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 RIGA e VILNIUS
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Giusy Melillo
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Inserito - 02/09/2011 :  13:01:08  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Giusy Melillo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Giusy Melillo
Da Riga a Vilnius (27-31 agosto 2011): bellezze architettoniche, modalità di viaggio, impressioni, consigli.

di Giusy Melillo

SE DOVESSI ESPRIMERE UN GIUDIZIO SUL FASCINO DELLE CAPITALI DELLE TRE REPUBBLICHE BALTICHE, classificherei al primo posto Tallin (Estonia), al secondo Riga (Lettonia) e al terzo Vilnius (Lituania). L’ultima classificata sarebbe Vilnius non perché non è bella, anzi, ha viali ampi ed edifici barocchi di indubbia eleganza, ma perché è una città dalla quale non ci si sente avvolti. Forse a causa del fatto che il suo centro è grande e dispersivo. In sostanza, quello che colpisce è che si tratta di tre luoghi accomunati dalla stessa storia e geografia, ma con caratteristiche urbanistiche-architettoniche in ciascuno diverse. QUESTA ESTATE (AGOSTO 2011) È STATA ALLA SCOPERTA DI RIGA E DI VILNIUS. Per la scelta della prima capitale, devo ringraziare “Alle Falde del Kilimangiaro”, programma Rai domenicale di Licia Colò, in quanto dalle riprese televisive Riga sembrava deliziosa e le mie aspettative non sono state deluse. A quel punto, perché non “allungarsi” a Vilnius, capitale della confinante Lituania? LA DISTANZA TRA LE DUE CITTÀ È DI QUASI 300 KM; ESSE SONO BEN COLLEGATE TRA LORO SIA DA TRENI CHE DA PULLMAN. Questi ultimi partono da Riga (stazione AUTOSTA, accanto a un grande mercato tra coperto e scoperto) ogni due ore, sono più economici dei treni, sono confortevoli e moderni. “Lux Express” è il nome della compagnia di pullman con la quale ho viaggiato da Riga a Vilnius, in quattro ore e mezza e al costo di 9,80 Lat (1 Lat equivale a 1,62 Euro). Il tragitto è stato dolce e si è svolto tutto in verdi pianure. Un valido consiglio che potrei dispensare a chi desidera fare la mia stessa esperienza è di spendere, in ciascuna delle due città, non più di un giorno e mezzo, due al massimo. Diversamente, ci si potrebbe annoiare, essendo questo il tempo che si impiega per scoprirle in tutte le loro parti. LE COMPAGNIE AEREE LOW COST HANNO FATTO DI QUESTE DUE CITTÀ L’OBIETTIVO DI VIAGGIATORI PROVENIENTI DA TUTTI I PAESI EUROPEI. Riga, in particolare, vuoi per la maggiore “concentrazione” del suo centro storico, vuoi per la presenza di maggiori servizi per gli stranieri, ivi compresi gli uffici-change che affiorano in ogni angolo della città, è parsa più turistica di Vilnius.
Fondata nel 1201, la città di RIGA è caratteristica perché il suo centro storico, dove i punti di interesse sono vicini tra loro e tutti raggiungibili in poche ore di cammino a piedi, è un labirinto di stradine medioevali con edifici in legno e mattoncini rossi, chiese, palazzi degli antichi mercanti del luogo. Cosi si presenta“Riga vecchia” (o “Vecriga”, come là dicono), situata lungo la riva destra del fiume Daugava. Ci sono molte cose da vedere, alcune molto belle, come la “Casa delle Teste Nere”, altre- secondo me- meno affascinanti, sebbene decantate (credo più per ragioni storiche che estetiche) presso gli uffici del turismo, come la celebre “Casa dei Gatti” di Meistaru Iela 10, o come la Grande e la Piccola Gilda. A quest’ultimo proposito, la Casa dei Gatti, che presenta una scultura a gatto su ogni torre angolare, risale al 1909 ed il rispettivo proprietario, con la sua costruzione, voleva mostrare ai mercanti della Gilda, che non lo avevano accettato, la propria superiorità. Tali edifici sono posti uno al cospetto dell’altro. Sempre in centro, ci sono tante chiese, come quella luterana di San Pietro, citata nelle fonti storiche già dal 1209; o il Duomo (“Doma laukums”), considerato tra le cattedrali più grandi dei Paesi Baltici, e contenente un organo che conta più di 6700 canne. Ci sono, poi, la Torre della polvere da sparo, simbolo delle antiche fortificazioni della città; il palazzo del Parlamento; il cosiddetto “Castello” che ospita la dimora del Presidente della Repubblica lettone; la “Casa dei tre fratelli” (di cui una del 1400, una rinascimentale, una del 700); il monumento della Libertà (eretto nel 1935 in un periodo di momentanea indipendenza); ecc.. Più dislocata è la via dei palazzi in stile Liberty, Via Elisabetes. Le costruzioni Liberty di Riga sono indicate come le più antiche d’Europa.
