Viaggio nel passato attraverso una porta casualmente aperta della sagrestia del Bramante presso Santa Maria delle Grazie
a Milano....
( di
Elena Fiorentini)Il viaggio attraverso una porta che non si apre mai è un viaggio possibile in particolari serate o pomeriggi legati ad eventi musicali.Da questo momento incominciamo a respirare l'atmosfera dei luoghi dove si dispiegarono le trame dei potenti molti secoli fa.
Cercheremo di decifrare le storie attraverso la lettura dei soffitti e delle pareti costruite mentre Leonardo da Vinci affrescava il refettorio dall'altro lato della chiesa e ogni tanto andava a vedere, a consigliare, a suggerire...ad osservare attentmente l'opera del Bramante...
Dal chiostro di Santa Maria delle Grazie si accede sulla destra da sotto il porticato alla Sagrestia Bramantesca.
Normalmente non si può visitare, a meno che non siano in corso manifestazioni culturali.
In questi casi il Priore gentilmente ci dà dei cenni sulle opere d’arte qui contenute e che in genere non si trovano nei normali testi di consultazione.
Ringrazio pertanto il Priore di avere pazientemente risposto alle mie domande, in cui chiedevo alcune precisazioni.
Incominciamo dal soffitto leonardesco, dipinto mentre Leonardo eseguiva "L’ultima cena" nel vicino refettorio.
Il soffitto curvo è un grande cielo stellato . Le stelle anticamente erano in rilievo, in stucco e decorate d’oro. Ci fa notare la nostra guida che esiste un parallelo tra questa sala e la sala delle Asse al Castello Sforzesco dipinta da Leonardo.
Verso i due lati più corti della grande sala, sul soffitto, sono dipinte delle vele, od ombrelli, i cui spicchi sono contornati da decorazioni bianche.
Queste decorazioni sono come delle lunghissime corde annodate che non hanno indicazione di inizio e di fine. Viene considerato un enigma.
In alto ci sono degli oblò che fanno entrare la luce.
Cinque di questi su ogni lato corto, sono finti. Sono dipinti con uno straordinario senso della prospettiva e il cielo azzurro che sembra filtri dall'esterno produce dei perfetti tromp l’oeil.
Gli angioletti che volano nel cielo dipinti nella cupola dell’abside riprendono il tema celeste del soffitto leonardesco.
Due angioletti sono dipinti dal Gaudenzio .
Ai lati dell’abside ci sono le immagini di Ludovico il Moro e di Beatrice d’Este, i Signori di Milano che diedero molti denari per la costruzione.
Lungo le pareti ci sono molti quadri che non hanno grande valore essendo copie di quadri che si trovano nelle varie chiese di Milano.
Sulla parete di fronte alla porta il quadro, anche questo una copia, raffigura la Madonna delle Grazie.Una lunga cornice lungo tutto il refettorio ripete un motivo monocromo composto da due draghi incorniciati da due cornucopie.
Lungo le pareti della Sagrestia ci sono degli armadi. Sul lato sinistro ci sono quelli costruiti alla fine del XV secolo. I dipinti raffigurano storie del Nuovo Testamento. Gli armadi sono abbelliti con preziosi intarsi in avorio.
A metà del lato sinistro si trova una porticina nascosta. Questa porta segreta conduce tramite un passaggio sotterraneo ad una sala del Castello Sforzesco e Lodovico il Moro lo usava come via di fuga.
Quando venne catturato dai Francesi, si narra che i frati pagassero per la sua liberazione, usando il fondo che doveva servire per completare i lavori nella sagrestia.
Lodovico non usò mai la sua libertà perché morì avvelenato. Sul lato destro le storie del Vecchio Testamento sono state dipinte successivamente, nel XVI sec., le decorazioni invece che intarsiate sono state dipinte.
***
Un discorso a parte merita il grande orologio meccanico che si trova a metà della parete sinistra. Si tratta di un orologio che si può vedere di notte, essendo stato previsto dal costruttore uno spazio per metterci un lumino.
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=3961