di Elena FiorentiniL'altra sera un gruppo di amici intorno radunati intorno a raffinate prelibatezze, rammentando alcuni cibi semplici ma squisiti , descrivevano la "busecchina", ritenuto cibo semplice, quasi una non-ricetta.
Veniva in particolare ricordata la caratteristica del caldo e del freddo ,che sempre mi colpiva da bambina e quel sapore unico e inconfondibile dato esclusivamente da due ingredienti.
Ingredienti:
* castagne secche
** latte freddo q.b.a temperatura ambiente.
Si coprono le castagne secche con acqua fredda la sera prima di cucinarle,tenendole a bagno tutta notte, come si fa per i legumi secchi, se si vogliono preparare per il pranzo del mezzogiorno.
Al momento di cuocerle si aggiunge altra acqua e si fanno cuocere
finchè diventano morbide.
Si mettono in una tazza e si coprono con del latte freddo a temperatura ambiente.
Si servono subito, in modo da poter gustare le castagne morbide, vellutate, profumate, calde, avvolte dal latte freddo che ne assorbe il calore,quello giusto che serve a conferisce una leggerezza del tutto particolare.
"Non è piatto, è pura poesia" affermava con aria sognante la nostra amica Rosy.
"Qualcuno ama aggiungere una leggerissima spolverata di cannella in polvere, ma a dire il vero è superflua. Non va aggiunto nulla, nè zucchero nè altri fantasiosi ingredienti." Confermava con convinzione Marie.
Ricordo che veniva preparato come primo piatto e a noi bambini bastava.
Da bambina consideravo questo piatto una vera chicca, uno dei pochi della cucina lombarda che mi trovo gradevole insieme al "riso e latte salato", rifiutando categoricmente quell'orrido ibrido che è il "riso e latte dolce" oppure il "riso e latte salato, con le castagne", del quale i nostri nonni erano ghiotti.
La versione per adulti potrebbe essere fatta sostituendo al latte il vino bianco.
E. F.