E' il caso che sceglie le persone che ti passano vicino, tu hai il fondamentale compito di riconoscere quando vicino a te passa una persona speciale.Non che sia un compito difficile o obbligato anzi a volte avviene con tale naturalezza che sembra quasi previsto, scritto nel famoso, ipotizzato, destino.
Ma altre volte, in alcuni momenti della nostra vita, dobbiamo porvi attenzione.. per non confondere quel che vediamo con quello che vorremmo vedere.
La persona importante è quella che ti sfiora.
Ci accorgiamo subito delle persone chiassose e di quelle appariscenti e di quelle esuberanti che quasi non rimane spazio nei nostri occhi e nelle nostre menti per tutto il resto ma ogni tanto qualcosa ci tocca senza toccarci, ci colpisce senza lasciare traccia apparente e poi lieve come una foglia d'autunno si ferma nel nostro profondo.
La persona importante rimane in attesa dentro di te di un richiamo, di qualcosa che ti faccia comprendere che quel "qualcosa speciale" che aneli è vicino e l'hai già conosciuto ma non sai come, dove, quando.
E' una gemma di rara bellezza. Nelle miniere di carbone del'anima la trovi sepolta confusa tra mille sguardi spenti, in un mare di sorrisi finti, ma il suo brillare la tradisce e quando sei pronto a restarne abbagliato ti illumina e finalmente tu la riconosci.
C'e' un solo grande irrimediabile errore che puoi commettere quando incontri queste gemme.
Pensare di bloccarle, incastrarle in un anello da portare al dito, da mostrare da avere sempre "sotto controllo". Fareste spegnere quella luce che vi si è rivelata, perdereste il colore che vi ha riscaldato.
Le persone importanti sono gemme di cui devi avere certezza d'esistenza, ogni tanto desiderare di vederle brillare per un attimo, sapere che esistono come le stelle nel cielo.
Ma mai cercare di raggiungerle.
Sfiorare una gemma vuol dire, amarla. E questo è l'unico vero amore che puoi dare o ricevere se qualcuno vedrà la tua luce,il tuo scintillare, il tuo esser gemma.
Ci sono molti amori ma solo alcuni lo rimangono per sempre non essendolo veramente mai.
Beppe Andrianò