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colibrì
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Inserito - lug 24 2002 :  18:50:32  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a colibrì
Secondo me è lo spot più bello del momento. Quando lo intravedo attraverso lo zapping mi fermo subito e me lo gusto con piacere, che quasi mi dispiace quando la trasmissione riprende!

È la pubblicità della Peugeot 206.

Jaipur, splendida città a Nord dell’India. Appare sullo sfondo il palazzo del maraja, oggi trasformato in osservatorio.

È mattina, ma ci sono già 42 gradi all’ombra. Un giovane indiano osserva la sua vecchia auto posteggiata accanto ad un muretto bianco... una linea pesante, che ne svela impietosamente l’appartenenza a parechi decenni addietro.
Il ragazzo ha in mano un giornale, aperto da giorni alla stessa pagina, sempre quella, tanto che ormai è spiegazzata e ingiallita: è la foto pubblicitaria di una Peugeot 206. Non una semplice automobile, ma un sogno è per lui quello fotografato sulla pagina, è un mondo nuovo, uno spiraglio che si apre sull’occidente. Quella linea sportiva, accattivante, fluida... introvabile da queste parti. E andarci in giro poi, assomiglierebbe a solcare quell’immenso spazio che separa da un futuro che altrove è già presente.

La visione termina con un sospiro, come al solito. Ma diversamente dal solito, questa volta il foglio non ritorna nella tasca del giovane, ma diviene simile al disegno stretto in mano dall’architetto, poco prima di diventare un palazzo reale. Stavolta il ragazzo è veramente deciso. Con un balzo salta dentro la carretta, preme fino in fondo l’acceleratore e il cofano va a sbattere con forza contro il muro. Manovra opposta e immediatamente l’auto si trova con la parte posteriore irrimediabilmente deformata contro un altro muro. La scena si ripete sotto gli sguardi allibiti dei compaesani, che ora si incuriosiscono alla faccenda, ben conoscendo il loro vicino che mai aveva dato segni di squilibrio, anzi, dava l’impressione di essere un tipo piuttosto sveglio!

Mezzogiorno. Il ragazzo convince (un po’ a fatica, per la verità!) un elefante a poggiare non molto dolcemente l’ingombrante posteriore sull’auto già duramente provata dai muretti. I passanti si soffermano, sempre più increduli.

Pomeriggio. Si odono incessanti rumori di martello pestare sulla povera carrozzeria, ormai divenuta malleabile come il pongo.
Mentre i fuochi del tramonto illuminano il paese e l’aria si fa decisamente più fresca, altri fuochi si vedono sprizzare dal garage illuminato da una lampadina penzolante dal soffitto: il giovane indiano con in mano una fiamma ossidrica - strappata chissà a chi - continua imperterrito a scolpire la sua vecchia macchina.

Ultimi ritocchi con il martello di taglia più piccola per dare la giusta forma anche ai minimi dettagli. Fatto! Il giovane ormai sarà stanco, sudato, sfinito, ma felice! Primo piano sul bellissimo volto scuro che si illumina con un’espressione vagamente commossa e soddisfatta: la trasformazione è compiuta e le ombre della tarda serata perfezioneranno l’opera camuffando delicatamente le ultime ammaccature.

Scende la notte e la città si anima di giovani ben vestiti e lustrati per le vie del centro... ma... ganzo!! chi è quello che sta passando con una fiammante Peugeot 206? I compaesani si stropicciano gli occhi! È proprio lui, il giovane che ha lavorato tutto il giorno: ma nessuno nella notte riconosce quella cenerentola a quattro ruote trasformata in principessa dal coraggio creativo del nostro eroe. E ora lui è li, che si gode il meritato trionfo, calamitando lo sguardo sbalordito e ammirato degli amici... al ritmo di una musica disco-indiana incredibilmente accattivante che chiude in capolavoro quella che avrebbe dovuto essere nient’altro che una pubblicità.
[Per i più curiosi: la musica è stata scritta appositamente per lo spot, è cantata da Raja Mushtaq, ed è pubblicata dalla Strengholt Music Publishing].

Secondo me la forza dello spot sta nel fatto che è raccontato come un film, anzi, come un trailer che ti fa venir voglia di correre al cinema per vedere l’intera storia nei suoi particolari, nel suo intreccio, e per assistere al finale trionfante di un giovane come tanti che diventa un eroe riuscendo a realizzare un sogno con quattro soldi e col solo impiego delle proprie energie e della propria fantasia. Davvero: ci si immedesima volentieri e con piacere. Subito dopo averlo visto, entusiasta sono andata in garage e ho scassato la vecchia Renault di mio fratello contro il muretto. Ora... perché si sia arrabbiato così tanto, però, proprio non lo capisco!!! Va bene, le Peugeot non ti piacciono, ma si limita così la creatività di una sorella, dico io?!?


colibrì

   
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