Elena Fiorentini
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Italy
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Inserito - 04/04/2004 : 14:13:47
I dintorni di ComoIl parco di Spina Verde Con il nome di Spina Verde si indica la dorsale collinare che si estende a nord-ovest di Como, a cavallo del confine italo-svizzero, comprendendo le alture del Sasso di Cavallasca,618 m, la cima più alta, del Monte Croce,550 m, del Monte Caprino,487 m, e del Monte Baradello 432 m, su cui svetta la torre dell'omonimo castello, simbolo della città di Como e della Spina Verde. Data la particolare configurazione dell'area che, come una spina, si insinua fra la città di Como e le espansioni suburbane in direzione sud-ovest, il Parco presenta la naturale vocazione di polmone verde della città. Il Castello Baradello nel MedioevoCastello Baradello sorge sul colle che domina la convalle, quasi una sentinella di pietra a difesa della città e del Parco. Per questo motivo la sua immagine è stata scelta a simbolo del Parco Spina Verde. La zona dove sorge il castello fu fortificata fin dagli albori della storia: molto probabilmente qui sorgeva una fortificazione molto importante nel cosiddetto "Limes prealpino", rete di torri di vedetta del tardo impero romano contro le invasioni retiche. Più tardi ci sono riferimenti documentali al periodo della "Guerra dei dieci anni" tra Como e Milano (1118-1127), quando la fortificazione fu il punto riferimento dei comaschi nella contesa contro le truppe milanesi. La sconfitta dei comaschi ebbe come conseguenza la distruzione della città e delle relative fortificazioni, compreso il castello. La base della costruzione attuale si deve al Barbarossa che, a seguito della vittoria su Milano e la relativa pace del 1158, ordinò la ricostruzione di Como e la formazione del Castello, sui resti dei più antichi insediamenti. Nel periodo di transizione da Comuni a Signorie, nell'ambito della contese tra le famiglie Torriani, Rusconi e Visconti il castello fu centro di interessi e contese, che si inserivano nella più generale lotta tra Como e Milano. Basti ricordare il cruento episodio della morte di Napo Torriani, che, sconfitto a Desio nel 1277 dall'Arcivescovo Ottone Visconti, venne tenuto prigioniero per 19 mesi in una gabbia appesa all'esterno della torre. Il castello venne poi utilizzato in modo abbastanza discontinuo fino alla demolizione ordinata nel 1527 dai dominatori spagnoli, che, in rotta, intendevano impedirne l'utilizzo da parte degli Austriaci. Ai primi del novecento si iniziarono i lavori di recupero promossi da un comitato di cittadini appositamente costituito e nel 1927 il castello fu donato al Comune di Como. Ai giorni nostri
Ai nostri giorni i volontari del "Club Baradel" si rendono disponibili per consentire la visita alla Torre ed il castello è ridiventato il simbolo della città mentre i quartieri rivivono in forma allegorica, la guerra civile e le battaglie intestine con il Palio del Baradello. ^V^V^ Una vecchia storia ^V^ C'era una volta una bella ragazza di nome Matilde. Un certo Conte Gatti aveva fatto le sue avances, ma era stato rifiutato. Per vendicarsi chiese aiuto al Signore di Baradello, suo amico. Decisero di rapire il padre della ragazza,il Conte Ratti e lo fecero rinchiudere nella Torre del Castello di Baradello. Il precettore di Matilde, il signor Giovanni Satutto, scoprì dove era stato rinchiuso il padre della ragazza e avvisò del triste fattaccio il marchese Can Grande della Scala, che desiderava sposare la bella Matilde; questa volta la ragazza era d'accordo! Fece avere le chiavi legate ad una corda al Conte Ratti, che dovette rosicchiare,non potendo fare altro perchè aveva le mani legate. In tal modo riuscì a fuggire . Matilde potè così finalmente sposare il suo marchese.
Riassumendo:
Quest l'è quel Can che ha faa scappa quel Gatt che ha ciapà quel Ratt Che ha resigaa la cordetta Taccaa a la ciavetta Del portel Del castel Del cont Baradell Edited by - Elena Fiorentini on 05/04/2004 15:14:43
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