Vidi rappresentare questo racconto lungo,"Giro di vite", capolavoro di Henry James in forma di piccola opera alla Piccola Scala di Milano, con il titolo originale del racconto " The Turn of the Screw", musicato da Benjamin Britten.

Il racconto ineguagliabile di Henry James (1898) è un classico di quelli che si leggono da cima a fondo di un fiato, che tengono avvinti alla pagina, immersi nell’atmosfera cupa e avvolgente evocata dal grande scrittore.
E' una storia di fantasmi raccontata in prima persona dalla giovane donna, la governante, che accetta di recarsi a Bly, una dimora di campagna inglese, dove vivono i due nipotini dell’uomo che le da l’incarico.
Una volta arrivata sul luogo del suo lavoro, in riva al lago, avrà l'ordine di non rivolgersi mai al tutore dei bambini. All’apparenza tutto è sereno e affascinante.
Flora e Miles, sono educati, intelligenti, bellissimi e accattivanti.
Tuttavia da qualche particolare sembra che ci siano dei segreti.
Miles, era stato cacciato dal college a causa dei comportamenti aggressivi e violenti. Non se ne riesce a capire il motivo.
I misteri sembrano incomprensiobili e irrisolvibili.
Dove è finita la vecchia istitutrice?
Come mai si è ammalata al punto di doversene andare?
Perché un bambino straordinario e fuori dal comune, di grandissima intelligenza come Miles è stato cacciato dal collegio?
E qual è il motivo per cui tutti sembrano affannarsi a tenere nascosto ogni tipo di avvenimento al padrone di casa, lo zio dei bambini, lontano e immerso nei suoi affari?
La governante non si da pace. Vuole aiutare i bambini ad ogni costo.
L’angoscia che grava sulla casa si intensifica improvvisamente quando alla giovane si presentano, prima uno, poi l’altro, i fantasmi di un uomo e di una donna: quello della vecchia istitutrice, la signora Jessel, già morta, e quella di un domestico, anch’egli deceduto, protagonisti in vita di una sordida storia d’amore, i cui particolari non è dato ricostruire, che vediamo anche noi camminare sulle merlate dell'antica dimosa di campagna. La ragazza è convinta di potere salvare i suoi due giovani protetti, che le appaiono innocenti e ignari.
Flora, alla quale appare quel che si è manifestato alla sua adulta istitutrice, non condivide con lei la paura e la confusione.
Miles si trova in giardino nel cuore della notte, e non da alcuna spiegazione credibile del suo comportamento.
A partire da queste osservazioni, nella mente della ragazza, si fa strada un sospetto orribile , che le fa perdere ogni controllo su se stessa e sulla situazione, e che piano piano si apre la strada alla conoscenza di una realtà che le appare tremenda.
Tra l’istitutrice e i due bambini si ingaggia una lotta psicologica, senza esclusione di colpi. Una battaglia di astuzie e di raggiri, alla quale partecipano anche i due fantasmi.
Lentamente, il velo dell’apparenza si sgretola, lasciando il posto a una crudeltà aggressiva e primordiale che confonde sanità e follia, vita e morte, realtà e delirio.
Nell'opera di Britten i bambini cantano canzoni di nursery, la musica , sullo sfondo della campagna inglese con il laghetto apparentemente rassicurante, ma sembra anche impossibile potersene andare da qui.
Al racconto gotico si sovrappone l’indagine psicologica che utilizza il soprannaturale per scavare nei meandri della mente umana, per descrivere le tortuose dinamiche che si instaurano tra i personaggi,fino al finale tragico in cui la governante si vede strappare i bimbi.

Ho ricordato tutto questo in un lampo, evocato dallo sguardo particolare del bambino del film "Sesto senso."

Non so quante affinità ci possono essere con "Giro di vite", sicuramente il bimbo del film è un bimbo violato , come dice Henry James a proposito dei due fratellii del racvconto, poi nell'0pera.

Ieri sera non me la sentii proprio di vedere questo film e andai a dormire sperando in un bel finale per l'Italia ai mondiali di calcio,ma pensando anche a quello che avrei potuto scrivere questa mattina!

Elena F.