Già alla nascita si capi' subito che non sarebbero stati mai uguali.
Primo, il piu' grande di tutti, riteneva anche d' essere il piu' bello.
La sua tegola portoghese gli dava qualche piccolo inconveniente in inverno, quando c'era problema del riscaldamento e della coibentazione, ma in estate..allora si che mostrava tutto il suo splendore.
Pulita, dipinta, veniva esibita con giusto orgoglio: non c'era paragone con le altre, piu' piccole e insignificanti.
Gli altri fratelli - specialmente l'ultimo che tutti chiamavano Mignolino per la sua bassa statura - erano molto invidiosi dello stato delle cose.
Nottetempo, quando la loro padrona era sprofondata in un sonno beato, i quattro fratelli si riunirono e senza dar troppo nell'occhio, in silenzio, uscirono allo scoperto.
L'aria era fresca ....il conciliabolo durò qualche minuto: il secondo, da sempre spostato verso il fratello maggiore, ebbe solo una piccola titubanza; il terzo, già abbastanza sviluppato, insistette con il quarto - in genere schiacciato dalla personalità degli altri - e con il piu' piccolo affinchè ogni indugio fosse rotto....
Tutto era pronto: si legarono saldamente fra di loro e, raccogliendo le forze, strattonarono violentemente Primo che, incagliatosi nel bordo della rete, ebbe una lacerazione devastante.
La tegola portoghese, vanto di Primo, alluce del piede destro della sig.ra Lina, era rovinosamente sollevata per metà e sanguinava copiosamente....
Quando si dice "i parenti sono come le scarpe strette"…
Nooo, sono le scarpe strette, sono sempre troppo strette....
Ophelja