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 4 Favole e Racconti - Galleria artistica
 Vieni, mio amato, incontro alla sposa
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Roberto Mahlab
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Inserito - giu 23 2002 :  22:52:43  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Roberto Mahlab  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
Nella tradizione ebraica i colori del tramonto del venerdì sera danno inizio allo Shabbat, il Sabato, il giorno del riposo e dello studio. Al loro apparire si accendono le candele e si intona una melodia:

Lecha Dodì, Nikra Kala...

Vieni, mio amato, incontro alla sposa,
a dare il benvenuto al Sabato

Il Sabato è visto come la Sposa accolta gioiosamente dal suo Amato, il Popolo.

E così avvenne anche quella sera di due venerdì orsono, quando invitato da un gruppo di amici alla cerimonia, dopo la canzone mi è stato affidato un compito, quello di tradurre al momento dall'inglese in italiano per i cento ospiti la narrazione del passo biblico della settimana, recitata e spiegata da un simpaticissimo rabbino proveniente da Londra. Io sono fatalista in questi avvenimenti e non mi tiro indietro, dopo una giornata di lavoro in cui la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante mi invia nello stesso istante in diciotto località del nostro pianeta, ad ogni sfida delle interminabili e sempre più sorprendenti giornate rispondo ormai spossato con un allegro e arrendevole :"E perché no?"

Il passo biblico della settimana, in ebraico Parashà, si trova in Numeri, 15, la ribellione di Korach a Mosé.

"Esistono due tipi di conflitti" iniziò il Rabbino, "quelli che durano per l'eternità e quelli che durano lo spazio di combatterli. Un esempio di quelli che durano per l'eternità è quello delle discussioni propositive e costruttive, da Hillel a Mosé, un esempio di quelli che durano lo spazio di combatterli è quello delle discussioni che portarono alla ribellione di Korach e della sua gente a Mosé e a Aronne, durante il soggiorno del popolo ebraico nel deserto, dopo la fuga dall'Egitto e prima di entrare nella Terra Promessa".

Da Chronicles, sesto giorno del mese di Iyar dell'anno 2530 (1230 BCE)

Villaggio di Kaddesh Barnea, servizio speciale - La terra si apre e ingoia Korach - 250 ribelli periscono con il loro capo - migliaia di testimoni assistono all'evento - Dathan e Aviram tra le vittime.

"Non era il bene del popolo che i ribelli avevano in mente" proseguì il Rabbino, "essi desideravano vendicarsi di ogni sorta di rancore personale e trovavano qualunque scusa, iniziarono a sostenere che il popolo dovesse tornare indietro, in Egitto, un modo come un altro per farsi notare, per sfidare la guida di Mosé e per prenderne il posto, anche se Mosé aveva la strada per la salvezza di tutti ed essi invece vedevano solamente la strada dell'arricchimento personale".

Da Chronicles - articolo di fondo dopo che la terra inghiottì i ribelli

Noi dipendiamo dal successo di Mosé, dipendiamo cioè dal modo in cui ci dimostriamo individui di una nazione. Nessuno é privilegiato dal Signore, ma Mosé ha una missione e il suo compito verso di noi è portarla a termine e da questo discende la sua autorità, non perché sia il migliore, ma perché è stato il prescelto per condurci alla Terra Promessa, dalla schiavitù alla libertà, perché i nostri figli hanno diritto alla libertà.

"Gli slogan vuoti e distruttivi", concluse il Rabbino, "minano i diritti acquisiti e minano nello stesso tempo la nostra singola posizione di individui e di nazione. Mosé cercò l'incontro, la chiarificazione, ma a Korach non interessava, era disposto anche a mandare in rovina il popolo per ambizione personale. Era una discussione distruttiva e così durò poco, mente i saggi continuarono per lungo e lungo tempo e continuano ancora oggi e continueranno domani a discutere tra loro costruttivamente per il bene dell'intera comunità, per accompagnarla verso sempre più in alto, perché i nostri figli hanno diritto ad un mondo migliore".

Il rabbino mi strinse la mano, era stato contento di me, le persone si alzarono e mi diedero tante allegre e confortanti pacche sulle spalle, la ragazza della terza fila mi guardò e il suo sorriso mi ripagò dello sforzo e mi avvicinai e...

...le mie vesti erano lunghe, una tunica color sabbia, mi toccai il viso ed era ispido, eppure mi ricordavo di aver fatto la barba quel mattino prima di andare in ufficio... e la sabbia circondava la mia vista, tende bianche e pozzi da cui donne sollevavano tinozze d'acqua che uomini riversavano in otri di pelle, l'arsura mi seccava le labbra, eppure mi ricordavo del buon te' della colazione del mattino prima di...lo strillone gridava le ultime notizie della Cananite News Agency :
"Mosé cerca un patto con Moab e Ammon, vuole negoziare una alleanza politica e militare dalla Siria fino a Hebron, prima di entrare nella Terra Promessa"

E lo strillone della Ramses News Bulletin, l'agenzia del faraone:
"L'avventuriero Mosé guida il suo popolo alla perdizione, il faraone accusa apertamente gli ittiti di essersi alleati con gli ebrei e di fomentare atti ostili contro l'Egitto, mentre gli invasori libici subiscono una schiacciante sconfitta"

Erano arrivati trecento cammelli quella sera a Kadesh Barnea, il nostro villaggio nel deserto, carichi di ogni mercanzia e finimmo di scaricarli prima dell'avvento dei colori del tramonto che indicavano l'inizio del Sabato. Corni di ariete intonarono una melodia :"Vieni mio amato, incontro alla sposa, a dare il benvenuto al Sabato", poi accendemmo le candele, ero stato invitato da amici, dovevo tradurre le parole di un rabbino giunto dalla lontana Ur, raccontò di quanta strada c'era ancora da compiere e quanto avremmo dovuto essere uniti per superare le avversità, nei tempi dei tempi. Lei era seduta al sole calante, il viso e gli occhi scuri, la veste di tela ma elegante, con al fondo due lunghi ricami che le giravano attorno, mi pareva di averla già incontrata, ma i miei ricordi erano confusi, come fosse stato in un altro tempo, mi sorrise, era di nuovo l'ora di tornare, lo era sempre, in ogni epoca, e così ci incamminammo.

Roberto Mahlab

***Chronicles, the News of the past, da cui ho tratto alcuni brani, è una collezione di episodi della Bibbia narrati a forma di quotidiano, sono editi dalla Fondazione Reubeni di Gerusalemme, li trovai un giorno in cui mi persi per i viottoli della Città Vecchia, in un piccolissimo negozio che sembrava un antro scuro tra due tratti di mura di pietra bianca, non sono mai più riuscito a localizzarlo, ma i preziosi libri sono al posto d'onore nella mia libreria.


   
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