A mio modesto avviso, Riga è bella nel suo complesso più che per i singoli edifici in sé. E’ deliziosa negli aggregati di edifici col tetto appuntito in legno, nelle viuzze strette in porfido, nelle piazze coi tavoli all’aperto- era estate- accerchiate da prati di lavanda. Ha folklore, ha le tracce di tutto il suo passato storico, dai palazzi medioevali a qualche residua caffetteria sovietica. E’ vivace.
Per il turista, una volta ambientatosi (perché il primo impatto che si ha è quello di una urbanistica contorta), è facile girare per Riga con la pianta della città alla mano; inoltre, anche i siti di interesse sono indicati con tanto di cartello blu ad essi apposto, indicante via (“Iela”) e numero civico, per cui non ci si può sbagliare! LE PERSONE del posto sono sorridenti e disponibili; parlano essenzialmente lettone e russo, nonché inglese (non tutti). Lo stesso dicasi per Vilnius, dove si parla il lituano, e anche i menu nei ristoranti sono scritti in tale lingua, mentre solo alcuni anche con la traduzione inglese. Pertanto è facile incorrere nel rischio di ordinare una vera e propria “sbobba” (magari una zuppa a base di panna acida …): anche questa è cultura!
IL COSTO DELLA VITA mi è parso caro (a Vilnius molto meno che a Riga), nonostante da loro non sia ancora in vigore l’euro (in Lettonia c’è il LAT; in Lituania la LITA).
Sia la Lettonia che la Lituania sono AVANTI DI UN’ORA rispetto all’Italia.
A Riga c’è un’incredibile formicaio di LOCALI notturni per mangiare e ballare; ci sono ragazzi euforici ma che non danno fastidio, e anche belle ragazze che, in abiti succinti, accerchiano per strada il turista single, invitandolo in determinati locali.
Riga mi è parsa anche più PULITA di Vilnius e più evoluta in generale (non certo per la moda che ovunque era arretrata di anni e anni rispetto all’Italia). In entrambe c’è molta mendicanza, credo sinonimo di malessere economico, a opera di lettoni e lituani stessi, non di stranieri come avviene nella maggior parte delle nostre città. Da qualche parte leggevo che il reddito pro capite di questi due Paesi è pari a una cifra che si aggira intorno ai 3000 euro per la Lituania, e ai 4000 euro per la Lettonia, o poco più.
Un fatto che mi ha colpito in entrambe le città è che le donne fanno davvero tutti i lavori e sono dappertutto ci sia da fare.
PER QUANTO RIGUARDA IL CAMBIO, come accennavo prima, a Riga ci sono uffici di cambio in moneta locale ovunque; già dall’aereoporto, dove, tuttavia, il costo della commissione è alto (se non ricordo male, hanno trattenuto circa 10 euro a titolo di commissione, ma sono arrivata in città di sera e non sapevo ancora cosa avrei trovato in centro. In centro, invece, ci sono uffici che chiedono una commissione minore, magari di cinque euro, altri che non trattengono nulla come mi è capitato in un centro commerciale, altri ancora con i quali vale anche la regola delle contrattazioni sul costo della commissione). Invece a Vilnius uffici-cambio non esistono; ma si può prelevare la moneta locale dal proprio conto, con la carta magnetica, agli sportelli automatici delle banche. Sia a Riga che a Vilnius l’euro è accettato nei negozi di souvenirs, non però quando si tratta di pagare nei ristoranti o sui mezzi di trasporto (fatta eccezione per i taxi).
A PROPOSITO DI SOUVENIRS, vanno forte i gioielli in ambra! Riga e Vilnius sono infatti piene di gioiellerie, negozi di ambra e altre mercanzie, bancarelle di ambra. Se si pensa di fare “affari” con l’euro, ci si sbaglia, perché i costi di questa resina sono analoghi a quelli di un gioiello in ambra acquistato in Italia. Molto diffusi sono anche oggetti in legno e capi di cotone o di lana lavorati a mano. Souvenirs utili possono essere anche i liquori prodotti nel posto, ovviamente sono ammessi in aereo solo quelli comprati in aereoporto: il balsamo nero di Riga (non me ne intendo , ma mi dicono che somiglia all’amaro italiano), e il 999 di Vilnius (mi dicono che ha il sapore dello Jägermeister).
