Certo.. ognuno ha di queste ferite.Ma ci illudiamo di averle cicatrizzate, che si siano chiuse e rimarginate da tempo.. ed invece
"Io un Cappuccino grazie.."
e ci sediamo con il mio amico che non vedevo da due anni e mi faccio raccontare tutto quello che era accaduto nella sua vita.. e accidenti quante ne erano accadute..
L'avevo lasciato sposato e padre di due splendidi bimbi e lo ritrovo separato ed insieme ad un'altra donna per'altro dolcissima..
Ero triste per la sua famiglia che conoscevo da tempo.. ma capivo che poteva accadere che tra due persone le cose smettessero di funzionare.
Non mi accorgevo che si stava riaprendo la ferita
Lo sentivo parlare di quello che faceva per i suoi figli.. l'essersi preso una casa vicino a loro per poterli vedere, accompagnarli tutti i giorni a scuola e poi correre dall'altra parte della lombardia per andare a lavorare.. era splendido sentirlo parlare e riconoscere l'amore di un padre per i suoi figli, l'assoluto amore..
Il sangue stava cominciando a sgorgare dalla ferita.. me ne accorgevo perche' sentivo il dolore che per tanto tempo avevo finto di non sentire..
Mentre lui raccontava si accorgeva che le sue parole davano emozione ad entrambi.. non poteva vedere il sangue.. nessuno poteva ma gli amici sanno sentire queste cose in uno sguardo.
Quindi dopo poco abbiamo iniziato a parlare d'altro.. a rallentare il ritmo e l'intensità delle emozioni, poco dopo ci siamo dati la mano come un tempo e ci siamo salutati..
La ferita.. non sanguinava più, senza accorgermi gli avevo messo sopra un cerotto...
Un cerotto di lacrime
Beppe Andrianò