Ho sollevato lo sguardo perplesso e ho cominciato a ragionare ad alta voce :"vuoi dire che Scarlett Johansson è tornata single e mi ha cercato, oppure Jennifer Lopez? Come mi vesto, metto la camicia a scacchi da boscaiolo del Wyoming?", le ho chiesto fiducioso.

"No, stasera esce il film 'Attacco al potere 3', mi risulta che tu non te ne sia perso uno fin dal primo", ha ribattuto.
E in men che non si dica ho allontanato dal mio pensiero Scarlett e Jennifer e le ho risposto con entusiasmo :"esce oggi? oh, vuoi dire che tra poche ore io sarò al cinema a vedere il nuovo capolavoro con l'agente segreto che salva il presidente degli Stati Uniti e poi i cattivi fanno credere che sia una spia nemica e dopo aver sterminato migliaia di brutti ceffi salva di nuovo il presidente che alla fine lo premia con una promozione?".

"Ma se conosci già la trama, cosa ci vai a fare?", ha ribattuto la mia segretaria e devo dire che noi intellettuali dobbiamo sempre mostrare una santa pazienza con le donne. "Lo so che è sempre uguale, ma tu mi insegni che ci sono persone che leggono più volte 'Alla ricerca del tempo perduto' di Marcel Proust e questo perché sono convinti ogni volta di approfondire un dettaglio, anche io con la serie di 'Attacco al potere' riesco sempre a riflettere su un dettaglio che mi era sfuggito nelle puntate precedenti, tipo il vestito dell'agente segreto perfettamente stirato anche dopo due ore di battaglie e come non prenda il raffreddore dopo essere stato sott'acqua e anche lì quando esce la camicia è immacolata e la cravatta ben allacciata". E la mia voce iniziò a toccare toni lirici. E da quel momento non riuscii più a concentrarmi sul lavoro, sì, insomma.

"Cosa stai facendo?", mi ha chiesto poco dopo la mia segretaria mentre digitavo numeri dopo numeri sulla calcolatrice. "Sto sottraendo dal totale dei minuti che mi separano dall'inizio del film i minuti che passano", sempre a spiegare le cose ovvie alle donne noi intellettuali.

E infine il momento è arrivato, un'ora all'inizio. Ho raccolto il libro 'Sunfall", un romanzo di fantascienza scritto da un famoso scienziato che parla della distruzione del pianeta a causa della scomparsa del suo campo magnetico e mi sono avviato, con il cuore in gola, l'emozione che saliva, stava davvero accadendo. Ho comprato il biglietto e mi sono seduto nella sala di attesa a leggere sempre più esaltato. A minuti sarei entrato a vedere il mio film preferito e stavo leggendo un libro dell'argomento che preferisco. Un giorno perfetto.

Ed è andata alla perfezione, gli eventi hanno seguito una strada che si è intrufolata nella teoria del caos che rende improbabile quanto organizziamo che accada.

Al ritorno verso casa ho osservato sorridendo le tante persone sedute nei locali, le risa tra amici, la perfezione dovunque.
Domani sarà un altro giorno, forse non perfetto, la probabilità della teoria del caos tornerà a prendere il sopravvento, ma io sorriderò pensando ad oggi, in fondo come potremmo apprezzare un giorno perfetto se non esistessero i giorni imperfetti.

Roberto Mahlab