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 "Fingere di te" di Gino Paoli
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Paolo Fiorucci
Villeggiante


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Inserito - 11/02/2005 :  17:53:42  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Fiorucci  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Fiorucci
Molti sanno che era mia intenzione intervistare Gino Paoli in occasione della data di Pescara del tour paolivanoni "Ti ricordi? No, non mi ricordo". Purtroppo, nonostante abbia tentato tutte le strade possibili, non sono riuscito a raggiungere il mio scopo (l'assistente del capo ufficio stampa di Paoli ha detto che il cantautore, durante il tour, non concede facilmente interviste neanche per telefono!).
Non potendo porre alcuna domanda a Paoli, ho tentato di esprimere con le parole le emozioni che la canzone "Fingere di te" (a mio avviso la più bella dell'ultimo album, il testo e la musica qui raggiungono un equilibrio perfetto) ha suscitato in me. La recensione non avrà certo lo stesso valore dell'intervista, ma è ciò che di meglio sono riuscito a fare.


FINGERE DI TE

Non so cosa m’è preso questa sera:
ti parlo come fossi ancora qui,
mi volto e sei seduta vicino alla finestra,
sorridi come tanto tempo fa.

È vero, non si può fermare il tempo,
ma puoi fermare i sogni intorno a te
e dentro ai miei pensieri i sogni sono veri
e quelli il tempo non li cambierà.

Le storie che non vivi rimangono nell’aria
come farfalle al sole ubriache di luce
e tornano a volare appena tu le tocchi,
ti tornan nelle mani, ritornano negli occhi.
L’amore non è mai quello che sembra,
è spesso quel che sembra, ma non è,
ma se ti parlo ancora, adesso come allora...
diventa vero fingere di te.

Le storie che non vivi rimangono nell’aria
come farfalle al sole ubriache di luce
e tornano a volare appena tu le tocchi,
ti tornan nelle mani, ritornano negli occhi.
L’amore non è mai quello che sembra,
è spesso quel che sembra, ma non è,
ma se ti parlo ancora, adesso come allora...
diventa vero fingere di te.

È sera. Il cantautore si sente assalito da un sentimento ineffabile di Nostalgia: è uno stato d’animo in cui tutti si imbattono prima o poi nella vita: c’è un momento, un preciso attimo della tua esistenza - non sai perché proprio quell’istante, puoi rifletterci per anni, ma non lo saprai mai; l’unica conclusione a cui giungerai è che doveva accadere – in cui ti aggredisce un qualcosa che si potrebbe definire “urgenza del ricordo”. Intorno a te tutto sparisce, non senti più niente, non vedi più nulla, sei solo catturato da un’immagine che ti si stampa davanti senza chiederti il permesso, una fotografia che credevi di aver smarrito per sempre in chissà quale cassetto e che invece adesso riaffiora inaspettatamente e senza preavviso, con i colori ancora accesi e i contorni ben definiti.
Probabilmente Paoli dev’essere stato ispirato da una sensazione simile mentre scriveva i primi versi di “Fingere di te”. Il cantautore, preso dall’ “urgenza del ricordo”, sebbene sia ben consapevole di essere solo, parla con una donna amata anni prima e riesce, grazie al pensiero – scatola di sogni – che trasforma i desideri in realtà, a vederla sorridere vicino alla finestra come ai tempi della loro storia.
L’Io poetico non ha la capacità di rallentare il cammino incessante del Tempo, ma, attraverso l’Onirico, può addirittura invertire il suo immutabile corso e materializzare davanti a sé persone e situazioni rimaste a lungo inerti nella memoria.
Il Tempo è altamente corrosivo: assomiglia a una stilla che scava con meticolosa pazienza, giorno dopo giorno, un’enorme roccia, ma non ha il potere di scalfire neppure minimamente la rupe dei pensieri del cantautore.
Dal ritornello si evince che Paoli è preso non soltanto dalla nostalgia di situazioni già trascorse, ma anche dal rammarico per una storia che non ha effettivamente vissuto, un qualcosa che poteva accadere e che invece non è stato. A visitare il cantautore è il Rimpianto, malinconico e frustrante compagno in grado di sottrarre all’oblio esperienze sopite da anni e di enumerare cinicamente le emozioni che avrebbero affrescato la sua esistenza se, in una determinato frangente della sua vita, si fosse buttato a capofitto in un’avventura, senza badare troppo ai “ma” e ai “se”. L’unico antidoto capace di contrastare il veleno del Rimpianto è il convincimento che ciò che non si è verificato sia avvenuto. Le occasioni mancate – Faber le chiamerebbe “fiori non colti” – sono paragonate a farfalle ebbre di luce che, sospese nell’aria, aspettano una mano che le tocchi, che dia loro una spinta tale da poter ricominciare a volare (pensate a tutte le occasioni mancate da ciascun uomo , chiudete gli occhi e provate a immaginare quante farfalle popolano il nostro cielo!). Solo il pensiero del cantautore può raggiungere queste farfalle che, appena sfiorate, diventano tangibili, visibili e reali (forse proprio in virtù della loro natura illusoria).
Paoli è pienamente convinto dell’impossibilità di raffigurare fedelmente il sentimento chiamato Amore con parole e immagini, a causa della sua natura caleidoscopica e velata: è quanto succede per gli oggetti della nostra stanza quando, nell’oscurità della notte, non li riconosciamo e li scambiamo per chissà quali altre misteriose entità. L’Amore è come un miraggio nel deserto: è una figura che da lontano sembra avere una precisa conformazione, completamente stravolta nel momento in cui gli occhi focalizzano meglio l’immagine.
L’Io poetico conclude sostenendo la verità della finzione: l’immaginazione annulla il rimpianto della storia non vissuta, la fa rivivere ogni giorno in maniera diversa nella mente del cantautore, il quale diventa il direttore d’orchestra di una sinfonia onirica soggetta a continue variazioni sul tema.


