La pubblicità di Stream TV lo ha preso solo in prestito, perché in realtà quel vicino irascibile appartiene al ricordo di chiunque sia stato bambino!

È estate: finalmente siamo in vacanza e lo studio cede la scena al gioco. Siamo lì, sulla strada su cui si affacciano varie villettine, un nugolo di ragazzini pieni di voglia di giocare, un pallone e via! La partita comincia su un campo di calcio esistente solo nella nostra fantasia. Un tiro più ardito degli altri, il portiere che di solito para tutto questa volta se la fa passare sopra la testa... eccola là ora la palla, nel giardino del vicino meno simpatico del mondo!

E con questa oggi fanno tre: si vede che la nostra palla ama i tulipani del “trentino”... si, perché lui è un essere misterioso, nessuno sa che lavoro fa, quanti anni ha, se è sposato, se è mai stato piccolo anche lui... e così per noi è diventato tutt’uno con la targa dell’auto con cui lo vediamo rientrare a casa... TN; “Trapani!” “Ma va’! È Trento!” “Ma i trentini sono tutti così antipatici?” “Boh... dai! Passa ‘sta palla!” Già, la palla... e chi la vede più? “Ecco lo sapevo che prima o poi si arrabbiava davvero...”

Della misteriosa figura noi avevamo anche sentito la voce, o forse il disco della voce, perché ogni volta che si rivolgeva a noi non era altro che per ripeterci il solito: “ragazzacci! Se non la piantate io ve lo buco ‘sto pallone!” Ma si sa che quando le minacce rimandano troppo a lungo la realizzazione alla fine non fanno paura nemmeno ai bambini (appunto!). Era un gara: lui esercitava la pazienza tutte le volte che la palla gli finiva in testa mentre ronfava sull’amaca e noi esercitavamo l’ebbrezza della sfida tutte le volte che lui sfoderava quella solita minaccia di romperci il giocattolo (è il caso di dirlo!). Chi vinceva? Mah! Di solito vincevamo noi... a pensarci ora, poverino, voleva solo godersi un po’ le vacanze in pace, ma a noi sembrava l’incredibile Hulk, sempre sull’orlo di stracciarsi i vestiti dalla rabbia. Ormai vincere la sfida con lui era diventato più divertente della partita stessa... avevamo anche iniziato a fare scommesse: un pacchetto di Big Babol che questa volta ce lo buca davvero. Ma ‘va! Un Topolino che abbozza ancora!

Piccole pesti eravamo, ma tanto teneri!!!

Beh, non so voi, se il vostro di Hulk ve l’ha bucato il pallone, ma il nostro un giorno lo ha fatto davvero! All’inizio ci veniva da piangere, ma più passava il tempo e più quell’episodio era diventato una leggenda: lo raccontavamo agli amici che ci guardavano increduli, aggiungevamo particolari inventati, ci vantavamo di non aver battuto ciglio di fronte a quel gesto... insomma era diventato un episodio divertentissimo, ce lo ricordavamo di anno in anno quando ci ritrovavamo per le vacanze, e divenuti grandi addirittura ci veniva nostalgia di quel burbero d’un trentino, che nel frattempo aveva venduto la casa a vicini più indifferenti ai giochi dei piccoli, ma quanto più soporiferi proprio per questo!

“Sigh! E ora chi ce lo buca ‘sto pallone?” Ma un giorno, fra uno zapping e l’altro ecco ricomparire il musone dal cuore d’oro... è proprio lui!!! Entusiasmo alle stelle... rapido giro di telefonate: “accendi rai2, guarda è proprio lui!” “Evvai! Il mitico Hulk!!” “Ma l’accento romanesco?” “Ah... io l’ho sempre sospettato che TN stava per Terni!!!”

Che bei ricordi, davvero. Grazie, caro scorbutico, amico dei giorni più lieti con tutti i miei criceti... eh si, lei è stato proprio un mito... ma ora... lo so che è passato tanto tempo, ma... ce lo potete ridare o’ pallone, ah?!

Ciao!