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 Renoir e la luce dell’impressionismo

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R A S S E G N A     A R G O M E N T I
elisabetta
questa mattina in una splendida anche se fredda giornata di sole sono andata a Trieste a vedere una mostra di pittura : Renoir e la luce dell’impressionismo a Presso il Museo del Canal Grande.
è una mostra che si può visitare solo con una visita didattica con una guida specializzata ed entro termini di tempo e numero di persone stabilito. questo credo sia perchè le sale id questo nuovo museo comunale sono piccole sia perchè la maggioranza dei quadri esposti è senza vetro di protezione.
premetto che non mi intendo di arte se non nei limiti di quello che può avere a che fare con lo studio dei movimenti culturali e letterari che faccio a scuola. non sapevo quasi nulla di Auguste Renoir e poco sapevo degli altri pittori impressionisti. qualcuno l’avrà sicuramente visitata quando era esposta a milano.
ma quello che qui voglio esprimere è l’emozione che mi hanno provocato alcuni quadri. il primo impatto emotivo è avvenuto nel momento in cui ho posato il mio sguardo su un piccolo olio che rappresentava un giovane seduto in tera a leggere nella foresta di Fontainebleau. le pennellate piccole e veloci. i giochi di luce e di colori ... la mancanza totale del colore nero sulla tela... mi si sentivo immersa in quel momento quasi magico... come se anch’io fossi lì e sentissi e respirassi l’odore della natura e i quegli alberi dai riflessi color oro...
fra i tanti quadri esposti di Renoir, ritratti di persone a lui note e paesaggi devo dire che ho una mia preferenza per i paesaggi. forse perchè riesci ad immergerti in quel mondo di colori e di riflessi e senti la tua anima trasportata all’interno del quadro...
oltre alla sezione dedicata al grande pittore francese erano esposti una serie di quadri di pittori a lui maestri o a lui contemporanei appartenenti alla stessa corrente dell’impressionismo. uno di questi quadri mi ha colpito... ‘ninfee’ di Claude Monet... un quadro che all’interno del catalogo non rende assolutamente. ma che visto dal vero affascina in tutta la sua bellezza... ci si sente immersi in una serie infinita di sfumature azzurre e verdi dalle mille tonalità... con una luminosità e una luce che rendevano il quadro nello stesso momento triste ma anche pieno di vita...
queste sono solo alcune mie impressioni...

elisabetta

Paolo_Talanca Amo molto Renoir. Le sue pennellate veloci sono simbolo di arte estrema e di una tecnica impressionista che ti immerge subito nel cuore dell'artista. Io sono rimasto di sasso, parò, conoscendo la vita di Renoir. Quest'uomo era un artista a tutto tondo. Si racconta che, impedito dall'artrosi, non riuscisse a tenere il pennello in mano e si facesse legare il pannello ai polsi pur di "reistrare" impressionisticamente le sue impressioni sulle tela e snocciolare capolavori estremi. Visitando le stanze vaticane a Roma e conoscendoi il genio di Raffaello il buon Renoir non ha dipinto per due anni. Sintomo di attaccamento estremo all'arte e una modestia appartenente solo agli artisti per antonomasia.

Renoir è l'antonomasia

So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta,
da un fondale,
da un fuori che non c'è se mai nessuno
l'ha veduto.


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