Volevo dedicare la recensione - è strano dedicare una recensione, di solito si dedicano canzoni e poesie - a tutta la redazione (in particolare ad Admin e Elena Fiorentini), che ha appoggiato sin dal principio il progetto dell'intervista e a Paolo Talanca (come recensore musicale mi ritengo un suo discepolo).

Paolo Fiorucci


Paolo Talanca
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Inserito - 11/02/2005 :  19:26:45  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Talanca  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Talanca
E' bello leggere questa tua recensione Paolo, e grazie per la dedica .
Discepolo?? No dai, davvero, non sono proprio il tipo da avere discepoli. Piuttosto spero di scrivere presto qualcosa a quattro mani con te.

Mi spiace che poi tu non sia riuscito ad avere quell'intervista con Paoli. Ma non desistere. Altri non rifiuteranno.
A presto, e scrivi ancora, mi raccomando!

Paolo

-------------------------------
So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto

Edited by - PaoloTalanca on 11/02/2005 19:28:55Vai a Inizio Pagina

Elena Fiorentini
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Inserito - 12/02/2005 :  00:29:22  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Grazie, Paolo per la dedica e un sentito grazie a entrambi per i vostri scritti illuminanti.
***
Paolo&Paolo
***
Penso che non sia sbagliato ritenere Paolo F. discepolo, per quello che riguarda le recensioni, di Paolo T. Credo che Paolo T., in questo campo, sia un autentico precursore.
Analizza con la massima cura un testo, sia dal punto di vista formale che da quello artistico, ma le sue sono qualche cosa di più di semplici recensioni, e lascia stupefatto il modo con cui riesce a ricreare un secondo testo in modo altrettanto poetico e interessante.
La sua recensione diventa così un vero pezzo piacevole da leggere, indipendente dalla canzone.
Ed ecco che l'amico Paolo F. ha imparato la lezione e inoltre ha la stessa capacità di rievocare poeticamente, con parole sue, il mondo poetico della canzone presa in esame.
***
La tournée di Gino Paoli e Ornella Vanoni
***
Dal punto di vista musicale G. Paoli crea dei veri gioielli che interpreta in modo magistrale.
Le sue canzoni fanno parte del nostro patrimonio musicale.
Ho sentito in televisione un momento dello spettacolo che sta girando in Italia. Era molto tempo che non sentivo i due artisti. Ornella Vanoni mi ha sempre disturbato con quella sua emissione di suoni con la gola stretta, ma, o mi sono abituata, oppure è vero che è migliorata.
Ho avuto l'impressione che i due artisti fossero un po' affaticati da questo impegno, anche se sono sempre sulla breccia. Questo spiegherebbe, forse, il rifiuto di concedere interviste.

Elena Fiorentini


Edited by - Elena Fiorentini on 12/02/2005 20:32:16Vai a Inizio Pagina

Admin
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Inserito - 12/02/2005 :  19:02:01  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Admin  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Admin
Complimenti Paolo, hai dato una grande soddisfazione a chi come me e Roberto ha investito in uno spazio diverso (vorrei dire unico) con il solo scopo di fare emergere talenti e confidenza (sopratutto in sè stessi).
Speriamo che molti seguano il tuo esempio e che a scuola di analisi semantica e testuale di concertodisogni possa continuare e trovare sempre nuovi adepti.

Un grazie particolare ad Elena Fiorentini e Paolo Talanca che hanno preso a cuore e seguito l'invito di affiancare il novello Paolo Fiorucci nel suo progetto di intervista.

A Paolo l'augurio di avere molte soddisfazioni con questa passione che certo può diventare professione o certamente un bagaglio fondamentale per affrontare qualsiasi altra prova.

