Il gioco degli Scax
Non avrei mai pensato di vedere il giorno in cui un gioco bello ed antico diventasse di massa ed aperto veramente a tutti. Sto parlando degli Scax. Li conoscete tutti. Ci sono i bianchi ci sono i neri e tutto lo scontro avviene in un piccolo spazio in un botta e risposta continuo. Nel tempo i cultori del gioco hanno cominciato a codificare le mosse definendole aperture, fase di inizio gioco, medio gioco e chiusure.
Le più famose aperture sono la Burioni, e la contromossa Montagner. Oppure la variante spagnola ed inglese e l’equivalente “è solo una influenza” oppure la difesa BigPharma. Nel tempo ognuno è diventato bravo a difendere o attaccare e insegna agli altri che imparano subito a ripetere e controbattere ad ogni singola mossa. Lo scopo finale è fare scax matto ovvero rendere impossibile all’avversario qualsiasi movimento ma senza che vi siano ripetizioni che portano il tutto ad una sterile patta ovvero pareggio.
Il problema di vedere tutti questi giocatori è che ho la sensazione che si sia perso il senso ed il piacere del gioco e tutto sia un continuo muoversi senza senso con continue ripetizioni.
Quello che non è forse ovvio è che questa è una partita contro il tempo, come tutte le partite nelle competizioni importanti vi è l’orologio che ticchettando avvicina tutti, bianchi e neri alla fine.
Alla fine non importa che tu sia bianco o nero, la tua fine arriverà comunque quindi invece che sprecare energie inutili forse dovresti cambiare il gioco, hai mai pensato alla damax?