QUANTO ALLE MODALITÀ DI VIAGGIO, HO RAGGIUNTO RIGA CON UN VOLO RAYAN AIR DA ROMA CIAMPINO, PER LA DURATA DI 2 ORE E 35 MINUTI. Dall’aereoporto, ho preso un taxi-formato multipla perché venissi condotta direttamente davanti al mio albergo, dividendo la corsa con la mia compagnia e dei ragazzi pugliesi diretti in centro come me, in modo da ridurre a vantaggio di tutti la spesa (20 euro in sei persone; altri taxi chiedevano di più). Il mio hotel di Riga lo consiglierei a chiunque, non perché ci ha alloggiato il Dalai Lama lo scorso anno, ma perché è centralissimo, oltre che grazioso: si chiama “Old Riga Vecriga Hotel” di Gleznotaju iela 12/14. A Vilnius invece, dove , come dicevo, sono andata in pullman, ho alloggiato all’hotel “Rinno” di Vingriu str. 25; non centralissimo ma posto a 10-15 minuti di passeggiata rispetto alla piazza del Municipio, dove, fra l’altro, si trova un utile ufficio del turismo, nel quale vengono distribuiti libri-guida in tutte le lingue e si possono chiedere consigli sulle escursioni che vengono organizzate nella città e nei suoi dintorni. Per ragioni logistiche (non potevo ripetere le 4 ore e mezza di viaggio per ritornare a Riga e prendere l’aereo), temporali (di conseguenza), ed economiche (la Rayan Air costava notevolmente in più nella tratta verso Roma), sono tornata a Roma dall’aereoporto di Vilnius con la altrettanto valida compagnia WIZZAIR. LA DURATA DEL VOLO DA VILNIUS A ROMA- FIUMICINO È STATA DI 2 ORE E 20 MINUTI. Avendo lasciato l’auto in un parcheggio a pagamento nell’area Ciampino, da Fiumicino sono andata all’aereoporto di Ciampino (dove mi attendeva la navetta a servizio del mio parcheggio-auto) con due pullman della organizzatissima compagnia Terravision (Fiumicino- stazione Termini /Termini- Ciampino), al costo complessivo di 10 euro (4 E una, 6 E l’altra tratta).
Ancora una volta, mi sono travata bene con il sistema delle prenotazioni on line dei voli e degli alberghi (scelti su BOOKING.COM).
QUANTO ALLE BELLEZZE ARCHITETTONICHE DI VILNIUS (Lituania), mi sono trovata in disaccordo con il giudizio che, prima di partire, avevo letto su alcuni forum di viaggiatori che dichiaravano che questa città ha un centro piccolo. Proprio perché subito si nota il contrario, ho scelto di fare un tour completo di Vilnius a bordo di un bus scoperto, munito di guida audio che spiegava ogni cosa visitata, tra storia, strade, case, ponti, verde, monumenti, chiese. Il bus ha girato per due ore, facendo due o tre soste per consentire di scendere in alcuni siti. Credo di non aver speso più di 15-17 euro. Finito il tour,avvenuto anche presso siti che a piedi- sono certa- non sarei riuscita a vedere perché dislocati, ho scelto alcuni dei posti che mi erano piaciuti di più e ci sono tornata a piedi. Poi, ho girato anche senza pormi più mete, perché un viaggio è fatto anche di questo.
Vilnius è fatta di viali larghi, statue che privilegiano la canzone, la poesia e letteratura, chiese barocche molto apprezzate nel mondo. Il punto nevralgico della città è il suo corso principale, fatto di negozi e ristoranti, che collega la piazza del Municipio alla piazza della bianchissima Cattedrale. Le cose più belle da vedere sono nella zona del Municipio, edifico in stile neoclassico, perché ci sono varie chiese: in primis, meritano una visita quella rosa dedicata al Santo Patrono della Lituania,San Casimiro (è la prima chiesa barocca del Paese); la chiesa di Santa Teresa, che risale al primo periodo barocco della Lituania; la cappella annessa alla “Porta dell’Alba”, dalla facciata color celeste, perché essa ospita l’icona preziosissima della Madonna nera, o Madonna di Vilnius, o Madonna della Compassione. La Porta dell’Alba è l’unica delle dieci porte delle mura cittadine pervenuta intatta ai nostri giorni. Si chiama cosi perché collocata ad est, dove sorge il sole.
Chiese altrettanto belle, ma più dislocate, sono: quella ortodossa di Santa Madre di Dio; quella di S. Anna, capolavoro tardo-gotico; la chiesa ortodossa bianchissima dello Spirito Santo; quella gotica di San Nicola (lungo il corso); la chiesa di San Pietro e Paolo, considerata quella in stile barocco più famosa di Vilnius. Poi, c’è la Cattedrale con campanile, che è la chiesa cattolica più importante del Paese, ed è tutto un biancore. Da visitare ci sono anche il palazzo del Presidente della Repubblica lituana, e la vicina università di Vilnius col suo cortile. E altro ancora.
Vilnius è tranquilla anche di notte, le ragazze escono sole senza problemi, ci sono due poliziotti per quartiere che vigilano sulla città. In occasione del mio viaggio, avevano inizio i campionati europei di basket in Lituania. Pertanto, Vilnius era addobbata di canestri e di palle da basket di grandi e piccole dimensioni. C’erano, inoltre, giovani musicisti per le strade (sempre donne, perché le donne erano impegnate in tutti i lavori possibili e immaginabili): a Riga, suonavano principalmente uno strumento a corda orizzontale simile all’arpa; a Vilnius il violino.
Un apprezzamento gastronomico: a Vilnius ho gradito molto gli “ Cepelinai”, giganti gnocchi di patate farciti con carne e rosolati nella pancetta o nel formaggio. Pare siano uno dei piatti tipici lituani.
Vilnius e Riga sono Patrimonio dell’Unesco.


giusy melillo

   
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