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 La vespa e le api - da una favola di Fedro
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luisa camponesco
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Inserito - 12/06/2008 :  17:02:58  Mostra Profilo  Visita la Homepage di luisa camponesco  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a luisa camponesco

La vespa e le api

La storia che sto per raccontare è stata scritta, tanti secoli fa, da un uomo di nome Fedro.
Fedro nacque in Tracia da una famiglia di origine greca nell’anno 15 a.c. Divenne uno schiavo romano e fu proprio in questa sua condizione che iniziò a scrivere favole.
Fu liberato dall’imperatore Augusto e pubblicò le prime favole all’epoca di Tiberio. Ma accadde che i suoi scritti davano fastidio ai potenti del suo tempo e per questo fu perseguitato, perché dovete sapere che le sue favole contenevano sempre dei messaggi morali e di insegnamento, come quella che adesso leggerete e spero che vi piaccia come è piaciuta a me.

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Uno sciame d’api aveva costruito l’arnia nell’interno cavo di un vecchio albero.
In primavera le api si davano un gran daffare volando di fiore in fiore a raccogliere il polline e non solo, si occupavano della pulizia delle celle, nutrivano la regina , i fuchi e riempivano i favi di miele dolcissimo. I fuchi trascorrevano beatamente la loro vita senza far nulla, un giorno però decisero di rubare il miele. Le api se ne accorsero e vollero allontanarli, anche perché erano diventati ormai un peso.
- No, no! Non potete mandarci via. – urlarono i fuchi – questo miele lo abbiamo fatto noi ed è nostro.
La faccenda si faceva seria allora le api decisero di chiedere aiuto ad una saggia e vecchia vespa.
La vespa sapeva bene come vivevano le api e cosa facevano, ma voleva far capire ai fuchi che avevano torto. State a sentire cosa fece.
Chiamò tutti a raccolta e così parlò: Non è facile distinguere i fuchi dalle api operaie (non era vero, i fuchi sono più grossi delle operaie ma la vespa fece finta di nulla) per sapere chi di voi ha ragione c’è un solo modo. Api e fuchi dovranno lasciare l’arnia e uscire per costruire due favi, uno ciascuno e riempire le cellette di miele. Se il miele prodotto in uno di questi favi avrà lo stesso sapore di quello custodito nel tronco di quercia allora i proprietari di quel favo saranno anche i proprietari del miele della quercia.

I fuchi si preoccuparono moltissimo, anche perché non avevano la più pallida idea di come si costruisse un favo e tanto meno come produrre il miele, ma non potevano certo dirlo dato che la vespa faceva da giudice, perciò furono costretti ad accettare la prova.
Le api operaie si misero subito al lavoro, per loro era una cosa del tutto normale infatti trovarono subito un’arnia e si misero a produrre miele, ma per i fuchi era tutta un’altra faccenda ma, erano talmente presuntuosi da ritenersi in grado di fare tutto quello che facevano le operaie.
I fuchi volarono a destra e a sinistra e finalmente anche loro trovarono un’arnia vuota, dimenticata probabilmente da un apicoltore tanto tempo prima, ed era in condizioni pietose, ma poiché non erano abituati a lavorare si stancarono subito per cui decisero di fare un pisolino.
Al risveglio ebbero una gran fame ma, non c’erano le api a dar loro il nutrimento. Quindi furono costretti a mettersi al lavoro ma nessuno di loro sapeva come costruire un favo e tanto meno come riempire una celletta di miele.
- Dobbiamo procurarci del miele! – disse il più anziano – certamente le api operaie avranno un nascondiglio basterà seguirle e il gioco è fatto. E così fecero.
Seguirono le api che volavano di fiore in fiore, ma quando loro si posavano, subito dopo, sugli stessi fiori non trovarono nulla solo del polline.
Continuarono a cercare disperatamente finché caddero stremati l’uno dopo l’altro.

La saggia vespa vide ogni cosa e finalmente poté emettere la sua sentenza: Adesso è chiaro a tutti chi è in grado di produrre miele. Voi api operaie riprendete possesso del favo nella quercia e godete i frutti del vostro lavoro.

Luisa Camponesco

Elena Fiorentini
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Inserito - 12/06/2008 :  19:15:18  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Come sono belle le storie della api laboriose.
Grazie , Luisa, per averci raccontato la storia della vespa e le api. Zia Carmelina intanto, ha raccolto l'idea e ha promesso di raccontare la storia di un'ape piccina e del potentissimo e saggio re Salomone.

Colgo l'occasione per invitare i lettori a ricordare tutte le storie di api, anche quelle delle Anime(tion)
giapponesi, bellissime.

Qualcuno sa anche dire il nome dell'ape a cui Luisa ha fatto il ritratto? Io non saprei, può essere l' Ape Maja oppure l'Ape Magà! Si assomigliano, in fondo si tratta sempre di api!

Elena

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