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 "La Morsa"

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
Mina "La Morsa" atto unico di Luigi Pirandello, 1892.
Personaggi:Andrea Fabbri, la Signora Giulia, l'avvocato Antonio Serra, Anna la domestica.
Compagnia "teatro delle ombre", Bari.
Le uniche due parole,che compongono il titolo di questo atto unico di Pirandello,fanno immediatamente venire in mente un qualcosa che ci prende e ci attanaglia a tal punto da stritolarci.....ebbene qual'è, tra i sentimenti e le sensazioni che pervadono l'animo umano,quello dotato di tanta forza se non la paura?
La potenza della paura è tale da riuscire a vincere una forza altrettanto violenta e esplosiva qual'è quella dell'amore e della passione.
In un paese di provincia,che potrebbe essere una qualunque nello spazio e nel tempo,cresce l'amore segreto di Giulia e Antonio.
Questi al loro ultimo,incontro in presenza di Andrea,si sono lasciati prendere dalla passione a tal punto da scambiarsi sguardi e parole,ricche di troppi significati,che non sono sfuggiti al marito di lei.
I due uomini partono per un viaggio di affari, durante il quale Andrea tortura la mente di Antonio,con vaghe allusioni ai figli e alla sua famiglia.
Antonio riesce a rientrare in anticipo per avvisare Giulia dei sospetti del marito.
Ecco che il dramma della realtà si ripete:le due menti devono dibattersi tra la forza dell'amore, che li trascina in una nuova ed esaltante danza e i tentacoli della paura, che avvinghia i loro cuori lentamente.
Si ripete l'eterno conflitto tra "l'essere" secondo i propri bisogni, i propri desideri, finalizzati a stare bene con sè stessi e "l'essere" secondo la forma che ci viene data dalla società, dagli altri e dalle convenzioni che il vivere stesso ci impone.
Quanti di noi, quotidianamente, vivono con questa maschera e si dibattono in queste vesti troppo piccole?
Persino un sentimento puro come l'amore viene soffocato dalla realtà, e questo può accadere ad opera della paura, dell'angoscia,e poi del rancore e della rabbia.....i due amanti cominciano a rinfacciarsi colpe e accuse, sino a che rinnegano le proprie scelte e i loro stessi sentimenti.
I sospetti vengono confermati quando Andrea, tornato a casa, avvinghia Giulia nelle strette spire delle allusioni che la costringono sempre più alimentando la paura.....fino a soffocarla.
E quale punizione può essere più adeguata, per questa sua colpa, se non strapparle i suoi adorati figli, cacciandola di casa?
Giulia ha osato macchiare un uomo, che ha lavorato incessantemente per darle una bella casa e una esistenza degna, qualunque punizione non sarà mai adeguata.
La realtà è dunque riuscita a cancellare a tal punto Andrea, da fargli dimenticare l'amore per la moglie, sopraffatto dal lavoro, dalla casa e dalla posizione sociale; ma come può l'animo trarre alimento da questi cibi?
L'amore di Giulia ha dovuto rivolgersi ad un'altra fonte per alimentarsi.
Ma il reale è ricco di una forza inesauribile e finisce distruggere ogni cosa.
Credo che nella nostra realtà ci siano mille e mille individui, che si ostinano a vivere cercando di mantenere un'immagine, che trova la forza di esistere solo nella volontà di mantenerla.....è come se ciscuno di noi avesse l'illusione di mantenere al loro posto i libri di una grande biblioteca....è sufficiente che un piccolo volumetto di questa costruzione sia messo fuori posto, perchè i libri comincino a cadere, anche se ci sforziamo in tutti i modi di contenerli con ogni parte del nostro corpo.

Mina


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