Il giovanotto, tutto orgoglioso per la fiducia espressa dal grande luminare, prende il fascicolo e ringrazia entusiasta. Dopo le nozze comincia a studiarlo, giorno e notte, senza sosta e con immensa passione. Si chiude nello studio e nessuno lo vede più uscire se non per assistere alle udienze in tribunale. E lì sfoderava con fierezza tutta l’arte che aveva appreso negli anni di università lasciando tutti a bocca aperta per l’ingegnosità delle trovate giuridiche.

Un mese dopo il giovane tutto trafelato entra in casa del suocero con un’aria esultante e che sprizza gioia da tutti i pori. “Papà papà, ho una notizia grandiosa! Sarai orgoglioso di me!” “E che è successo figliolo?” “Pensa!” esclama tutto contento e trionfante “quella causa che andava avanti da ventun anni...” “Sì?” “quella lite successoria così complessa...” “Siiii?” fa il suocero un po’ preoccupato. “Mi ci sono applicato notte e giorno” “Siiiiiii?” dice il suocero leggermente alterato, cominciando a capire l’antifona. “Ebbene, hai davanti il brillante avvocato che ha vinto la causa in trenta giorni!” “ Noooooo!” urla arrabbiatissimo l’avvocato senior “Ho davanti uno scemo!!!!!”. “Ma...come...io credevo che...” fa il giovane mortificato, e il padre: “Ma cos’ho fatto di male per meritare un genero degenere? Io con quella causa ci mangiavo da quando è nata mia figlia e tu in un mese l’hai buttata via! Testa di rapa!!! Ma cos’ho fatto di male dico io????”

Eh si, avvocati si nasce, non c’è niente da fare!