L'Italia non è nuova alle alluvioni causate da piogge intense.
Firenze nel 1967, ma nella memoria della mia famiglia c'è anche l'alluvione di Genova, con le strade trasformate in torrenti impetuosi.Si era nel 1943.

Spaventosa fu anche l'alluvione del Polesine, alla foce del Po. Quando il fiume Po arrivava gonfio d'acqua e gli argini erano costruiti con fango e paglia non c'era da sturpirsi di quel che accadde. Gli alluvionati che avevano perso tutto arrivarono fino a Milano dove vennero loro assegnate le scuole pubbliche e gli scolari si adattarono ai doppi turni, questa era solidarietà.

Il fiume Po si arricchisce d'acqua ad ogni affluente che scende dalle montagne e questo timore c'era anche in questi giorni.

A Pavia entra baldanzonso il Ticino, il bel fiume che nasce in Svizzera , corre sotto il Verbano ed esce al confine con il Piemonte trascinando minuscole pagliuzze d'oro e altri minerali che costituivano la bellezza delle spiagge e degli isolotti di sabbia bianca costellata da pagliuzze d'oro e mica, esiste ancora una associazione dei cercatori d'oro, anche se non ce n'è tanto da arricchirsi.

Arrivati al "Ponte della Becca" (dopo Pavia), provenendo dall'Oltrpo, consiglio il viaggiatore curioso di rallentate la corsa dell'auto per ammirare questa strordinaria opera di ingegneria e per ammirare la confluenza dei due giganti, il Po e il Ticino.

Anche la Liguria non è esente da danni causati dalla pioggia , talvolta aggravati da errori umani.

La Liguria
Terra che negli anni ho imparato a conoscere e ad amare. Che tristezza vedere questa terra ridotta in quello stato.

Ricordo...ricordo...Avevo passato tre estati con una cugina di mia mamma a Moneglia, per rinforzarmi contro le eventuali febbri invernali. Marina, la mia ospite, aveva 28 anni, io 18
Quando, io e mia mamma, fummo convocati dalla zia per gli accordi per le vacanze , ci trovammo davanti ad una gran dama dell'Ottocento. La zia aveva dato il suo consenso, sembravo una brava ragazza...perciò iniziò a dettare un sacco di regole.
Ho passato una incredibile vacanza. Ogni giorno sulla scogliera da raggiungere facendo a piedi un tratto di galleria, la vecchia ferrovia non più in uso...e che paura le prime volte... Avevamo anche una barchetta che ci davano in prestito per raggiungere la scogliera in barca e poi stare sul mare per ore.

Avevo imparato a nuotare buttandomi dalla barca da dove si vedeva il fondale profondo parecchi metri con l'acqua limpida. Per pranzare avevamo la colazione al sacco. Oltre ai panini avevamo la frutta costituita da prugne acquistate a poco prezzo o i fichi selvatici che gocciolavano zucchero, raccolti arrampicandoci sulla collina, [ ora ci sono case, villette e villone!]

A sera, dopo avere preparato la cena, ci vestivamo per bene, e andavamo a passeggio per Moneglia e una volta alla settimana c'era il ballo in piazza dove potevamo partecipare senza ballare...!

Marina, che conosceva il posto fin da piccola, salutava tutti e non ci si annoiava mai.

Liguria indimenticabile

Liguria indimenticabile sempre uguale e sempre diversa, dal profumo dell'erba ruta su per le colline a quello delle mimose e dei fiori dei vivaisti, dei frutteti e del mare...Riesco a rievocarli, chissà se potrò mai tornare... Ricordo Recco con la zia Annettina e i pranzi da Manuelina ...a Chiavari, in campeggio con i miei fratelli....a Genova, all'età di una anno e qualche anno fa al teatro della Tosse...le Cinque terre e lo spezzino venivano visitati arrivando in ferrovia, ma ricordo di avere anche transitato sopra le cinque terre, in auto e di essermi fermata davanti ad una vigna dove veniva offerto un bicchiere di chaquetrac,indescrivibile.

Sulla riviera di Ponente i miei ricordi passano per la via Aurelia, percorsa tutta più volte, ma qualche giorno di vacanza lo trascorsi anche a Finale Ligure, a primavera e a Bordighera.

Bordighera merita qualche parola

Mia mamma si era ustionata gravemente nel friggere il pesce. venne ricoverata , ma stava malissimo. Avvisato suo cugino Pompeo, allora notaio di Bordighera e Ventimiglia, questi si precipitò in quello che riteneva il peggiore ospedale del mondo e non a torto. L'aveva ospitata e curata a casa sua, una stupenda villa ottocentesca, con accanto lo studio del pittore Mariani. Ora tutto il complesso, non avendo i Lomazzi avuto eredi è diventato "fondazione Mariani"
La villa era adagiata in mezzo al parco secolare tra banani,alberi di datteri, pini marittimi.

Mia mamma aveva ogni comodità e una piacevole compagnia. C'era la moglie di Pompeo, una donna molto bella e molto buona, con i suoi cani e gatti per lo più raccolti dalla strada curati e adottati. Non mancava l'anziano zio, solo al mondo senza grandi fortune, curato ed ospitato affettuosamente dai nipoti. Noi andavamo il pomeriggo a trovare la mamma e a sorbire l'aranciata sulla terrazza e ci entivamo molto imporanti!

Bellissima Imperia, meno bella Diano Marina dove tuttavia i negozi e le vie alberate con alberi colmi di aranci formavano uno spettacolo da fiaba, Albenga, i cui abitanti si chiamano "Ingauni" l'aristocratica Ospedaletti con la celebra via degli Eucalipti, due bolli di interesse sulle guide del Tour e Ventimiglia dove arriva impetuoso il Roja selvaggio dopo una corsa tra ripide gole strette e tortuose ai confini con la Francia.

A Ventimiglia si incontravano ovunque donne vestite di nero che abitavano la città vecchia, scoprii che erano emigranti dal meridione, forse co i mariti frontalieri, e creavano un paesaggio surreale, con i loro abiti, diverso da quello di ogni altro luogo della Liguria....Ho visitato anche villa Hambury, celebre per l'istituto di ricerca con raccolta semi e studi di botanica, , collegata con altri centri di studi botanici nel mondo...amo la Liguria da la Spezia al confine, ma se proseguiamo le bellezze francesi non sono superiori a quelle italiane fino a Saint Tropez,le varie punte son off limit però le spiagge anche riservate degli alberghi vengono messe a disposizione, i gelatai sulla spiaggia ti rilasciano gli scontrini fiscali...non siamo più in Italia ma contiuneremma viaggiare fino alla provenza per arrivare al Grand Canyon del Verdon,... ma scusate siamo off topic già da un pezzo, torniamo alla nostra amata Liguria, dove gli angeli del fango senza piangere, hanno tirato indietro le maniche e si sono messi a lavorare duramente.

In questa velocissima carrellata ho trascurato di proposito l'entroterra ligure, tutta una meraviglia da scoprire e tanti luoghi ancora...

Elena Fiorentini