazione delle vincitrici del concorso “Luci della ribalta” per la realizzazione di un progetto di design e del concorso “Campioni in opportunità”, dedicato all’impegno delle imprese nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare

ore 18.20

Intervallo “dolce”

ore 18.30
Periferia Nord Est

presenta

Tre galline sul comò (avvicinati un po’ che ti dico una cosa)

con Nicoletta Oscuro, Marcela Serli, Luisa Vermiglio

regia di Marcela Serli

con la partecipazione di Marta Cuscunà

Tre galline sul comò è un testo ideato e messo in scena appositamente per questa occasione e vede protagoniste le attrici Nicoletta Oscuro, Marcela Serli (che ne firma anche la regia, già apprezzata dal pubblico monfalconese fra le interpreti di 1968, spettacolo in cartellone al Comunale di Monfalcone nella stagione 2004/2005) e Luisa Vermiglio, ideatrice e curatrice, da oltre cinque anni, del laboratorio teatrale “Fare Teatro”.

Tre galline sul comò, prodotto dall’Associazione Periferia Nord Est con la collaborazione dell’Associazione “Da Donna a Donna” ed il contributo della Provincia di Gorizia, nasce da un attento gioco teatrale che la regista ha sviluppato insieme alle interpreti.
Facendo riferimento ad alcuni testi, sono stati affrontati e sviluppati gli argomenti che l’azione mette in scena attraverso una serie di quadri che danno vita ad altrettante storie; questi alcuni dei temi trattati: la “voracità” delle donne, il mangiare ed il “mangiarsi”, la necessità di amare e quella di imparare talvolta ad odiare, i no che bisogna saper dire, l'incomunicabilità, la violenza…