ophelja
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Italy
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Inserito - ago 26 2002 : 11:42:40
Aprendo la porta si accorsero subito che Samuel era assente. Non il suo lento respirare, non il suo leggero sfiorare il pavimento... tutto era immerso in una quiete presaga di guai. E tutto era in ordine. Non aveva neanche mangiato: riso con pesce in trancio, acqua, un piccolo biscotto a forma di fiore. Era sempre a dieta, povero caro Samuel, e il cibo era il suo Unico Pensiero. Certamente era stato rapito da qualcuno: ma chi aveva potuto attirarlo fuori dalle protettive mura domestiche? Di chi si era fidato? Chi? Che cosa? Povero Sam; caro tenero Sam. Le tre ragazze si guardarono smarrite: Daria, la piu' decisa delle tre, abbraccio' Silvia e Elisa e disse: "Si va a trovarlo" e prese una grossa padella e un forchettone. Silvia e Elisa, piangenti ma non troppo da non essere presenti a loro stesse, presero rispettivamente una scatola semivuota di biscotti e tre tappi di altrettante bottiglie di acqua minerale marca Santa Leucia. Si era unito al mesto drappello Alex, un amico dello scomparso, elegante nel suo pantalone bianco marca Ruynard. Non prese nulla con se; si fidava, con giovanile baldanza, della forza dei suoi muscoli. Il quartiere, era immerso nel silenzio della notte... Un cane abbaiava in risposta ai sommessi e insistenti richiami delle ragazze: "Sam" "Sam, rispondi" " Sam, vieni dalla tua mammina" Alex taceva. Guidava, con partecipata condivisione di intenti, la ricerca del rapito. Rapito? Ma perchè rapito? E se si fosse v o l o n t a r i a m e n te allontanato? Se avesse voluto fare una botta di vita? "Ma voi non conoscete Sam: è calmo. Tranquillo, è felice di vivere con noi, è.... è un figlio di ... quel bastardo!" Questi erano i pensieri che agitavano le tre donne. I richiami, i pianti, la disperazione montavano. SSStt,Silenzio... un fruscio....: Un Tonfo! Alex, con gesto atletico, scavalco' il recinto del giardino e si precipitò verso quella massa informe e nera. Due occhi gialli lo guardarono e un flebile "miao" si senti' tra le urla isteriche delle ragazze, l'abbaiare furioso del cane di prima, e un'imprecazione dell'inquilino del secondo piano della casa di fronte. "Samuel!" "Sammuccio" "Tesoooro!" Il "tesoruccio" - un gatto nero di 5 chilogrammi - era rovinosamente caduto dall'albero su cui era riuscito a salire con sforzi da rocciatore provetto ma da cui intendeva scendere solo con l'elicottero della Croce Rossa...L'operazione "Lost Cat",comunque, era riuscita. Samuel era fra le braccia - sei per la precisione - delle legittime esagitate proprietarie che, rincretinite dalla gioia del ritrovamento, non si rendevano conto di quanto si consumava alle loro spalle. "Alex" disse ad un tratto Silvia "ma che ci fai infilzato a quel cancello?" Una domanda, subito dopo, le sali' spontanea: "Il pantalone bianco, era di marca Ruynard?" Alex, di carattere mite e comprensivo, non rispose subito. Guardo' in direzione del cielo e, con calma, ma decisamente: "Ma brutte sceme perse dietro a uno stupido gatto, volete aiutarmi a scendere da questo cavolo di recinto?" La prossima volta forse sarà il caso di mettere un annuncio su un giornale cittadino. Oppure, non contate piu' su Alex. ophelja
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