Ciao
concertodisogni

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Elena Fiorentini
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Inserito - 15/02/2005 :  15:02:53  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
by
Elena Fiorentini
Vorrei aggiungere che Paolo Talanca sta acquisendo anche una cultura non solo umanistica, ma anche musicale, avendo seguito i corsi di musica della sua facoltà.
Spero che anche il nostro nuovo amico Paolo, Paolo Fiorucci,sia sulla stessa linea. Sapere di musica, conoscere un merviglioso mondo, saperne parlare con competenza completa la cultura, arrichisce la personalità

Approfitto di questa occasione per ribadire che tutto il mondo musicale è in rivolta. Dopo decenni di divisioni finalmente tutti i musicisti, a qualsiasi area politica o sindacale appartengano, qualsiasi genere di musica producano, insegnanti, esecutori, compositori, lavoratori dello spettacolo stanno unendo tutte le forze per portare in Parlamento la più grande protesta che si possa ricordare contro l'abbandono della musica da parte dei politici e delle istituzioni, sia dal punto di vista dell'insegnamento che dello spettacolo.
Numerosissime petizioni sono nate in modo inaspettato, ricevendo migliaia di risposte.
All'Università di paleografia musicle di cremona hanno dovuto mettere volontari a ricevere le risposte giunte numerosissime in modo assolutamente inaspettato
La richiesta, che va dagli organisti della musica liturgica, agli insegnanti, ai lavoratori dello spettacolo si riuassume nelle poche parole che scrivo qui di seguito:

aiutateci!
non fate in modo
che il più grande
patrimonio musicale
del mondo moderno,
quello italiano,
venga distrutto
---
Quando viene distrutto
ciò che è stato costruito
nell'arco di molti secoli
non può essere facilmente
ripristinato.

Tutte le lacrime
del mondo
versate
saranno lcrime
di coccodrillo


Edited by - Elena Fiorentini on 15/02/2005 15:19:57Vai a Inizio Pagina

Paolo Talanca
Senatore


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Inserito - 15/02/2005 :  15:23:37  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Talanca  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Talanca
quote:
by Elena Fiorentini
Vorrei aggiungere che Paolo Talanca sta acquisendo anche una cultura non solo umanistica, ma anche musicale, avendo seguito i corsi di musica della sua facoltà.
Spero che anche il nostro nuovo amico Paolo, Paolo Fiorucci,sia sulla stessa linea. Sapere di musica, conoscere un merviglioso mondo, saperne parlare con competenza.


Elena se scrivi queste cose sembra che io e te ci mettiamo d'accordo prima .
In effetti ho incontrato per la prima volta Paolo Fiorucci proprio durante le lezioni del professor Rostirolla, al corso di Storia della musica dell'università di Chieti, l'anno scorso.

E credo che all'esame lui abbia preso anche di più del mio umilissimo 27. Giusto Paolo? (se non è così rischio una gaffe madornale )

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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha vedutoVai a Inizio Pagina

Paolo Fiorucci
Villeggiante


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Inserito - 22/02/2005 :  16:41:50  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Fiorucci  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Fiorucci
cit.
In effetti ho incontrato per la prima volta Paolo Fiorucci proprio durante le lezioni del professor Rostirolla, al corso di Storia della musica dell'università di Chieti, l'anno scorso.

E credo che all'esame lui abbia preso anche di più del mio umilissimo 27. Giusto Paolo? (se non è così rischio una gaffe madornale )

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Sì, è proprio vero che io e Paolo Talanca ci siamo incontrati per la prima volta alle lezioni di Storia della musica del professor Giancarlo Rostirolla (è uno studioso molto rinomato in ambito musicologico, lo trovate anche sulla Garzantina della musica). Io ho preso 29 al primo esame e 30 e lode al secondo, ma ciò non significa che Paolo Talanca sia meno preparato di me nel campo della musica e del cantautorato in particolare. E, per dimostarare la mia stima nei suoi confronti, l'ho coinvolto come paroliere in un mio progetto musicale che si concretizzerà nel mese di aprile (sono un cantautore, ho scritto dei pezzi che registreremo in sala a marzo e...incrociando le dita, se piaceranno a qualche discografico li sentirete anche voi ). Il disco è diviso in due parti: una più intimista, in dimensione acustica; un'altra più "estiva" (alla Bennato degli esordi - anni '70 - (chitarra, voce, armonica, tamburello, kazoo). A marzo terrò un concerto (canto, suono il sax, l'armonica e la chitarra) e, se ciò può farvi piacere, inserirò qualche foto della serata nel sito.
Un sorriso,

Paolo Fiorucci


Edited by - Paolo Fiorucci on 22/02/2005 16:57:58Vai a Inizio Pagina

   
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