Ai piedi di alte montagne, si stende un bosco fitto di antichi abeti, talmente antichi che potrebbero raccontare il principio del mondo. Quando il sole inizia a filtrare fra le guglie innevate e accarezza la cime degli alberi un sussurro si eleva ovunque.
- Buon giorno sole, Buon giorno sole, Buon giorno sole, buon giorno sole

La farfalla Rosalinda stende le ali dorate per farle riscaldare, da un ramo cade una pigna.
- Ma vuoi stare attento! Tutte le mattine la stessa storia un giorno o l’altro mi finirà sulla testa. – urla Oscar la talpa
- Certo che orbo come sei prima o poi ti succederà. – risponde Peppino lo scoiattolo.
- Quei due finiranno col farmi impazzire – commenta sconsolato compare Grillo
E la brezza del mattino porta i profumi e i suoni degli abitanti del regno di Abetaia.
Proprio così, nel regno di Abetaia c’è tutto, un castello con la sua regina, principi, principesse, fate, elfi, troll, gnomi e molti sudditi.
Pochi lo conoscono e solamente chi è capace di sognare può anche vederlo. Il castello della regina Altea è circondato da alberi e una nebbiolina magica lo rende invisibile, guerrieri alati sorvegliano l’ingresso. Drusilla, la coccinella, percorre Abetaia in largo e in lungo riferendo alla regina tutto ciò che succede nel regno.
- Ci sono stati dei problemi nell’alveare, un gruppo di api straniere ha cercato di entrare, ma sono state scacciate. Pare sia nata una nuova regina e che questa stia per giungere qui con il suo seguito.
Drusilla srotola la foglia sulla quale ha annotato la vicenda.
- In effetti – prosegue Altea – questo può essere un grosso problema, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è una guerra fra api. Il nuovo sciame dovrà andare da un’altra parte. C’è dell’altro?
- La solita lite fra scoiattolo e talpa…. e poi e poi……ecco come tutti gli anni in questa stagione dobbiamo aspettarci una invasione di umani. Ciro il falco ne ha avvistati alcuni a fondo valle in quelle curiose casette di tela.
Altea sospira, gli umani possono essere un problema molto più grosso delle api straniere.
- Grazie Drusilla, come sempre sei utilissima e le tue informazioni preziose, puoi andare, io adesso metterò in atto le solite misure preventive di inizio stagione estiva.
Drusilla arrotola di nuovo la foglia sulla quale aveva scritto e dopo aver fatto un inchino apre le alucce e vola via.
La regina rimane seduta ancora per un po’ sul trono-corolla prima di alzarsi ed impartire gli ordini.
Le campanule incominciano a fremere per tutto il regno e i rappresentanti di ciascuna categoria, dagli insetti agli altri animali, rispondono al richiamo avviandosi, ordinatamente, verso il luogo dell’Assemblea Generale.
- Ma cosa c’è ancora! – brontola Basilio rappresentante degli gnomi.
- Abbi un po’ di pazienza e lo sapremo tutti. – risponde Lello principe degli elfi.
- Aspettatemi! Ma che fretta avete? – Bice la lumachina non riesce a tenere il passo
- Vedrai che non inizieranno senza di noi - Betta la tartarughina gli si affianca rincuorandola.

Abetaia è tutta in fermento, le Assemblee Generali erano da sempre il preludio di importanti decisioni e non solo, in queste occasioni si stabilisce una tregua fra tutti gli abitanti del bosco, amici e nemici depongono le divergenze ed esprimono liberamente le loro opinioni.

La regina entra nella sala preceduta dal frinire dei grilli maggiordomi.
- Sua Maestà la regina Altea!
Tutti si alzano in segno di rispetto. Drusilla la segue munita di nuove foglie e un bastoncino per annotare quanto verrà discusso.

- Abitanti di Abetaia! Vi ho convocato per comunicarci che presto, molto presto dovremo prepararci ad affrontare il ritorno degli uomini. Non è la prima volta che questo accade ma sappiamo quali danni possono procurarci. Non do tutta la colpa a loro, non sanno che noi esistiamo, è necessario quindi correre ai ripari.
- E’ vero! La mia casa è sempre calpestata!
- Io trovo cartacce dappertutto.
- Non hanno rispetto per nulla, pensate ho trovato persino un mozzicone di sigaretta acceso ai piedi del mio albero.
L’Assemblea si scatena, ognuno dice la sua.
- Calma, calma – interviene Drusilla – lasciate parlare la regina!
Il vociare sfuma in un sommesso brontolio e poi tutti in attesa.
- E’ vero cari sudditi, molti umani si comportano male ma altri ci sono amici non scordatevelo! Possiamo limitare i danni con degli accorgimenti. Ad esempio, la casa fungo di Cris può essere spostata in un luogo più sicuro, l’ingresso della tana di Oscar rinforzata con rami d’abete, pensate a quante altre cose si possono fare se collaborate. I miei consiglieri e anche Drusilla saranno a vostra disposizione per qualsiasi evenienza.
Altea scioglie l’Assemblea e si ritira seguita dalla fedele coccinella.
- Sarà bene mettere delle sentinelle ai confini di Abetaia! – esclama fata Lillina rivolgendosi ad Alceo, l’elfo.
- Io nasconderò la mia casa fra le radici di un abete.
- Io rinforzerò il tetto della mia tana.
- Io.. io ….. – ognuno pensa a cosa fare.
- Io invece non vedo l’ora che arrivino gli uomini, mi piacciono molto i loro piccoli.
Drusilla arriva sempre all’improvviso, non lo fa apposta ma il suo compito è quello di controllare che gli ordini di Altea vengano eseguiti.
- Fate bene a prendere delle precauzioni, ma senza esagerare, gli umani vengono sempre in questi boschi e….
- Si è vero – interrompe la talpa – ma il regno si Abetaia c’è da molto prima e poi noi viviamo in pace.
- Quasi in pace. – grida Peppino dall’alto di un ramo lanciandogli una grossa pigna. – e di nuovo si mettono a litigare.
Drusilla sospira, apre le piccole ali e vola da un’altra parte.

Fata Lillina entra nel calice di una genzianella per riposarsi, Alceo si sdraia su di un tappeto di muschio mentre Lello corre a radunare il suo esercito, poco lontano seduto su di un masso uno gnomo sta ad osservare e meditare.

E la vita continua nel regno magico di Abetaia, nuove storie, nuove avventure cominceranno magari proprio domani e noi …..le staremo ad ascoltare.

Il bosco delle fate in val di Mello.

La foto, da un sito internet della val Masino, valle abitata oltre che dalle fate, ritrae l'inizio della passeggiata al magico bosco .
Oltre agli abitanti del regno di Abetaia, si aggira nei boschi, in riva al torrente e sulle rocce della val Masino fino ad arrivare in cima al pizzo Badile, un uomo misterioso. Nessuno sa quanti anni abbia, ma tutti lo temono, soprattutto i bambini, e ne conoscono il nome: El Gigiat.

Per chi arriva al primo paese della val Masino, dove il torrente Mello si getta nel torrente Masino, vedrà un grande dipinto sul muro di una casa raffigurante il misterioso uomo della valle.

E. F.

Altre notizie sull'Uomo Misterioso, chiamato anche Homo Selvadego, che si aggira per le foreste delle Alpi Retiche, e sul Gigiat, un mostro gigantesco a forma di capra, potete trovare qualche notizia leggendo le storie dei folletti di Nora, che si trovano nelle pagine di Concerto di Bimbi.

http://www.concertodisogni.com/mp/link1.asp?TOPIC_ID=12326