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 Il vendicatore
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ophelja
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Inserito - 11/05/2007 :  22:55:50  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a ophelja


Il vendicatore

“Non parlerò loro mai più.”
Questo era stato il proposito di Laura, dopo aver saputo.

“Stai tranquilla, penserò io alle tue piante, darò io da mangiare al gatto; tu pensa solo a curare tuo padre”, l’aveva rassicurata la sua amica del cuore, mentre la salutava.

Ed in effetti ci aveva pensato, anche bene, a quelle piante che erano il vanto e l’orgoglio di Laura, casalinga realizzata e felice, proprietaria al cinquanta per cento di Pun, un gatto siamese di rara bellezza.
L’altro cinquanta per cento era di proprietà di suo marito Tommaso, un piacente commerciante di un negozio in centro.

La casa era grande, le piante del terrazzo richiedevano almeno due ore al giorno di cure e il gatto non sempre era al posto dove avrebbe dovuto essere, tant’è che un giorno Gianna – questo era il nome dell’ amica – si ritrovò a fare nascondino con Pun.

“Puuun, micio bello, vieni da Gianna che ti dà i croccantini” e dai ad agitare la scatola per stanare la bestiola dal suo meritato riposo in qualche armadio di casa.
“C’è qui un puma” disse inaspettatamente una mattina un inusuale Tommaso, in vestaglia e pantofole, ridendo al richiamo improvvisato dei croccantini.

Gianna era stupita ma non fino al punto di non capire il chiaro messaggio non verbale del maliardo Tommaso, che già da qualche tempo le andava lanciando sguardi assassini.
E per quel giorno le piante non ebbero le solite cure e il gatto rimase a dormire in qualche armadio.

La cosa andò avanti per due giorni. Il terzo giorno, mentre Gianna si prendeva cura di Tommaso, Pun, sbucato da chissadove le si avventò improvvisamente alle spalle.

Il dolore, la sorpresa, furono tali che Gianna, maldestramente, fece cadere una delle candele profumate che il nostro ineffabile Tommaso aveva avuto l’attenzione di disseminare strategicamente nel salotto.
Il rogo che ne seguì fu tanto subitaneo e devastante da non permettere una fuga dignitosa e debitamente abbigliata ai nostri attori che, a causa di ustioni e principio di soffocamento dovettero circostanziare, non senza imbarazzo, le loro posizioni.

Lo scandalo, la vergogna, la rabbia, i danni morale e materiali furono validi motivi per l’avvocato matrimonialista di Laura per ottenere una separazione lampo.
Inoltre, Gianna pretese ed ottenne anche il cinquanta per cento di Pun, che da quel giorno, fu ribattezzato Punisher.

Ophelja

   
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